a. Sommario del profilo di sicurezza Nei pazienti trattati con Duloxetina Alter le reazioni avverse più comunemente riportate sono state nausea, cefalea, secchezza della bocca, sonnolenza e capogiro. Tuttavia, la maggioranza delle reazioni avverse comuni si è presentata da lieve a moderata, generalmente esse sono iniziate precocemente durante la terapia e la maggior parte di esse tendeva a ridursi con il proseguimento della terapia.
b. Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La Tabella 1 mostra le reazioni avverse osservate in segnalazioni spontanee e in studi clinici controllati con placebo (per un totale di 9.454 pazienti, di cui 5.703 con duloxetina e 3.751 con placebo) nella depressione, nel disturbo d’ansia generalizzato e nel dolore neuropatico diabetico.
Tabella 1: Reazioni avverse Valutazione della frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). Per ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro |
Infezioni ed infestazioni |
| | Laringite | | |
Disturbi del sistema immunitario |
| | | Reazione anafilattica Disturbo di ipersensibilità | |
Patologie endocrine |
| | | Ipotiroidismo | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
| Diminuzione dell’appetito | Iperglicemia (riportata specialmente nei pazienti diabetici) | Disidratazione Iposodiemia SIADH6 | |
Disturbi psichiatrici |
| Insonnia Agitazione Diminuzione della libido Ansia Orgasmo anormale Sogni anormali | Ideazione suicidaria5,7 Disturbo del sonno Bruxismo Disorientamento Apatia | Comportamento suicidario5,7 Mania Allucinazioni Comportamento aggressivo e ira4 | |
Patologie del sistema nervoso |
Cefalea Sonnolenza | Capogiro Letargia Tremore Parestesia | Mioclono Acatisia7 Nervosismo Disturbo dell’attenzione Disgeusia Discinesia Sindrome delle gambe senza riposo Scarsa qualità del sonno | Sindrome serotoninergica6 Convulsioni¹ Irrequietezza psicomotoria6 Sintomi extra– piramidali6 | |
Patologie dell’occhio |
| Visione offuscata | Midriasi Compromissione visiva | Glaucoma | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
| Tinnito¹ | Vertigini Otalgia | | |
Patologie cardiache |
| Palpitazioni | Tachicardia Aritmia sopraventricolare, principalmente fibrillazione atriale | | |
Patologie vascolari |
| Aumento della pressione sanguigna³ Vampate | Sincope² Ipertensione3,7 Ipotensione ortostatica² Estremità fredde | Crisi ipertensive3,6 | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
| Sbadiglio | Costrizione alla gola Epistassi | | |
Patologie gastrointestinali |
Nausea Secchezza della bocca | Stipsi Diarrea Dolore addominale Vomito Dispepsia Flatulenza | Emorragia gastrointestinale7 Gastroenterite Eruttazione Gastrite Disfagia | Stomatite Ematochezia Alitosi | |
Patologie epatobiliari |
| | Epatite³ Enzimi epatici elevati (ALT, AST, fosfatasi alcalina) Danno epatico acuto | Insufficienza epatica6 Ittero6 | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
| Aumentata sudorazione Eruzione cutanea | Sudorazioni notturne Orticaria Dermatite da contatto Sudorazione fredda Reazioni di fotosensibilità Aumentata tendenza a sviluppare lividi | Sindrome di Stevens–Johnson6 Edema angioneurotico6 | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
| Dolore muscolo– scheletrico Spasmo muscolare | Rigidità muscolare Contrazione muscolare | Trisma | |
Patologie renali e urinarie |
| Disuria Pollachiuria | Ritenzione urinaria Difficoltà ad iniziare la minzione Nicturia Poliuria Ridotto flusso urinario | Odore alterato delle urine | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella |
| Disfunzione erettile Disturbi dell’eiaculazione Eiaculazione ritardata | Emorragia a carico dell’apparato riproduttivo femminile Disturbo mestruale Disfunzioni di natura sessuale Dolore testicolare | Sintomi della menopausa Galattorrea Iperprolattinemia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
| Cadute8 Affaticamento | Dolore toracico7 Sensazione di anormalità Sensazione di freddo Sete Brividi di freddo Malessere Sensazione di caldo Disturbo della deambulazione | | |
Esami diagnostici |
| Riduzione di peso | Aumento di peso Aumento della creatina fosfochinasi ematica Aumento della potassiemia | Aumento della colesterolemia | |
1 Casi di convulsione e casi di tinnito sono stati inoltre riportati dopo la sospensione del trattamento.
2 Casi di ipotensione ortostatica e sincope sono stati riportati soprattutto all’inizio del trattamento.
3 Vedere paragrafo 4.4.
4 Casi di comportamento aggressivo e ira sono stati riportati specialmente nelle fasi precoci del trattamento o dopo la sua sospensione.
5 Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante terapia con duloxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
6 Frequenza stimata delle reazioni avverse riportate durante il periodo di farmacovigilanza successivo alla commercializzazione; non osservate negli studi clinici controllati con placebo.
7 Differenza non statisticamente significativa dal placebo.
8 Le cadute sono state più comuni nei soggetti anziani (
≥ 65 anni di età)
c. Descrizione di reazioni avverse selezionate La sospensione della terapia con duloxetina (specialmente quando avviene in maniera brusca) porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni più comunemente riportate sono capogiri, disturbi del sensorio (incluse parestesie o sensazioni tipo scossa elettrica, con particolare localizzazione cranica), disturbi del sonno (insonnia e sogni vividi), affaticamento, sonnolenza, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, cefalea, mialgia, irritabilità, diarrea, iperidrosi e vertigini. Generalmente, per gli SSRI e gli SNRI, questi eventi sono di entità da lieve a moderata ed auto– limitanti, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Pertanto, quando il trattamento con duloxetina non è più necessario, si consiglia di effettuare una sospensione graduale della terapia mediante una progressiva riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). In tre studi clinici di fase acuta della durata di 12 settimane con duloxetina, in pazienti con dolore neuropatico diabetico, è stato osservato un aumento della glicemia a digiuno di lieve entità ma statisticamente significativo nei pazienti trattati con duloxetina. Il valore di HbA1c è risultato stabile sia nei pazienti trattati con duloxetina che in quelli trattati con placebo. Nella fase di estensione di questi studi, durata fino a 52 settimane, c’è stato un aumento del valore di HbA1c in entrambi i gruppi di pazienti trattati con duloxetina e con trattamento di routine, ma l’aumento medio è stato maggiore dello 0,3 % nel gruppo trattato con duloxetina. C’è stato anche un lieve aumento della glicemia a digiuno e del colesterolo totale nei pazienti trattati con duloxetina mentre i test di laboratorio hanno mostrato una lieve diminuzione nel gruppo sottoposto a trattamento di routine. Nei pazienti trattati con duloxetina l’intervallo QT corretto per la frequenza cardiaca non è risultato diverso da quello osservato nei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con duloxetina e in quelli trattati con placebo non sono state osservate differenze clinicamente significative per le misurazioni del QT, PR, QRS, o QTcB.
d. Popolazione pediatrica In studi clinici, 509 pazienti pediatrici di età compresa tra 7 e 17 anni con disturbo depressivo maggiore e 241 pazienti pediatrici di età compresa tra 7 e 17 anni con disturbo d’ansia generalizzato sono stati trattati con duloxetina. In generale, il profilo delle reazioni avverse con duloxetina in bambini e adolescenti è stato simile a quello osservato negli adulti. Un totale di 467 pazienti pediatrici inizialmente randomizzati a duloxetina in studi clinici, hanno presentato una diminuzione media di peso di 0,1 kg alla decima settimana rispetto ad un aumento medio di 0,9 kg nei 353 pazienti trattati con placebo. Nella fase successiva, durante il periodo di 4–6 mesi di estensione dello studio, i pazienti hanno presentato mediamente la tendenza al recupero del percentile atteso per il loro peso basale previsto sulla base dei dati di popolazione di soggetti sani di pari età e sesso. In studi della durata fino a 9 mesi nei pazienti pediatrici trattati con duloxetina (vedere paragrafo 4.4) è stata osservata una diminuzione media complessiva dell’1% del percentile altezza [una diminuzione del 2% nei ragazzi (di età compresa tra 7 e 11 anni) ed un aumento dello 0,3% negli adolescenti (di età compresa tra 12 e 17 anni)].
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.