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Baclofene Sun 0,05 mg/1 ml soluzione iniettabile 1 fiala in vetro

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
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1. Indicazioni terapeutiche
Adulti Per verificare la risposta alla somministrazione intratecale di baclofene nella spasticità cronica grave, associata a sclerosi multipla, con danni al midollo spinale o di origine cerebrale, che non possono essere curati con successo con un trattamento standard. Popolazione pediatrica (da 4 a < 18 anni di età) Baclofene SUN è indicato in pazienti da 4 a <18 anni di età con grave spasticità cronica di origine cerebrale o di origine spinale (associata a trauma, sclerosi multipla o altra malattia del midollo spinale) che non rispondono ai farmaci antispastici somministrati per via orale (compreso baclofene orale) e/o che hanno avuto effetti indesiderati inaccettabili a dosi orali efficaci.
2. Posologia
Metodo di somministrazione L’efficacia di Baclofene SUN è stata dimostrata in studi clinici utilizzando il sistema per infusione SyncroMed. Questo dispositivo è un sistema impiantabile dotato di un serbatoio ricaricabile impiantato a livello sottocutaneo, solitamente nella parete addominale. Il dispositivo è connesso ad un catetere intratecale che raggiunge per via sottocutanea lo spazio subaracnoideo. Al momento non esiste esperienza confermata con altri sistemi a pompa impiantabili. La somministrazione intratecale di baclofene mediante un sistema impiantabile deve essere effettuata solo da medici in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza. Le informazioni specifiche per l’impianto, la programmazione e/o ricarica della pompa impiantabile vengono fornite dai costruttori della pompa e devono essere attentamente seguite. Dosaggio Baclofene SUN è destinato alla somministrazione in bolo singolo con dosi di prova (via catetere spinale o lombare) e, per uso cronico, in pompe impiantabili adatte alla somministrazione continua di baclofene intratecale nello spazio intratecale (pompe certificate UE). Per stabilire il regime posologico ottimale ogni paziente viene sottoposto ad una fase iniziale di screening con bolo intratecale, seguita da una titolazione della dose individuale molto attenta prima della terapia di mantenimento. La verifica delle fasi di impianto e titolazione della dose del trattamento intratecale devono essere effettuate in ospedale sotto stretto controllo medico, da parte di medici qualificati, in centri con esperienza specifica, al fine di garantire il continuo monitoraggio dei pazienti. A causa della possibile comparsa di eventi pericolosi per la vita o di gravi reazioni avverse, è necessario disporre di una immediata assistenza medica in unità di terapia intensiva. Per stabilire il regime posologico ottimale di Baclofene SUN, ogni paziente riceve un’iniezione intratecale di Baclofene SUN 0,05 mg / 1 ml in bolo, durante una fase di selezione iniziale, prima di iniziare il trattamento a lungo termine, sia attraverso un catetere intratecale o per iniezione lombare a cui fa seguito una titolazione della dose individuale molto accurata. Questa procedura è necessaria per la grande variabilità individuale nei diversi pazienti delle dosi terapeutiche ottimali. La somministrazione a lungo termine avviene mediante una pompa impiantabile per il rilascio continuo della soluzione di baclofene nel fluido cerebrospinale, utilizzando Baclofene SUN 10 mg/20 ml o Baclofene SUN 10 mg/5 ml. Prima della somministrazione di Baclofene SUN, sottoporre ad esame mielografico lo spazio subaracnoideo dei pazienti con spasticità post-traumatica. In presenza di segni radiologici di aracnoidite, non istituire il trattamento con Baclofene SUN. Prima della somministrazione di Baclofene SUN, verificare la trasparenza e la mancanza di colore della soluzione. Usare soltanto soluzioni praticamente prive di particelle. Se la soluzione è torbida o scolorita, non deve essere utilizzata e deve essere eliminata. La soluzione contenuta nella fiala è stabile, isotonica, apirogena e priva di antiossidanti; il valore del pH è compreso tra 5 e 7. Ogni fiala è prevista per uso singolo. Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml soluzione iniettabile: Fase di prova (in ospedale) Prima di iniziare la fase di infusione a lungo termine di Baclofene SUN, la reazione del paziente a baclofene deve essere studiata in una fase di prova. Si utilizzerà a questo scopo Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml soluzione iniettabile. La dose di prova viene solitamente somministrata non diluita mediante un catetere intratecale o una puntura lombare. La dose di prova iniziale è solitamente pari a 25 mcg - 50 mcg di baclofene, equivalente a ½ - 1 fiala di Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml. Nei bambini la dose di prova raccomandata è 25 mcg . Il dosaggio deve essere somministrato mescolando con il fluido cerebrospinale (FCS) (barbotage) per 1 minuto (o più). A intervalli di 24 ore, il dosaggio può essere aumentato con incrementi di 25 mcg fino ad un massimo di dose di prova di 100 mcg , come segue: Tabella 1
Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml soluzione iniettabile  
Dose di prova [mcg di baclofene] ml di soluzione, corrispondente al numero di fiale
25 mcg 0.5 ml = ½ fiala
50 mcg 1.0 ml = 1 fiala
75 mcg 1.5 ml = 1½ fiale
100 mcg 2.0 ml = 2 fiale
Dopo ogni iniezione in bolo, il paziente deve essere tenuto sotto controllo per 4-8 ore. L’effetto di una singola dose intratecale si manifesta generalmente da ½ ora a 1 ora dopo la somministrazione. L’effetto spasmolitico massimo si manifesta circa 4 ore dopo la somministrazione e dura da 4 a 8 ore. Il tempo per l’insorgenza dell’effetto, l’effetto di picco e la sua durata variano da paziente a paziente e dipendono dal dosaggio, dalla gravità dei sintomi e dalla modalità e velocità di somministrazione. Una riduzione clinicamente rilevante del tono muscolare o della frequenza o della gravità degli spasmi deve essere rilevabile al fine di classificare la reazione come risposta al trattamento. Se non è sufficiente una dose di prova di 2 fiale di Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml (equivalente a 100 mcg di baclofene), non aumentare ulteriormente il dosaggio e non procedere all’infusione intratecale continua. La tollerabilità della dose di prova può variare su base individuale. Sintomi di sovradosaggio (coma) sono comparsi in un paziente dopo la somministrazione di una singola dose di prova di 25 mcg di baclofene; iniziare quindi il trattamento solo in ospedale con la disponibilità immediata di assistenza medica intensiva. Gruppi particolari di pazienti Nei pazienti con rallentata circolazione del fluido cerebro spinale (FCS) a causa ad esempio di un blocco dovuto a infiammazione o trauma, la migrazione ritardata di Baclofene SUN può ridurre l’efficacia antispastica e accrescere le reazioni avverse (vedere paragrafo 4.3). Insufficienza renale Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza renale in terapia con baclofene. Nei pazienti con funzione renale compromessa, il dosaggio potrebbe dover essere ridotto in considerazione delle condizioni cliniche del paziente o del livello di riduzione della clearance renale. Insufficienza epatica Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza epatica in terapia con baclofene. Poiché il fegato non gioca alcun ruolo significativo nel metabolismo del baclofene dopo somministrazione intratecale di baclofene, non si raccomanda alcun aggiustamento di dosaggio. Pertanto, non è previsto che l’insufficienza epatica influenzi l’esposizione sistemica del farmaco (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica L'esperienza nei bambini al di sotto dei 6 anni di età è limitata. Baclofene non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 4 anni di età a causa della mancanza di dati sulla sicurezza. La dose iniziale della puntura lombare di prova per i pazienti da 4 fino a <18 anni di età deve essere 2550 mcg/die in base all'età e al peso del bambino. I pazienti che non sono responsivi possono ricevere un incremento della dose pari a 25 mcg/die ogni 24 ore. La dose massima di screening non deve superare 100 mcg/die nei pazienti pediatrici. Anziani In studi clinici, alcuni pazienti di età superiore a 65 anni sono stati trattati con Baclofene SUN, senza riportare problemi specifici. Tuttavia, l’esperienza ottenuta con baclofene compresse mostra che in questo gruppo di pazienti possono verificarsi più frequentemente reazioni indesiderate. Pertanto, i pazienti anziani devono essere attentamente monitorati in vista dello sviluppo di reazioni avverse. Interruzione del trattamento Non è previsto alcun limite specifico di durata del trattamento. Ad eccezione dei casi di emergenza dovuti ad un sovradosaggio o a seguito della comparsa di gravi reazioni avverse, il trattamento deve sempre essere interrotto con una riduzione graduale del dosaggio. Baclofene SUN non deve essere interrotto bruscamente. In caso di interruzione brusca della somministrazione intratecale di baclofene, possono verificarsi delle conseguenze, ad esempio febbre alta, alterazioni dello stato mentale, aumento della spasticità, come effetto di rimbalzo e rigidità muscolare, indipendentemente dal motivo dell’interruzione del trattamento; in rari casi queste conseguenze possono progredire in attacchi/stati epilettici, rabdomiolisi, insufficienza multi-organo e morte (vedere paragrafo 4.4). La brusca interruzione del trattamento con Baclofene SUN, soprattutto a dosi superiori al normale, può indurre un intollerabile aumento della spasticità. Ad una brusca interruzione del trattamento con baclofene compresse sono seguiti confusione, disturbi del sensorio, alterazioni dell’umore con allucinazioni, attacchi epilettici/status epilepticus, e talvolta aumento della spasticità, in modo particolare dopo terapia a lungo termine. Sintomi da sospensione In caso di brusca interruzione della somministrazione intratecale di baclofene, possono verificarsi delle conseguenze, ad esempio febbre alta, alterazioni dello stato mentale, aumento della spasticità, come effetto di rimbalzo e rigidità muscolare, indipendentemente dal motivo dell’interruzione del trattamento; in rari casi queste conseguenze possono progredire in attacchi epilettici/status epilepticus, rabdomiolisi, insufficienza multi-organo e morte (vedere paragrafo 4.4). I sintomi successivi all’interruzione del trattamento possono essere confusi con sintomi da avvelenamento. Anch’essi richiedono il ricovero del paziente. Terapia in caso di insorgenza di sintomi da interruzione Sono importanti una rapida e corretta diagnosi ed il trattamento d’emergenza in un’unità di terapia intensiva al fine di prevenire la possibilità di effetti nervosi centrali e sistemici letali dovuti all’interruzione della somministrazione intratecale di baclofene (vedere paragrafo 4.4).
3. Controindicazioni
Non somministrare Baclofene SUN in caso di: - ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1 - epilessia non rispondente a terapia. Baclofene SUN deve essere somministrato solamente nello spazio subaracnoideo. Non somministrare Baclofene SUN per via endovenosa, intramuscolare, sottocutanea o epidurale.
4. Avvertenze
La terapia intratecale di baclofene è valida ma pericolosa. La valutazione preoperatoria è obbligatoria. Il paziente deve ricevere adeguate informazioni sui rischi legati a questo tipo di trattamento ed essere fisicamente e psicologicamente in grado di far fronte alla pompa. È essenziale che i medici responsabili e tutti coloro che sono coinvolti nella cura del paziente ricevano adeguate istruzioni sui segni e i sintomi di sovradosaggio, procedure da seguire in caso di sovradosaggio e sulla corretta manipolazione in ambiente domestico della pompa e del sito di inserimento. La verifica delle fasi di impianto e titolazione della dose del trattamento intratecale devono essere effettuate in ospedale sotto stretto controllo medico, da parte di medici qualificati, in centri con esperienza specifica, al fine di garantire il continuo monitoraggio dei pazienti. A causa della possibile comparsa di eventi pericolosi per la vita o di gravi reazioni avverse, è necessario disporre di una immediata assistenza medica in unità di terapia intensiva. Prima di iniziare il trattamento, prendere delle idonee misure precauzionali. In caso di brusca interruzione della somministrazione intratecale di baclofene, possono verificarsi delle conseguenze, ad esempio febbre alta, alterazioni dello stato mentale, aumento della spasticità, come effetto di rimbalzo; può comparire rigidità muscolare, indipendentemente dal motivo dell’interruzione del trattamento; in rari casi queste conseguenze possono progredire in attacchi epilettici/status epilepticus, rabdomiolisi, insufficienza multi-organo e morte. Prima di iniziare il trattamento con Baclofene SUN, terminare altri trattamenti insoddisfacenti a base di medicinali antispastici. Massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato Sono stati riportati casi di massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato che possono sfociare in gravi compromissioni neurologiche, inclusa paralisi. Sebbene siano state riportate con baclofene, non sono state confermate dalla MRI a contrasto o dalla istopatologia. I sintomi più frequenti associati con la massa infiammatoria sono: 1) risposta terapeutica diminuita (peggioramento della spasticità, ricomparsa di spasticità prima ben controllata, sintomi da sospensione, scarsa risposta a dosi crescenti o a incrementi di dosaggi frequenti o ampi, 2) dolore, 3) deficit/disfunzione neurologica. I clinici devono monitorare con attenzione i pazienti in terapia intraspinale per ogni nuovo segno o sintomo neurologico. I clinici devono utilizzare il proprio giudizio medico per quanto riguarda il monitoraggio più appropriato specifico dei bisogni medici dei propri pazienti per individuare segni e sintomi iniziali della massa infiammatoria soprattutto se utilizzano composti o miscele che contengono oppiacei. Nei pazienti con nuovi segni o sintomi neurologici indicativi di una massa infiammatoria, è da prendere in considerazione una consulenza neurochirurgica in quanto molti dei sintomi collegati a una massa infiammatoria non sono diversi dai sintomi di pazienti con grave spasticità derivante dalla malattia. In alcuni casi, l’utilizzo di una procedura diagnostica per immagini può essere appropriato per confermare o escludere, la diagnosi di una massa infiammatoria. Monitoraggio dei pazienti Il paziente deve essere monitorato attentamente fino a stabilizzazione delle condizioni. Il medico curante, il paziente ed il personale ospedaliero nonché le altre persone che assistono il paziente devono essere adeguatamente informati dei rischi che questo metodo di trattamento comporta. In particolare, devono essere noti i sintomi di un sovradosaggio o di un’improvvisa interruzione del trattamento, le misure da adottare in questi casi e la cura da prestare alla pompa e al sito in cui essa viene impiantata. Fase di prova Dopo la somministrazione delle prime dosi di prova, monitorare attentamente le funzioni respiratorie e cardiovascolari. Ciò vale soprattutto per i pazienti con malattia cardiaca o polmonare e con debolezza della muscolatura respiratoria. Prestare attenzione al maggior rischio di depressione respiratoria nei pazienti trattati contemporaneamente con benzodiazepine o oppiacei. Impianto della pompa Prima della fase di prova con Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml, i pazienti non devono essere affetti da infezioni, poiché la presenza di un'infezione sistemica può aumentare il rischio di complicazioni chirurgiche. Inoltre, un'infezione può complicare i tentativi di aggiustamento della dose. Un’infezione locale o l’errata applicazione del catetere può anche determinare una mancata distribuzione del farmaco, che può portare all’improvvisa interruzione della somministrazione di Baclofene SUN e della comparsa dei relativi sintomi (vedere paragrafo 4.4 - Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Riempimento del serbatoio Il riempimento del serbatoio deve essere effettuato dal personale preparato e qualificato, seguendo le indicazioni fornite del produttore della pompa. L'intervallo di riempimento del serbatoio deve essere calcolato in modo da prevenire il completo svuotamento dello stesso, che può causare una ricomparsa di spasticità o sintomi potenzialmente pericolosi causati dalla sospensione di Baclofene SUN (vedere paragrafo 4.4 - Avvertenze speciali e precauzioni di impiego sezione “Fenomeni legati all’interruzione del trattamento”.) Occorre prestare attenzione durante il riempimento della pompa per evitare di scaricare il contenuto nello spazio intratecale. È necessaria una condizione di massima asepsi per evitare contaminazioni ed infezioni microbiche. Bisogna usare estrema cautela quando si riempie una pompa dotata di una porta d’iniezione che consente l’accesso diretto al catetere intratecale in quanto l'iniezione diretta nel catetere attraverso questo accesso può portare a sovradosaggio pericoloso per la vita. Ulteriori osservazioni sull’adeguamento del dosaggio Occasionalmente si rende necessario un certo livello di spasticità al fine di mantenere la postura e l’equilibrio del corpo o di altre funzioni. In questo caso, al fine di evitare eccessiva debolezza e quindi di prevenire la caduta dei pazienti, somministrare Baclofene SUN con cautela. Un certo livello di tono muscolare e occasionali spasmi possono inoltre essere necessari per sostenere la funzione circolatoria e prevenire la comparsa di trombosi venosa profonda. Fenomeni legati all’interruzione del trattamento L’interruzione improvvisa per qualsiasi motivo del trattamento con Baclofene SUN si manifesta con l’aumento della spasticità quale effetto di rimbalzo, prurito, parestesia (sensazione di formicolio o bruciore) e ipotensione, ha provocato sequele come uno stato di iperattività con spasmi rapidi ed incontrollati, elevata temperatura corporea e sintomi simili a quelli della sindrome neurolettica maligna, per esempio alterazioni dello stato mentale e rigidità muscolare. In rari casi, questi sintomi si sono ulteriormente evoluti in attacchi epilettici /status epilepticus, degrado muscolare (rabdomiolisi), disturbi della coagulazione (coagulopatia), insufficienza di più organi e morte. Tutti i pazienti sottoposti a terapia a base di baclofene intratecale sono potenzialmente a rischio di interruzione improvvisa del trattamento. I sintomi precoci dell’interruzione della somministrazione di baclofene sono tra l’altro ricomparsa della spasticità originale, prurito, ipotensione e parestesia. Alcuni segni clinici della sindrome da privazione nello stadio avanzato assomigliano a quelli di disreflessia autonoma, infezione o sepsi, ipertermia maligna, sindrome neurolettica maligna o altre condizioni che accompagnano uno stato ipermetabolico o rabdomiolisi estesa. I pazienti e coloro che li assistono devono essere informati dell'importanza della programmazione delle visite per la ricarica e ben educati sui segnali e sintomi della sospensione di Baclofene SUN, particolarmente quelli che si manifestano nella fase iniziale della sindrome da sospensione (es. priaprismo). Altri sintomi di interruzione improvvisa della somministrazione possono essere: allucinazioni, stati psicotici, di mania o paranoia, forti mal di testa e insonnia. Una crisi autonoma con insufficienza cardiaca è stata osservata in un paziente con una sindrome simile a quella dell’uomo rigido. Nella maggior parte dei casi, i sintomi da sospensione sono comparsi entro alcune ore fino ad alcuni giorni dopo l’interruzione della terapia con baclofene. Le ragioni comune dell’interruzione improvvisa della somministrazione intratecale sono il malfunzionamento del catetere (soprattutto problemi di collegamento),uno scarso volume nel serbatoio della pompa e scaricamento della batteria. Una rapida e corretta conferma della diagnosi ed il trattamento in un reparto di terapia intensiva sono importanti per prevenire la possibilità di effetti letali sul SNC e di effetti sistemici della mancata somministrazione di baclofene intratecale. Il trattamento raccomandato è la ripresa della somministrazione di baclofene intratecale alla dose uguale o circa uguale a quella precedente l’interruzione della somministrazione. Tuttavia, se la somministrazione intratecale di baclofene può riprendere solo dopo un certo tempo, il trattamento con agonisti GABA, quali baclofene per via orale o enterale o benzodiazepine per via orale, enterale o endovenosa, potrà prevenire conseguenze potenzialmente fatali. Tuttavia, non è garantito che la pura somministrazione di baclofene per via orale o enterale sia sufficiente a prevenire la progressione dei sintomi derivanti dall’interruzione della somministrazione di baclofene intratecale. Baclofene SUN 0.05 mg/1 ml soluzione iniettabile contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”. Precauzioni per particolari categorie di pazienti Nei pazienti con anormalità nella circolazione del liquido cefalo-rachidiano (CSF), la distribuzione del farmaco, e quindi, la sua attività antispastica possono essere inadeguate. Disturbi psicotici, schizofrenia, stati confusionali, o Morbo di Parkinson possono essere esacerbati dal trattamento con baclofene orale. I paziente affetti da queste condizioni devono quindi essere trattati con cautela e tenuti sotto stretto controllo. Particolare attenzione deve essere prestata ai pazienti affetti da epilessia, in quanto occasionalmente sono stati riportati casi di crisi epilettiche durante un sovradosaggio e sospensione di Baclofene SUN, così come nei pazienti trattati con dosi terapeutiche. Baclofene intratecale deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di disreflessia autonomica. La presenza di stimoli nocicettivi o la brusca sospensione di Baclofene SUN possono causare episodi di disreflessia autonomica.Baclofene deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cerebrovascolare o respiratoria. Un effetto del Baclofene SUN sulle malattie non correlate al SNC è improbabile poiché la sua disponibilità sistemica è sostanzialmente inferiore alla somministrazione orale. Osservazioni dopo la terapia orale con baclofene suggeriscono che bisogna prestare cautela nei pazienti con una storia di ulcera peptica e di ipertonia sfinterica preesistente. Precauzioni per pazienti pediatrici Per pazienti con spasticità dovuta a trauma cranico, si raccomanda di non procedere con la terapia a lungo termine di baclofene, fino a che i sintomi di spasticità non si stabilizzano (cioè almeno un anno dopo il trauma). I bambini devono avere un peso corporeo sufficiente per applicare la pompa impiantabile per infusione cronica. L’uso di baclofene nella popolazione pediatrica deve essere prescritto solo da medici specialisti in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza. I dati clinici sulla sicurezza ed efficacia dell’uso di baclofene nei bambini al di sotto dei 4 anni sono molto limitati. Insufficienza renale Dopo trattamento orale con baclofene sono stati riportati esiti neurologici gravi in pazienti con insufficienza renale. Perciò deve essere esercitata cautela quando si somministra baclofene a pazienti con insufficienza renale. In rari casi si sono registrati innalzamenti dei livelli SGOT, della fosfatasi alcalina e dei livelli di glucosio nel siero utilizzando baclofene orale. Pazienti anziani > 65 anni I pazienti anziani possono essere più suscettibili agli effetti collaterali di baclofene orale nello stadio della titolazione e lo stesso concetto può essere applicato a baclofene intratecale. Scoliosi In pazienti trattati con Baclofene SUN sono stati segnalati comparsa di scoliosi o peggioramento di scoliosi preesistente. Durante il trattamento con Baclofene SUN si devono monitorare i segni di scoliosi.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione con altri medicinali. La co-somministrazione di altri farmaci intratecali con Baclofene SUN non è raccomandata. Prima di iniziare l’infusione con baclofene, si deve tentare di interrompere o ridurre i trattamenti concomitanti a base di antispastici orali. Tuttavia, la brusca riduzione o l’interruzione della terapia cronica di baclofene intratecale deve essere evitata. Vi è poca esperienza con l’uso di baclofene in combinazione con medicinali sistemici per predire specifiche interazioni, anche se si presuppone che la bassa esposizione sistemica a baclofene, osservata dopo somministrazione intratecale possa ridurre il potenziale di interazioni farmacocinetiche (vedere paragrafo 5.2). L’esperienza con baclofene orale suggerisce che: Alcol ed altri composti con azione sul SNC Potrebbe aumentare la sedazione quando Baclofene SUN viene somministrato in concomitanza con altri farmaci che agiscono sul SNC (es.: analgesici, neurolettici, barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici) o con alcol. In particolare, evitare l’assunzione concomitante di alcolici, poiché le interazioni tra queste sostanze sono imprevedibili. Antidepressivi triciclici Quando assunti contemporaneamente con baclofene compresse, alcuni medicinali specifici per il trattamento della depressione (antidepressivi triciclici) possono indurre un potenziamento dell’effetto del farmaco; ne può derivare un considerevole rilassamento muscolare. Per questa ragione, non può essere esclusa una simile interazione nel corso della somministrazione concomitante di Baclofene SUN e antidepressivi triciclici. Antipertensivi L’associazione di baclofene compresse e farmaci antiipertensivi può risultare in una maggior riduzione della pressione sanguigna. Per questo motivo, controllare regolarmente la pressione sanguigna nel corso del trattamento concomitante con Baclofene SUN e farmaci ipotensivi. Se possibile, ridurre il dosaggio dei medicinali antiipertensivi. Morfina In un caso durante la somministrazione concomitante di Baclofene SUN e morfina si è avuto un calo della pressione sanguigna. Non è da escludere che in questi casi possano comparire anche disturbi respiratori o a carico del SNC. Per questa ragione, considerare un maggior rischio di tali disturbi nel corso della somministrazione concomitante di oppiacei o benzodiazepine. Anestetici L’uso concomitante di baclofene intratecale e di anestetici generali (es.: fentanyl, propofol) può aumentare il rischio di disturbi cardiaci e convulsioni. Quindi, bisogna esercitare cautela quando si somministrano anestetici a pazienti che ricevono baclofene intratecale. Levodopa/ DDC inibitori L’uso concomitante di baclofene orale e di levodopa/inibitori della DOPA decarbossilassi (DDC) hanno prodotto un rischio aumentato di eventi avversi come allucinazioni visive, stato confusionale, cefalea e nausea. È stato anche riportato un peggioramento dei sintomi di Parkinsonismo. Quindi, bisogna esercitare cautela quando baclofene intratecale viene somministrato a pazienti che ricevono una terapia con levodopa/inibitori della DDC. Non sono attualmente disponibili informazioni sulla somministrazione concomitante di Baclofene SUN ed altri farmaci somministrati per via intratecale.
6. Effetti indesiderati
Alcune delle reazioni avverse presenti di seguito sono state riportate in pazienti con spasticità di origine spinale, ma potrebbero verificarsi anche nei pazienti con spasticità di origine cerebrale. Le reazioni avverse riportate più frequentemente nelle due popolazioni sono indicate di seguito. Le reazioni avverse da studi clinici (Tabella 2) sono elencate secondo le classi per sistemi e organi secondo MedDRA. Nell’ambito di ogni classe sistema-organo, le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza, le reazioni più frequenti per prime. Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, per ogni reazione avversa, viene anche fornita la categoria di frequenza corrispondente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 2
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune: Disidratazione.
Disturbi psichiatrici
Comune: Depressione, Agitazione, Ansia.
Non comune: Ideazione suicidaria, Tentativo di suicidio, Paranoia, Allucinazioni, Stato euforico.
Non nota: Disforia
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: Sonnolenza.
Comune: Convulsioni, Stato confusionale, Disorientamento, Letargia, Disartria, Mal di testa, Parestesia, Insonnia, Sedazione, Capogiri.
Non comune: Atassia, Compromissione della memoria, Nistagmo.
Convulsione e cefalea compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Patologie dell’occhio
Comune: Disturbi dell’accomodazione con visione offuscata o diplopia.
Patologie cardiache
Non comune: Bradicardia.
Patologie vascolari
Comune: Ipotensione ortostatica.
Non comune: Trombosi venosa profonda, Ipertensione, Vampate, Pallore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Depressione respiratoria, Polmonite da aspirazione, Dispnea
Non nota: Bradipnea
Patologie gastrointestinali
Comune: Vomito, Costipazione, Diarrea, Nausea, Bocca secca, Riduzione dell’appetito, Aumentata salivazione.
Non comune: Ileo, Disfagia, Ridotta percezione del gusto.
Nausea e vomito compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Orticaria, Prurito, Edema facciale e/o periferico.
Non comune: Alopecia, Eccessiva sudorazione.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune: Ipotonia.
Comune: Ipertonia
Non comune: Scoliosi
Patologie renali e urinarie
Comune: Ritenzione urinaria, Incontinenza urinaria.
Ritenzione urinaria compare più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Comune: Disfunzioni sessuali (Baclofen SUN può compromettere l’erezione e l’eiaculazione. Questo effetto è solitamente reversibile al momento della sospensione del trattamento con Baclofene SUN).
Non comune: Disfunzioni erettile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: Astenia, Dolore, Febbre, Brividi.
Non commune: Ipotermia
Raro Sintomi da sospensione con pericolo di vita dovuti a mancato rilascio del farmaco (vedere paragrafo 4.4).
Eventi avversi associati al sistema di rilascio Possono includere massa infiammatoria alla punta del catetere, dislocazione/piegatura/rottura (lacerazione) del catetere con possibili complicanze, infezione al sito dell’impianto, meningite, setticemia, sieroma della tasca della pompa ed ematoma con possibile rischio di infiammazione, mancato funzionamento della pompa e fuoriuscita del liquido cerebro-spinale (FCS), perforazione della pelle dopo lungo tempo, sovra- o sottodosaggio dovuti a gestione scorretta, per i quali, in alcuni casi, una correlazione causale con baclofene non può essere esclusa (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/comesegnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Vi sono dati limitati sull’uso di baclofene in donne in gravidanza. Dopo somministrazione intratecale di baclofene, nel plasma materno possono essere rilevate piccole quantità di baclofene (vedere paragrafo 5.2). Baclofene attraversa la placenta e ha dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Contrariamente alla somministrazione orale, Baclofene infuso per via intratecale non è teratogeno in topi, ratti e conigli (vedere paragrafo 5.3). Non usare Baclofene SUN in gravidanza, a meno che il beneficio atteso per la madre non superi i potenziali rischi per il bambino. Allattamento Baclofene viene secreto nel latte materno. I dati disponibili sono insufficienti per definire la concentrazione di baclofene nel latte materno. Non usare Baclofene SUN durante l’allattamento, a meno che il beneficio atteso per la madre non superi i potenziali rischi per il bambino. Fertilità Studi animali hanno mostrato che è improbabile che blacofene intratecale abbia un effetto avverso sulla fertilità in condizioni clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
1 fiala con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 0.05 mg di baclofene. 1 fiala con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 3.5 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Sodio cloruro Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Alla comparsa dei primi segni di sovradosaggio con Baclofene SUN, sottoporre il paziente al trattamento ospedaliero, qualora non sia già ricoverato. Prestare attenzione ai sintomi di sovradosaggio nel corso dell’intero periodo di trattamento, ma soprattutto durante la fase di prova, di aggiustamento della dose e alla ripresa del trattamento con Baclofene SUN dopo una sospensione. In un caso, un paziente adulto ha presentato segni di grave sovradosaggio (coma) dopo l’iniezione di una singola dose di 25 mcg di baclofene (Baclofene SUN). Di contro, in casi isolati sono stati richiesti e tollerati dosaggi giornalieri di 4000 mcg (studi tedeschi). La più bassa dose letale riportata in studi tedeschi è di 4000 mcg , la dose massima registrata per pazienti sopravissuti senza conseguenze è di 20000 mcg di baclofene (Baclofene SUN). Sintomi di avvelenamento Aumentata ipotensione muscolare, capogiri, sedazione, convulsioni, perdita di coscienza, ipotermia, ipersecrezione salivare, nausea e vomito. In caso di grave sovradosaggio si possono verificare depressione respiratoria, apnea e coma. Gravi sovradosaggi si possono verificare per un inavvertito rilascio del catetere, errori nella programmazione della pompa, aumenti eccessivamente rapidi della dose, o trattamenti concomitanti con baclofene orale. Deve essere controllato un possibile malfunzionamento della pompa. Trattamento del sovradosaggio Non è noto nessun antidoto specifico per il trattamento del sovradosaggio da Baclofene SUN. In generale, ricorrere alle seguenti misure: • Rimuovere il più rapidamente possibile la rimanente soluzione di baclofene dalla pompa. • Intubare i pazienti con depressione respiratoria fino all’eliminazione del baclofene. • Supportare le funzioni cardiovascolari. In caso di spasmi, somministrare con cautela diazepam per via endovenosa. • Monitorare la pressione sanguigna, il battito cardiaco, la temperatura corporea, il ritmo cardiaco e la frequenza respiratoria. Il catetere intratecale deve essere scollegato dalla pompa il prima possibile, possibilmente senza intervento chirurgico, drenare il fluido di infusione insieme al liquido cerebrospinale FCS (si suggerisce fino a 30-40 ml).
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