Riassunto del profilo di sicurezza Entro tre giorni dalla somministrazione di acido zoledronico, e stata comunemente riportata una reazione di fase acuta, con sintomi comprendenti dolore alle ossa, febbre, affaticamento, artralgia, mialgia, rigidita e artrite con conseguente gonfiore articolare; questi sintomi si sono risolti generalmente entro alcuni giorni (vedere la descrizione degli eventi avversi selezionati). Quelli che seguono sono stati identificati come rischi importanti con l'uso di acido zoledronico nelle indicazioni approvate: Compromissione della funzionalità renale, osteonecrosi della mascella, reazione di fase acuta, ipocalcemia, fibrillazione atriale, anafilassi e malattia polmonare interstiziale. Le frequenze per ognuno di questi rischi identificati sono mostrate nella Tabella 1.
Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse, elencate nella Tabella 1, sono state tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post-marketing, prevalentemente a seguito di somministrazione cronica di acido zoledronico 4mg:
Tabella 1 Le reazioni avverse sono classificate in ordine di frequenza decrescente utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Comune: | Anemia |
Non comune: | Trombocitopenia, leucopenia |
Raro: | Pancitopenia |
Disturbi del sistema immunitario |
Non comune: | Reazioni di ipersensibilità |
Raro: | Edema angioneurotico |
Disturbi psichiatrici |
Non comune: | Ansia, disturbo del sonno |
Raro: | Confusione |
Patologie del sistema nervoso |
Comune: | Cefalea |
Non comune: | Vertigini, parestesia, disgeusia, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza |
Molto raro: | Convulsioni, ipoestesia e tetania (secondari a ipocalcemia) |
Patologie dell'occhio |
Comune: | Congiuntivite |
Non comune: | Visione offuscata, sclerite ed infiammazione dell'orbita |
Raro: | Uveite |
Molto raro: | Episclerite |
Patologie cardiache |
Non comune: | Ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio |
Raro: | Bradicardia, aritmia cardiaca (secondaria a ipocalcemia) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Non comune: | Dispnea, tosse, broncocostrizione |
Raro | Malattia interstiziale polmonare |
Patologie gastrointestinali |
Comune: | Nausea, vomito, diminuzione dell'appetito |
Non comune: | Diarrea, costipazione, dolori addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Non comune: | Prurito, rash (compreso rash eritematoso e maculare), aumento della sudorazione |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Comune: | Dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso |
Non comune: | Spasmi muscolari, osteonecrosi della mascella |
Molto raro: | Osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati) e di altri siti anatomici tra cui femore e anca |
Patologie renali e urinarie |
Comune: | Compromissione renale |
Non comune: | Insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria |
Raro: | Sindrome di Fanconi acquisita |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Comune: | Febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica, brividi, malessere e arrossamento) |
Non comune: | Astenia, edema periferico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolore al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria |
Raro | Artrite e gonfione articolare quali sintomi di una reazione di fase acuta |
Esami diagnostici |
Molto Comune: | Ipofosfatemia |
Comune: | Aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia |
Non comune: | Ipomagnesiemia, ipocaliemia |
Raro: | Ipercaliemia, ipematriemia |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Compromissione della funzione renale L'acido zoledronico e stato associato con segnalazioni di disfunzione renale. In un'analisi sui datibaccorpati di sicurezza provenienti dagli studi clinici sull’uso dell’acido zoledronico nella prevenzione di eventi correlati all’apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l’osso, la frequenza degli eventi avversi di compromissione renale sospettati di essere correlati all’uso di acido zoledronico (reazioni avverse) era la seguente: mieloma multiplo (3,2%), cancro prostatico (3,1%), cancro mammario (4,3%), tumore al polmone ed altri tumori solidi (3,2%). I fattori che possono aumentare la possibilità di un peggioramento della funzionalità renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bifosfonati, così come l’uso concomitante di medicinal nefrotossici o di un tempo di infusione più breve di quello generalmente raccomandato. Deterioremento renale, progressione verso l’insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o una singola dose di 4 mg di acido zoledronico (vedere paragrafo 4.4).
Osteonecrosi della mandibola/mascella Sono stati riportati casi di osteonecrosi (della mandibola/mascella), principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come l’acido zolendronico (vedere paragrafo 4.4). Molti di questi pazienti erano anche in trattamento con chemioterapia e corticosteroidi e hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite. La maggioranza delle segnalazioni rigarda pazienti con cancro sottoposti ad estrazioni dentarie o ad altre cgirurgie dentali.
Fibrillazione atriale In uno studio della durata di 3 anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l’efficacia e la sicurezza dell’acido zoledronico 5 mg una voltal’anno rispetto al placebo nel trattamento dell’osteoporosi postmenopausale (OPM), l’incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% (96 su 3.862) e 1,9% (75 su 3.852) in pazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventia avversi seri di fibrillazione attriale era rispettivamente pari a 1,3% (51 su 3.862) e 0,6% (2 su 3.852) in pazienti in trattamento con acido zoledronico 5 mg e placebo. Lo sbilanciamento osservato in questo studio non è stato osservato in altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledronico 4 mg ogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base dell’aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non è noto.
Reazione di fase acuta Questa reazione avversa al medicinale comprende una molteplicità di sintomi che includono febbre, mialgia, cefalea, dolore alle estremità, nausea, vomito, diarrea, artralgia e artrite con conseguente gonfiore articolare. Il tempo di insorgenza è ≥ 3 giorni dopo l’infusione di acido zolendronico e la reazione è anhe definita con i termini "sintomi simil-influenzali" o sintomi "post-dose".
Fratture atipiche del femore Durante l’esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara): Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati).
Reazioni avverse (ADRs) correlate a ipocalcemia L’ipocalcemia è un’importante rischio identificato con acido zoledronico nelle indicazioni approvate. Sulla base della revisione dei casi derivanti sia da studi clinici sia dall’uso dopo la commercializzazione, vi è sufficiente evidenza a sostegno di un’associazione tra la terapia con acido zoledronico, gli eventi riportati di ipocalcemia ed eventi neurologici secondari riportati in questi casi comprendenti convulsioni, ipoestesia e tetania (vedere paragrafo 4.4)
Segnalazione delle reazion avverse La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.