Avete mai sentito parlare della cosiddetta zona T? Il nome deriva proprio dalla forma di quest’area circoscritta, e forse alcuni di voi la conosceranno già: si tratta di quella parte di viso che comprende naso, fronte e, a volte, raggiunge anche il mento.
Punti neri, pori dilatati e brufoletti possono essere all’ordine del giorno in questa parte del volto.
Ma quali sono i rimedi naturali per la pelle grassa nella zona T del viso?
Vediamolo insieme.
Perché la pelle del viso diventa grassa?
La pelle del viso, nella cosiddetta zona T, diventa grassa per vari motivi.
In primis, è perché capita di toccarla spesso: ci prude il naso, appoggiamo il mento sulla mano per sorreggere la testa, ci mettiamo le mani sul viso in preda alla stanchezza o a un momento di sconforto, ecc.
Spesso crediamo di non toccare mai il volto con le mani sporche, ma capita molto frequentemente di compiere dei gesti, anche sovrappensiero, che mettono queste parti del volto a contatto con le nostre mani, non sempre pulite.
Non solo: la cute di questa zona è, di per sé, particolarmente grassa e ciò contribuisce alla formazione di inestetismi in questa zona. Per quale motivo? In questa parte del viso abbondano le ghiandole sebacee che, specialmente in alcuni periodi della vita di una persona (adolescenza, fase mestruale, ovulazione, ecc.) potrebbero essere iperattive.
L’olio prodotto da queste ghiandole, in realtà, serve a proteggere la pelle; tuttavia a volte queste ghiandole secernono troppo olio, rendendo la pelle lucida e aumentando il rischio di:
- acne;
- pustole;
- papule;
- cisti;
- punti neri;
- punti bianchi.
Esistono, però, diversi rimedi per alleviare questa sintomatologia e ridurre gli sfoghi delle ghiandole sebacee sulla zona T, eliminando quella lucentezza indesiderata dal volto.
Zona T grassa: i rimedi
Per evitare il problema della pelle grassa zona T, è possibile applicare alcuni accorgimenti preventivi, al fine di evitare la presenza di un’eccessiva quantità di sebo.
Utilizza un detergente delicato
Non sottovalutare mai l’importanza di un detergente delicato: la scelta del prodotto giusto può incidere notevolmente sulla produzione di sebo e sulla gestione dell’olio. Occorre dunque scegliere un detergente privo di olio, non comedogeno (ossia progettato per non ostruire i pori) e schiumogeno.
I lavaggi del viso aggressivi (specie con alcol) vanno evitati: seccano la pelle, portando le ghiandole sebacee a produrre ancora più olio.
Applica crema idratante ogni giorno
Con una pelle grassa, applicare una crema idratante sembrerebbe un paradosso. Eppure si tratta di un passo fondamentale per la pelle.
Infatti, come accennato sopra, se la pelle è troppo secca, le ghiandole sebacee produrranno una quantità ancora maggiore di olio.
Come nel caso del detergente, anche la crema idratante deve essere:
- senza olio;
- non comedogenica;
- in gel se la pelle è grassa o il clima è umido;
- in lozione se la pelle è normale o mista.
Usa trucco in polvere
Con pelle grassa o mista, occhio anche alla scelta del make up. Meglio optare per le polveri, al posto di creme e prodotti liquidi. Le polveri hanno un migliore effetto nell’assorbire l’olio in eccesso.
Se proprio si vuole usare un trucco in crema o liquido, meglio assicurarsi che siano prodotti privi di olio e non comedogenici.
Applicare, al termine della sessione di make up, una cipria opacizzante solo sulla zona T può essere una buona mossa. Nello specifico, meglio optare per una polvere di fissaggio (detta anche di finitura) e creata appositamente per ridurre untuosità e lucentezza. Questa polvere, essendo traslucida, può essere utilizzata sulla maggioranza delle carnagioni.
Utilizza carta assorbente
Cosa sono le carte assorbenti? Si tratta di piccoli fogli di carta velina opacizzante, utile ad asciugare il sebo in eccesso. Quando vengono premuti sul viso, questi piccoli foglietti specifici rimuovono l'olio in eccesso.
Sono perfetti anche per i viaggi, quindi si possono portare nello zaino o nella borsa e usarli durante il giorno. Per evitare di diffondere il sebo su altre parti del viso, bisogna evitare di strofinare o trascinare la carta, ma tamponare delicatamente la velina sulla pelle.
Rimedi naturali per la zona T del viso
Oltre agli accorgimenti sopra elencati, vogliamo ricordare 10 rimedi naturali, ideali per trattare la zona T con pelle mista o grassa.
Applica succo di limone
Il limone è un agrume dalle proprietà astringenti, che può servire a regolare la secrezione di olio. Come utilizzarlo?
Versare alcune gocce di un qualsiasi frutto con acido citrico (lime, limone o arancia vanno benissimo) su un batuffolo di cotone e, successivamente, tamponare l’area per 1-2 minuti.
Attenzione però: gli agrumi possono seccare o fotosensibilizzare la pelle.
Bevi molta acqua
Non ci stancheremo mai abbastanza di ricordare quanto l’idratazione sia importante, poiché è il primo di una serie di step che aiutano l’organismo a stare bene, in linea di massima, in ogni condizione o patologia in corso.
Anche la salute della pelle ne gioverà: infatti, oltre alla crema idratante, è importante bere molto; in generale, il consiglio è quello di assumere dagli 8 ai 10 bicchieri di acqua al giorno, mangiare molta frutta di stagione e verdure verdi, per ottenere il necessario fabbisogno giornaliero di sali minerali e vitamine.
Applica le fette di cetriolo
Il cetriolo è una di quelle verdure presenti nell’immaginario collettivo, quando si parla di trattamenti benessere.
Ma questo stereotipo ha molto di vero: il cetriolo è infatti adatto a quasi tutti i tipi di pelle, ma occorre applicarlo nel modo più opportuno.
Per prima cosa occorre raffreddare il cetriolo in frigorifero, dopodiché va posizionato, in fette, su tutto il viso. In alternativa, è possibile anche applicare del succo di cetriolo assieme a qualche goccia di limone, per rimuovere le impurità.
Utilizza l’aloe vera
Sempre più, l’aloe vera è uno di quegli ingredienti citati e menzionati per le sue innumerevoli proprietà; tra queste, indubbiamente, vi è anche quella di nutrire in profondità ogni tessuto cutaneo, mantenendo in equilibrio il pH naturale della pelle.
Per un effetto ottimale, applicare il gel di aloe vera sulla zona T: questo servirà a controllare la produzione di sebo in eccesso.
In alternativa, è possibile anche applicare l’estratto di aloe vera direttamente dalla pianta e lavarlo via dal viso dopo 10-15 minuti, stando attenti durante il procedimento, perché esso tende a macchiare gli abiti.
Spugne Konjac
Avete mai sentito parlare delle spugne Konjac? Realizzate con fibre provenienti dalle radici di un vegetale simile all’igname, sono ideali per un’esfoliazione delicata.
Attenzione, però, occorre effettuare il trattamento con una frequenza controllata (non più di 1-2 volte a settimana), poiché un’eccessiva esfoliazione può provocare secchezza, che aumenta la produzione di sebo e rende così inefficace (anzi, controproducente) il trattamento.
Té verde
I polifenoli contenuti nel tè verde, se applicati sulla pelle, possono aiutare a ridurre la produzione di sebo. I polifenoli sono dei micronutrienti che contengono antiossidanti, elementi preziosissimi per la salute dell’intero organismo.
Inoltre, altre ricerche hanno evidenziato come i polifenoli presenti nel tè verde abbiano la capacità di distruggere le membrane batteriche; ciò significa che il tè verde può aiutare a limitare la crescita batterica che provoca l'acne.
È possibile utilizzare il tè verde anche come tonico, dopo aver lavato il viso. E ancora: un'altra opzione è quella di scegliere prodotti per la cura della pelle contenenti tè verde.
Argilla verde
L’argilla verde francese è ideale per contrastare la produzione di sebo; essa è infatti ricca di minerali davvero utili in caso di pelle grassa.
Infatti, i minerali dell'argilla cosmetica possono aiutare a gestire l'eccesso di sebo e curare l'acne e i punti neri; ecco perché l'argilla cosmetica viene generalmente utilizzata come maschera facciale.
Esempi di argilla cosmetica includono:
- argilla caolino;
- argilla verde;
- argilla rassoul.
Si trovano in commercio prodotti a base di argilla verde; in alternativa è possibile creare una maschera fatta in casa con polvere di argilla cosmetica.
Per realizzare e utilizzare una maschera all'argilla, si possono seguire i seguenti passaggi:
- lavare il viso come al solito e asciugare la pelle tamponandola;
- in una piccola ciotola, mescolare 1 cucchiaino di argilla con acqua filtrata, fino a formare una pasta densa. È possibile usare l'acqua di amamelide o di rose al posto dell'acqua filtrata;
- distribuire uniformemente il composto sul viso e lasciarlo asciugare;
- lavare via la maschera con acqua tiepida una volta che si è asciugata; dopodiché, asciugare il viso tamponando.
È possibile usare la maschera solo sulla tua zona T, invece che su tutto il viso.
Prova l’Amamelide
Un’altra opzione interessante è l’amamelide, perfetta per rimuovere totalmente le impurità.
Infatti, nell’amamelide sono contenuti tannini, sostanze che provocano un effetto astringente; ciò significa che essi sono in grado di ridurre le untuosità e aiutare a ridurre i pori dilatati.
Usa la farina d’avena
Un altro trucco da conoscere è la farina d’avena, un antinfiammatorio naturale, ideale per lenire la pelle.
Il chicco di farina d’avena assorbe l’olio e produce una delicata azione esfoliante, senza seccare la pelle o irritarla.
Per prima cosa, bagnare la farina con acqua tiepida, fino a formare una crema; dopo aver lasciato raffreddare il composto così ottenuto, occorre spalmarlo sul viso. Dopodiché, attendere 20 minuti e risciacquare la pelle con acqua tiepida e, infine, applicare una crema idratante.
Utilizza gli albumi d’uovo
Gli albumi dell’uovo sono un alimento con un alto contenuto proteico, perfetto per rassodare la pelle, nonostante non vi siano prove scientifiche a sostegno di questa tesi.
L’albume va spennellato sulla zona T: oltre a contenere e lenire l’infiammazione, dovrebbe avere un effetto antietà sulla pelle.
Infine, ricordiamo che ogni pelle è diversa da persona a persona: sperimentando alcuni di questi metodi si potrà trovare quello più bilanciato per il proprio tipo di pelle, a cui non potrete più rinunciare per una zona T libera da impurità e sebo in eccesso.