Il retinolo è un ingrediente cosmetico che negli ultimi anni ha guadagnato una popolarità sempre maggiore, e per ottime ragioni: aiuta a ridurre visibilmente le rughe e le linee d'espressione, uniforma il tono della pelle attenuando macchie e discromie, affina la grana e riduce i pori dilatati; inoltre, ha proprietà seboregolatrici, rendendolo ideale per le pelli miste e grasse, poiché aiuta a contrastare l'acne e le imperfezioni.
La sua efficacia è scientificamente comprovata e lo rende un ingrediente chiave in molti prodotti anti-age, dalle creme ai sieri; tuttavia, è importante sottolineare che il retinolo può causare irritazioni iniziali, soprattutto nelle pelli sensibili, ed è per questo che si consiglia di introdurlo gradualmente nella propria routine di bellezza e di consultare un dermatologo per una valutazione personalizzata.
Con la chimica cosmetologa e tecnica tricologa Beatrice Marini (conosciuta sui social come @bea_lacosmetologa) abbiamo analizzato pro e contro dei retinoidi ed esplorato l'efficacia delle alternative vegetali disponibili al momento.
Guida per principianti al retinolo: come iniziare? Si tratta di un ingrediente adatto a tutti?
Il retinolo è un ingrediente molto potente: si tratta di un derivato della vitamina A, e fa parte della famiglia dei retinoidi.
È uno dei principali attivi anti-age proprio grazie alla sua funzione di stimolare il collagene e migliorare il turnover cellulare; per essere efficace deve essere attivato dagli enzimi della pelle e trasformarsi in acido retinoico per diventare attivo.
È sempre consigliato l'uso graduale, se è la prima volta che si approccia al retinolo, e gli step di utilizzo del principio attivo sono tre:
- retinolo;
- retinaldeide;
- acido retinoico.
Per iniziare l’importante è scegliere un derivato del retinolo oppure retinolo puro ma ad una bassa concentrazione, per dare tempo alla pelle di tollerarlo; una volta scelto il prodotto migliore per noi, è bene utilizzarlo un paio di volte a settimana e aumentare gradualmente ascoltando la propria pelle.
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Si rivela utilissimo il metodo "sandwich", che consiste nell'applicare in sequenza prima un siero a base di acido ialuronico, il retinolo e a finire una crema barriera.
È sicuramente un attivo non adatto alle pelli più sensibili e reattive, ma, con la giusta skincare, ed essendo seguiti da un professionista, si può integrare gradualmente.
Bisogna inoltre sfatare il falso mito che la retinaldeide sia più irritante del retinolo: infatti, se viene utilizzata a una bassissima percentuale, ha dimostrato essere altrettanto efficace e meno irritante.
Come gestire l’eventuale skin purging? Come capire se è dovuto al retinolo?
Purtroppo, in autonomia non è davvero possibile valutare se lo skin purging è dovuto al retinoloretinolo; quello che si può fare è diminuirne l’utilizzo o sospenderlo e capire come reagisce la pelle.
La vaselina è un idratante occlusivo utilizzato spesso con un clima freddo, ma è indicata dopo aver applicato il retinolo?
Non ci sono studi sufficienti per affermare se effettivamente la vaselina può peggiorare l’irritazione da retinolo bloccando l’attivo.
È sicuramente è più indicato utilizzare una crema barriera che contenga anche una componente lenitiva e idratante dopo l’utilizzo di questo attivo.
Retinolo vegetale o fitoretinolo (es. bakuchiol): esploriamo le alternative ai retinoidi con pro e contro
Purtroppo non ci sono attivi simili al retinolo: infatti il retinolo vegetale non ha alcuno studio a supporto e risulta solo un blando antiossidante, mentre il bakuchiol ha degli studi che lo inseriscono tra le molecole simili al retinolo, retinol like, ma purtroppo non è ancora abbastanza.
Questo attivo sembrerebbe avere lo stesso pattern di azione del retinolo per quando riguarda l'incidenza sul turnover cellulare e sullo stimolo del collagene, ma non ha azione sulle ghiandole sebacee e sulla riduzione di produzione di sebo.