L'esfoliazione enzimatica è un trattamento delicato per la pelle che utilizza enzimi naturali derivati dalla frutta per rimuovere le cellule morte senza causare irritazioni; si tratta di soluzioni più soft rispetto ai peeling chimici.
Vediamo di seguito una panoramica in merito.
Cos'è l'esfoliazione enzimatica?
L'esfoliazione enzimatica è un trattamento esfoliante che utilizza enzimi naturali, perlopiù derivati dalla frutta, per rimuovere con delicatezza le cellule morte della pelle.
Tra gli enzimi proteolitici più comuni in questi trattamenti:
- papaina: estratta dalla papaya, è un enzima proteolitico che aiuta a rimuovere delicatamente le cellule morte della pelle;
- bromelina: estratta dall'ananas, ha proprietà antinfiammatorie e esfolianti, contribuendo a migliorare la texture della pelle;
- ficina, derivata dal lattice del fico.
Viene utilizzato anche l’enzima della zucca, ricco di vitamine e antiossidanti, che aiuta a esfoliare e nutrire la pelle, e un enzima contenuto nelle bacche di melograno, noto per le sue proprietà rigeneranti e antiossidanti.
Gli enzimi agiscono rompendo i legami tra le cellule morte della pelle, facilitandone il distacco dallo strato corneo senza l'uso di sostanze chimiche aggressive.
Come funziona l'esfoliante enzimatico
Gli enzimi utilizzati nel peeling enzimatico agiscono sulla cheratina, una proteina presente nello strato esterno della pelle, rompendo le proteine che tengono insieme le cellule morte sulla superficie della pelle.
Questo processo non solo rimuove le cellule morte ma stimola anche il rinnovamento cellulare senza causare irritazioni o rossori eccessivi.
Risultati attesi dall'esfoliazione enzimatica
Chi si sottopone all'esfoliazione enzimatica vuole ottenere alcuni risultati e/o benefici, tra questi:
Esfoliazione più dolce
Come premesso poco sopra, l'esfoliazione enzimatica è nota per la sua delicatezza e adattabilità a tutti i tipi di pelle.
Gli enzimi lavorano per dissolvere le cellule morte senza la necessità di strofinare, riducendo così il rischio di irritazioni.
Miglioramento della texture della pelle
L'uso regolare dell'esfoliazione enzimatica può dare alla pelle un aspetto più liscio, levigato, fresco, rimuovendo le cellule morte.
Riduzione di macchie e uniformità del tono
Gli enzimi possono aiutare a schiarire le macchie cutanee e a uniformare il colorito della pelle, rendendola più omogenea e luminosa.
Stimolazione del collagene
Alcuni enzimi utilizzati nell'esfoliazione enzimatica possono aumentare la produzione di collagene, migliorando l'elasticità della pelle e riducendo la presenza delle rughe.
Miglior assorbimento dei prodotti applicati
La rimozione delle cellule morte facilita l'assorbimento di prodotti idratanti e nutrienti applicati successivamente, per una routine di cura della pelle molto più efficace.
Esfoliazione enzimatica e invecchiamento cutaneo
L'esfoliazione enzimatica può essere utile per rallentare la comparsa dei più comuni segni di invecchiamento cutaneo.
La stimolazione del rinnovamento cellulare e la produzione di collagene contribuiscono a ridurre la comparsa di rughe e linee sottili, migliorando l'elasticità della pelle.
Consigli sull'applicazione
Vediamo ora qualche accorgimento per assicurarsi una procedura corretta.
Pulizia iniziale
Prima di applicare un peeling enzimatico, è fondamentale pulire accuratamente il viso per rimuovere eventuali impurità superficiali.
Questo passaggio prepara la pelle a ricevere il trattamento e ne potenzia gli effetti.
Applicare in modo uniforme
Il peeling deve essere applicato in modo uniforme su tutto il viso con pelle pulita e lasciato in posa per il tempo indicato dalle istruzioni del prodotto.
Va lasciato in posa in base alle indicazioni del produttore del prodotto utilizzato e in base al tipo di acido utilizzato. Dopo questo tempo, il peeling viene risciacquato con acqua tiepida.
Frequenza di applicazione
Si consiglia una frequenza d'uso regolare, ma senza eccessi per evitare irritazioni. In genere, ripetere l'esfoliazione enzimatica una volta alla settimana è sufficiente per mantenere la pelle luminosa e sana.
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Essendo un metodo delicato, l'esfoliazione enzimatica può essere utilizzata durante l'anno con le dovute precauzioni, anche se si è preferibile eseguirla nei mesi autunnali e invernali per evitare possibili macchie causate dall'esposizione al sole della cute post trattamento
Metodi di esfoliazione a confronto
L'esfoliazione è una parte essenziale della skincare, ma non tutti i metodi sono adatti a ogni tipo di pelle.
Molte persone trovano gli scrub meccanici o i peeling chimici troppo aggressivi, soprattutto se hanno una pelle sensibile perché utilizzano particelle abrasive per rimuovere le cellule morte della pelle.
Esfoliazione meccanica
L'esfoliazione meccanica, anche conosciuta come esfoliazione fisica, utilizza strumenti o prodotti con particelle abrasive per rimuovere manualmente le cellule morte della pelle.
Ma può risultare troppo invasiva a differenza della esfoliazione enzimatica che utilizza enzimi naturali per rimuovere le cellule morte della pelle senza causare micro-lacerazioni e irritazioni.
Gli strumenti utilizzati per l'esfoliazione meccanica possono prevedere l'uso di spazzole, guanti esfolianti o dischetti, mentre i prodotti spesso contengono microgranuli, semi macinati, zucchero o sale.
L'azione meccanica di strofinamento o massaggio della pelle con questi strumenti o prodotti aiuta a rimuovere fisicamente le cellule morte.
Questo metodo può essere efficace per levigare la pelle, ma se usato troppo vigorosamente o troppo frequentemente, può causare irritazioni, micro-lacerazioni o danni alla barriera cutanea, specialmente in pelli sensibili.
Esfolianti chimici
Gli esfolianti chimici, come gli alfa-idrossiacidi (AHA) e i beta-idrossiacidi (BHA), agiscono sciogliendo i legami tra le cellule morte della pelle.
Vengono applicati e lasciati agire per un certo tempo durante il quale sciolgono le cellule morte senza bisogno di strofinare. Sono molto efficaci ma anch'essi possono causare irritazioni e sensibilità al sole.
I principali tipi di esfolianti chimici sono:
- alfa-idrossiacidi (AHA);
- beta-idrossiacidi (BHA);
- poli-idrossiacidi (PHA).
Gli AHA, come acido glicolico, acido lattico e acido mandelico, sono solubili in acqua e lavorano sciogliendo i legami tra le cellule morte della pelle.
I BHA, l'acido salicilico è l'esempio più comune, sono solubili in olio e penetrano nei pori per esfoliare dall'interno, utili per pelli grasse e con tendenze acneiche.
I PHA, simili agli AHA ma con molecole più grandi, sono meno irritanti e quindi più adatti per le pelli sensibili.
Esfoliazione enzimatica: avvertenze sul fai-da-te
Sebbene la minore invasività dell'esfoliazione enzimatica possa essere un incentivo, è sempre consigliabile affidarsi a un parere esperto di un dermatologo che possa guidare nella scelta di peeling enzimatici professionali, formulati con ingredienti dosati per garantire sicurezza ed efficacia.
Utilizzare prodotti non testati, non certificati, o anche non adatti alle proprie caratteristiche, può comportare rischi e/o risultati non ottimali.