La candeggina, o varechina, è un componente chimico con spiccate proprietà anti batterica su spore, virus e funghi: queste sue caratteristiche la rendono un ottimo disinfettante, ma non per questo può essere utilizzata senza adeguate precauzioni
Cerchiamo, dunque, di scoprire se la candeggina è un buon rimedio contro l’onicomicosi e, di contro, quali possono essere i trattamenti più adeguati.
Onicomicosi e candeggina: la verità
Spesso, la candeggina, chiamata anche ipoclorito di sodio, viene consigliata come rimedio naturale contro l’onicomicosi, ma non è un rimedio che possa funzionare: la micosi si va a localizzare sotto la lamina e nel contesto della stessa, rendendo molto difficile il trattamento: è necessario un prodotto che passi la lamina efficacemente ne diluito né tantomeno concentrato
Bisogna ricordare, dunque, che non bisogna mai immergere i piedi direttamente nella candeggina non diluita, altrimenti potrebbero verificarsi effetti collaterali quali:
- scolorimento della pelle;
- prurito;
- ustioni e sensazione di bruciore;
- danni a piedi e ai tessuti circostanti;
- irritazioni sia locali che respiratorie
Se, dopo un trattamento del genere, si dovesse riscontrare uno dei seguenti sintomi, è buona cosa sciacquare abbondantemente il piede e rivolgersi ad un medico – così come per la ricerca di un rimedio efficace e soprattutto sicuro contro l’onicomicosi.
Un altro consiglio, è quello di non mischiare assolutamente la candeggina a sostante come:
- ammoniaca;
- alcool;
- acido cloridrico (poiché si rischia di sviluppare gas tossici).
Quindi, la candeggina ha si una funzione fungicida, ma non ci sono evidenze scientifiche che ne raccomandano l'utilizzo senza rischi per la salute.
Come curare la micosi alle unghie dei piedi
L'onicomicosi è un'infezione fungina che colpisce le unghie delle mani e dei piedi causata da funghi dermatofiti o lieviti che penetrano nell’organismo attraverso piccole lesioni o fessure presenti nella superficie.
Quindi, quando si notano i sintomi specifici dell’onicomicosi, come comparsa di macchie bianche o gialle, ispessimento, fragilità, deformità o distacco dell'unghia stessa, è bene ricorrere a diversi trattamenti.
Eccone alcuni.
Micosi all’unghia del piedi: i rimedi naturali
Per il trattamento dell’onicomicosi, si può ricorrere a piante immunostimolanti a uso orale – sottoforma di decotti, oli essenziali o estratti:
- curcuma;
- astragalo;
- echinacea;
- vischio.
È possibile anche scegliere tisane contenenti estratti derivati da piante antifungine come:
- berberina;
- noce;
- aglio.
Per l’uso topico, esistono oli essenziali a base di:
- origano;
- cannella;
- maggiorana;
- cannella;
- malaleuca;
- timo;
- chiodi di garofano.
Cosa mangiare per curare l’onicomicosi
Come prima cosa, occorre sottolineare che non esiste una dieta capace di prevenire o curare l’onicomicosi.
Allo stesso tempo, però, alcuni nutrienti sono importanti per il supporto del sistema immunitario e esercitano un effetto antiossidante.
Ecco quali:
- vitamina C, contenuta in peperoni, limone, arancio, prezzemolo, kiwi, pompelmo, broccoli, cavoli;
- omega3, in pesce azzurro e alghe;
- vitamina D, presente in pesce e tuorlo d’uovo;
- selenio: che si può trovare in carne, latte e derivati, patate;
- probiotici, trovabili in yogurt, latticello e tofu;
- zinco: contenuto in molluschi bivalvi, latte, fegato e carne;
- ferro: presente in carne e pesce;
- antiossidanti polifenolici, presenti in frutta e verdura freschi, vino rosso, erbe aromatiche e tè;
- magnesio, in semi oleosi, crusca e cacao;
- amminoacidi come lisina e glicina, contenuti in formaggi, legumi, carne.
Rimedi farmacologici per la micosi all’unghia del piedi
I rimedi farmacologici per trattare la micosi alle unghie consistono nell’applicazione topica di creme e/o smalti.
Sotto questo punto di vista, i principi attivi più efficaci per i casi meno complicati di micosi sono:
- ciclopirox;
- amorolfina cloridrato;
- amorolfina;
- tioconazolo.
In alcuni casi, poi, è possibile ricorrere a farmaci antimicotici per uso orale, come terbinafina e itraconazolo
Questi medicinali – da assumere per almeno12 settimane – favoriscono la crescita di una nuova unghia sana, sostituendo gradualmente la parte infetta (operazione che può richiedere quattro mesi o più).
Occorre tenere presente, però, che alcuni antimicotici possono generare effetti collaterali come eruzioni cutanee e danni al fegato – infatti i medici generalmente sconsigliano l'uso di questi farmaci a soggetti affetti da malattie epatiche, ma anche chi soffre di insufficienza cardiaca congestizia.
Consigli utili per la prevenzione della micosi all’unghia del piede
Per mantenere un'adeguata igiene delle mani e dei piedi, è importante seguire alcune pratiche:
- trattare adeguatamente le altre infezioni localizzate, come il piede d'atleta o la tricofitosi;
- tenere sotto controllo la psoriasi;
- utilizzare guanti, calze e calzature traspiranti (come cotone a maglia larga e calzature comode e aperte come sandali o scarpe realizzate in tessuto naturale);
- mantenere il diabete sotto controllo, dal momento che l’iperglicemia associata al diabete mellito può causare problemi ai vasi sanguigni del piede;
- aumentare l'attenzione verso la cura dell'igiene personale nel caso di soppressione immunitaria dovuta a terapie oncologiche;
- consultare immediatamente il medico nel caso si manifestino segni di onicomicosi.