10 motivi per smettere di mangiare le unghie

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 27 Ottobre, 2022

Ecco alcuni motivi per smettere di mangiarsi le unghie

L'onicofagia è un disturbo compulsivo che porta il soggetto a mangiarsi le unghie e, nei casi più gravi, anche le pellicine e le cuticole circostanti.

Ovviamente, questa usanza può avere delle conseguenze negative.

Scopriamo quali sono.

10 motivi per non mangiarsi le unghie

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Quali sono i pericoli che si nascondo dietro la voglia irrefrenabile di mangiarsi le unghie

Vediamoli insieme.

  1. proliferazione di virus e batteri: mangiare le unghie fa male perché lo sporco che si va ad accumulare sotto le unghie è di ogni tipo, ma uno dei batteri peggiori è lo Staphilococcus aureus, una delle cause principali che porta a infezioni alla pelle, a bolle sulla lingua e, addirittura, alla comparsa di escrescenze.
  2. frattura dei denti: mangiarsi le unghie fa male ai denti. Questa brutta abitudine può essere la causa di fratture o perdita degli elementi dentali e portare anche a problemi alla mascella;
  3. bruxismo: mordere le unghie durante il giorno, può portare a digrignare i denti di notte;
  4. riassorbimento della radice: questa abitudine è ancora più dannosa se si porta un apparecchio ai denti, e che potrebbe portare anche al riassorbimento della radice dei denti trattati;
  5. gonfiore alle gengive: in molti si chiedono se mangiare le unghie fa bene, ma la risposta è negativa dal momento che problemi alle gengive ed onicofagia sono connessi, dal momento che alcuni pazienti hanno riportato gonfiori alle gengive;
  6. alitosi: dal momento in cui mangiare le unghie fa aumentare il numero di batteri nella nostra bocca, evitare di farlo andrà a fare scomparire l’alitosi;
  7. infezioni: i batteri che sono presenti sotto le unghie, se queste venissero ferite, potrebbe andare ad insinuarsi in profondità;
  8. herpes labiale: anche herpes alle labbra ed onicofagia sono in diretto collegamento tra di loro;
  9. ingestione di formaldeide: nel caso in cui le unghie siano smaltate, è possibile ingerire della formaldeide responsabile, tra le altre cose, della proliferazione dei batteri;
  10. perdita delle unghie: chi mangia le unghie corre il rischio di perderle.

Le cause dell’onicofagia

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L’onicofagia, ovvero il vizio di mangiarsi costantemente le unghie, è legato soprattutto alla sfera psicologica.

Non è un caso che questa condizione si presenti con maggiore frequenza nei periodi caratterizzati da un forte stress nella fascia di età che va dai 12 ai 18 anni, anche se non mancano casi di adulti vittime di questo vizio.

Mangiarsi le unghie ha come caratteristica principale quella di non riuscire a resistere ad un impulso che si sa essere negativo per la nostra salute.

Per cercare di smettere, una valida alternativa è quella di impegnare le mani in altro, oppure masticare una chewingum.

Le cause principali che sono all’origine di questo disturbo sono:

  • ansia e stress, che trovano sollievo andando a sfogare in questo modo tutta la tensione accumulata.
  • autolesionismo, quando cioè non riuscendo a sfogare un’emozione all’esterno si va a scaricarla sul proprio corpo. È tipica dell’età adolescenziale.
  • noia, che può portare all’onicofagia. Se un soggetto già soffre di questo disturbo, nei momenti di inattività porterà, in modo inconscio, le unghie alla sua bocca.
  • imitazione, soprattutto nei bambini che tendono ad imitare quello che fa un adulto. Se vedono una persona cresciuta che mangia le unghie potrebbero fare lo stesso, continuando poi una volta cresciuti.

Trattandosi di un fenomeno inconscio è piuttosto difficoltoso cercare di tenerlo a freno. Nei casi più gravi si consiglia di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che potrà analizzare e curare la causa scatenante di questa bruttissima abitudine.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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