Quale legame c'è tra la comparsa di macchie rosse sulle gambe e la circolazione sanguigna? È vero che problemi circolatori possono causare puntini rossi ed altri tipi di manifestazioni cutanee sugli arti inferiori?
Approfondiamo l'argomento.
Le macchie sulle gambe sono causate da una cattiva circolazione?
Esiste uno stretto legame tra macchie rosse sulle gambe e circolazione sanguigna. Sono proprie le macchie e, più in generale, le discromie della cute, ad essere facilmente individuabili come un sintomo di cattiva circolazione del sangue. La dermatite da stasi, ad esempio, si manifesta spesso proprio con bollicine rosse sulle gambe, le quali possono provocare fastidio e prurito.
Una circolazione del sangue rallentata e difficoltosa negli arti inferiori si accompagna a iperpigmentazione, dal momento che il proprio sangue non fluisce correttamente.
L'iperpigmentazione può presentarsi inizialmente con macchie rosse sulle caviglie, capillari evidenti, irregolarità nel colore dell'epidermide e lievi discromie.
Molto dipende dal livello di insufficienza venosa alla base delle macchie, le quali, nei casi più gravi, possono evolvere fino a vere e proprie lesioni ulcerose.
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Oltre a bolle rosse sulle gambe, puntini e iperpigmentazione, i problemi di circolazione insorgono in concomitanza con altri sintomi, fra cui i più comuni sono:
- prurito;
- gonfiore agli arti inferiori;
- senso di pesantezza alle gambe;
- piedi gonfi;
- sensazione di freddo alle estremità;
- fragilità capillare, soprattutto nella zona dei polpacci, nella parte esterna delle cosce e nell'area situata dietro il ginocchio;
- macchie rosse alle caviglie che si presentano sotto diverse forme (petecchie, ematomi, ecchimosi, puntini rossi sulle gambe dovuti sempre alla cattiva circolazione);
- dolore alle gambe;
- capillari evidenti;
- bruciore, in particolare sulle cosce;
- alterazioni del colore delle gambe. Iperpigmentazione e zone più scure sono dovute a un microcircolo rallentato, a sua volta dovuto a capillari fragili o danneggiati.
Macchie rosse agli arti inferiori: può essere dermatite da stasi
La dermatite da stasi è una patologia infiammatoria a carico della pelle che coinvolge le gambe. Direttamente causata da una situazione di insufficienza venosa, questa malattia provoca un ristagno di liquido negli arti inferiori, che si manifesta con macchie rosse sulle cosce, sui polpacci e sulle caviglie.
L'iperpigmentazione si associa anche ad altri sintomi caratteristici, fra cui il gonfiore, il prurito e la desquamazione della cute. Le manifestazioni più comuni dell'infiammazione comprendono poi:
- la presenza di vene varicose sulle gambe;
- lesioni eritematose sulla pelle;
- prurito;
- dolore;
- sensazione di calore sulla pelle;
- cute inspessita;
- l'accumulo di sangue o di altri liquidi sotto pelle;
- il gonfiore, causato proprio dal ristagno linfatico;
- pelle dalla consistenza edematosa o con eczemi.
La dermatite da stasi è provocata da un'insufficienza venosa, e colpisce soprattutto gli anziani, coloro che hanno già sofferto di edema alle gambe e tromboflebite, chi è in forte sovrappeso, ha malattie metaboliche o presenta vene varicose.
Si tratta di una condizione che non va sottovalutata, dal momento che in molti casi è favorita da uno stile di vita scorretto (ad esempio un'eccessiva sedentarietà), da edema agli arti inferiori o dalla dermatite da contatto.
Cosa fare in caso di dermatite da stasi
La dermatite da stasi segue un'evoluzione lenta che non va, tuttavia, sottovalutata. Essa si manifesta inizialmente con lesioni eritematose sotto forma di arrossamento, desquamazione e bruciore, le quali possono a loro volta andare incontro a dermatiti da contatto o sovrainfezioni batteriche.
In seguito la pelle va incontro a iperpigmentazione, dapprima con la comparsa di macchie di colore rosso, poi con zone rossastro-marrone che coinvolgono diverse aree degli arti inferiori. Nei casi più gravi, la dermatite evolve fino a determinare una condizione di ipotrofia e fibrosi nei tessuti.
La pelle delle gambe diventa sempre meno elastica e, col passare del tempo, possono comparire ulcere varicose, edema cronica, rigidità, inspessimento e lipodermatosclerosi. In quest'ultimo caso l'arto diviene più duro rispetto al normale e si assiste alla comparsa del cosiddetto effetto ”a birillo da bowling capovolto", in cui il polpaccio è molto più largo rispetto alla parte inferiore della caviglia.
Per quanto riguarda il trattamento della dermatite da stasi, è indispensabile agire sull'insufficienza venosa, cercando di migliorare il ritorno del sangue.
Parallelamente occorre prendersi cura dei sintomi legati alla patologia, medicando le lesioni ulcerose e praticando il bendaggio elastico-compressivo.
Proprio l'utilizzo delle calze a compressione graduata e dei bendaggi elastici è indispensabile per ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione linfatica, insieme all'attività fisica (ideale è la camminata veloce o il nuoto) e al miglioramento del proprio stile di vita.
Le lesioni che interessano le gambe, invece, si possono trattare utilizzando dei rimedi topici a base di corticosteroidi (sotto forma di unguento o di crema) al fine di ridurre l'infiammazione, oppure una pasta all'ossido di zinco.
In alternativa, per alcuni pazienti può essere utile praticare il cosiddetto "bendaggio di Unna", ovvero un gambaletto con gelatina di zinco che viene applicato sulla caviglia e nella parte bassa delle gambe, che si indurisce risultando simile a un gesso. Obiettivo di questo rimedio (che va sostituito regolarmente) è quello di diminuire il gonfiore agli arti inferiori andando a lenire le irritazioni.
Come prevenire la comparsa di macchie rosse sulle gambe
Le macchie rosse sulle gambe dovute alla cattiva circolazione possono essere prevenute adottando uno stile di vita corretto che aiuti a rinforzare i vasi sanguigni e a combattere l'insufficienza venosa. L'alleato principale per il benessere degli arti inferiori è il movimento fisico, che riesce a facilitare il movimento del sangue e a rendere le gambe più leggere e in forma.
Gli sport più indicati in questo senso sono la camminata veloce, che favorisce il ritorno venoso e, a differenza della corsa ad alta intensità, non rischia di rompere i capillari, il nuoto e tutte quelle attività che prevedono il sollevamento degli arti inferiori.
Un altro rimedio molto utile, poi, è l'adozione di calze e compressione graduata, le quali contrastano i ristagni linfatici e migliorano la circolazione; un'attenzione particolare va infine riservata all'alimentazione: sarebbe preferibile consumare regolarmente frutta e verdure fresche, in quanto le vitamine e i sali minerali in esse contenute aiutano a rinforzare i vasi sanguigni.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, integratori a base di biancospino, vite rossa, centella asiatica, mirtillo e ginko biloba, sono considerati i più utili per tutti coloro che intendono combattere i sintomi della cattiva circolazione.