Il tatuaggio all'henné è un'arte millenaria che coinvolge l'applicazione di una pasta di henné sulla pelle per creare disegni temporanei, ovvero tatuaggi non permanenti.
L’origine del tatuaggio all’henné è molto antica ed è parte integrante della cultura di alcuni popoli; tuttavia, da diversi anni, il tatuaggio all’henné è diventata pratica diffusa e di tendenza anche in Paesi dove prima non era conosciuto o utilizzato.
Ma come si fanno i tatuaggi con l’henné e quanto durano? Nel presente articolo verranno esplorati gli aspetti scientifici del tatuaggio henné, inclusi i suoi ingredienti, la durata del colore e le considerazioni di sicurezza.
Tatuaggio all’henné: la composizione
L'henné è una sostanza naturale derivata dalla pianta Lawsonia inermis, originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa, dell'Asia e del Medio Oriente; in queste aree geografiche, l’henné è stato utilizzato per secoli come colorante per la pelle, i capelli e i tessuti. La polvere di henné viene ottenuta dai fogliame essiccato e macinato della pianta, che contiene un composto chimico chiamato lawsone.
La composizione chimica dell'henné comprende principalmente proprio il lawsone, il colorante naturale presente nella pianta; si tratta di un pigmento colorante di colore rosso-arancio che si lega alla cheratina presente nella pelle, nei capelli e nei tessuti, creando il caratteristico colore marrone-arancio scuro associato al tatuaggio all'henné.
Oltre alla lawsone, l'henné contiene anche altri composti chimici che contribuiscono alle sue proprietà curative e tintorie:
- tannini, dalle proprietà astringenti e antimicrobiche;
- flavonoidi, con attività antiossidante e antinfiammatoria;
- terpeni, con azione antiossidante;
- alcaloidi dagli effetti antimicrobici e antiparassitari.
La composizione chimica dell'henné può variare a seconda della regione di provenienza e delle condizioni di crescita delle piante; ad esempio, l'henné del Rajastan, in India, è noto per avere una concentrazione di lawsone superiore rispetto ad altre varietà.
Prima dell'applicazione sulla pelle, la polvere di henné viene generalmente miscelata con liquidi edibili, per creare una pasta densa e cremosa; la pasta di henné viene quindi applicata sulla pelle per creare i tattoo desiderati e viene poi lasciata asciugare in posa per diverse ore, per permettere al lawsone di legarsi alla cheratina nella pelle.
Come fare un tatuaggio all’henné?
Il processo di creazione di un tatuaggio all'henné comporta una serie di passaggi che richiedono precisione e attenzione:
- Preparazione della pasta: la polvere di henné viene mescolata con un liquido, come acqua, succo di limone o tè nero, fino a ottenere una consistenza cremosa e densa. Questa miscela viene poi coperta (di solito con della pellicola trasparente) e lasciata riposare per diverse ore, consentendo ai pigmenti di rilasciarsi e alle sostanze chimiche di interagire.
- Applicazione sulla pelle: Una volta che la pasta di henné è pronta, viene riempita in un cono di carta o una siringa di plastica con una piccola apertura. Questo strumento serve per applicare l’henné ottenuto per disegnare il tatuaggio sulla pelle. Questa fase richiede abilità e precisione per ottenere linee pulite e dettagli precisi.
- Asciugatura e fissazione: dopo aver applicato la pasta sulla pelle, occorre lasciarla asciugare completamente; ciò avviene nel giro di qualche ora, tempo in cui la pasta diventa rigida. Durante questo processo, il lawsone presente nell'henné si lega alla cheratina nella pelle, creando il colore caratteristico.
- Rimozione della pasta: quando la pasta di henné si è completamente asciugata, può essere eliminata dalla pelle con attenzione. La rimozione può avvenire sfregando con delicatezza la zona con le mani o con l'aiuto di uno strumento apposito. Occorre evitare l'uso di acqua durante la rimozione, poiché potrebbe influire sulla durata e sull'intensità del colore.
- Ossidazione e sviluppo del colore: dopo la rimozione della pasta di henné, il colore del tatuaggio all'henné continuerà a svilupparsi nel corso delle successive 24-48 ore. Durante questo periodo, la lawsone presente nell'henné reagisce con l'ossigeno presente nell'aria, creando un cambiamento di colore da un tono arancione pallido a un marrone scuro.
È importante notare che i tempi di asciugatura, fissazione e sviluppo del colore possono variare in base alla qualità dell'henné utilizzato, alla temperatura e all'umidità dell'ambiente, nonché alle caratteristiche individuali della pelle.
Nonostante sia possibile preparare da soli l’henné per il tatuaggio e crearne uno fai da te, il consiglio, per un risultato impeccabile e professionale, è sempre quello di affidarsi a un'estetista o un esperto in tatuaggi all’henné, assicurandosi sempre che il centro estetico o lo studio a cui ci si rivolge rispettino le norme di sicurezza sulle materie prime utilizzate e sulle misure igienico-sanitarie nel pieno rispetto della salute del cliente.
Quanto dura un tatuaggio all’henné?
La durata dei tatuaggi all'henné può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, quali:
- la qualità dell'henné;
- la regione del corpo in cui è stato applicato;
- le abitudini di cura;
- le caratteristiche individuali delle pelle.
In generale, i tatuaggi all'henné sono considerati temporanei, poiché il colore tende a sbiadire gradualmente nel corso del tempo.
In genere, i tatuaggi all'henné durano da una settimana a un mese: durante i primi giorni dopo l'applicazione, il colore del tatuaggio sarà al massimo dell’intensità, raggiungendo un tono marrone scuro o arancione intenso. Nel corso del tempo, a causa dell'azione di esfoliazione naturale della pelle, del contatto con l'acqua e del contatto con prodotti chimici (come il sapone), il tatuaggio all'henné gradualmente svanirà.
Il tatuaggio all'henné applicato sulle mani e sui piedi tende a svanire più rapidamente rispetto a quelli applicati su altre parti del corpo, poiché queste zone sono soggette a un maggior contatto e attrito.
L'uso di detergenti, esfolianti o prodotti chimici sulla zona del tatuaggio può accelerare il processo di sparizione.
Una cura adeguata del tatuaggio all'henné può contribuire a prolungarne la durata; è consigliabile, infatti:
- evitare il contatto diretto con acqua e detergenti aggressivi;
- proteggere il tatuaggio da sfregamenti eccessivi;
- applicare oli o lozioni idratanti per preservare l'elasticità e l'integrità della pelle.
Rischi e controindicazioni dei tatuaggi all’henné
I tatuaggi all'henné, sebbene siano generalmente considerati sicuri, possono comportare alcuni rischi e controindicazioni.
I rischi potenziali dei tatuaggi all'henné comprendono:
- Reazioni allergiche. Alcune persone possono sviluppare reazioni allergiche all'henné, in particolare a causa di sostanze chimiche o impurità presenti nella polvere di henné. Tali reazioni possono manifestarsi con prurito, gonfiore, eruzioni cutanee o bolle; si raccomanda di fare un test cutaneo preliminare, per verificare la sensibilità individuale all'henné, prima di applicarlo su una vasta area della pelle.
- Contaminazione microbica. Se l'henné viene preparato o applicato in condizioni non igieniche, può esserci il rischio di contaminazione batterica o fungina; è fondamentale utilizzare strumenti puliti e sterilizzati durante l'applicazione dell'henné, per evitare infezioni cutanee.
- Reazioni fotosensibili. L'henné può causare reazioni fotosensibili in alcune persone, che si verificano quando la pelle trattata con henné viene esposta alla luce solare o ai raggi ultravioletti, questo può causare bruciore, prurito o irritazione cutanea. Si consiglia di evitare l'esposizione diretta al sole dopo l'applicazione dell'henné.
Invece, tra le controindicazioni dei tatuaggi all'henné vi sono:
- Pelle sensibile o lesioni cutanee. Persone con pelle particolarmente sensibile o con lesioni cutanee aperte o infiammate dovrebbero evitare l'applicazione di tatuaggi all'henné, per non causare ulteriori irritazioni o complicazioni.
- Donne in gravidanza. Non vi sono prove sufficienti per determinare la sicurezza dell'applicazione di tatuaggi all'henné durante la gravidanza, pertanto, si consiglia alle donne in gravidanza di consultare il proprio medico prima di decidere di farsi un tatuaggio henné.
- Allergie pregresse all'henné. Le persone che hanno avuto reazioni allergiche all'henné in passato dovrebbero evitare l'applicazione di tatuaggi all'henné, poiché potrebbero essere più suscettibili a reazioni allergiche future.
La sicurezza e la tolleranza individuale possono variare: per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto o un dermatologo prima di farsi un tatuaggio all'henné, specialmente se si hanno preoccupazioni specifiche sul proprio stato di salute o patologie in corso.
Storia del tatuaggio all’henné
La storia del tatuaggio henné risale a millenni fa e ha radici profonde in diverse culture antiche. Le prime evidenze di tatuaggi all'henné risalgono all'antico Egitto, dove sono state trovate tracce di henné sulle mani e sui piedi delle mummie.
In India, il tatuaggio all'henné, noto come mehndi, è stato praticato per secoli come parte integrante delle cerimonie matrimoniali e delle celebrazioni festive. In queste culture, l'applicazione dell'henné sulla pelle è associata a tradizioni e simbolismi che sono volti ad augurare fertilità, buona fortuna e protezione dalle negatività.
Nel corso del tempo, il tatuaggio henné si è diffuso in altre parti del mondo, come il Nord Africa e il Medio Oriente, dove è stato adottato come forma di espressione artistica e culturale. Oggi, il tatuaggio all'henné è diventato una forma di body art di tendenza in vari Paesi, anche se continua ad esistere anche come pratica popolare in molte comunità, sia come parte delle tradizioni culturali che come forma di arte temporanea per decorare la pelle.