Vitiligine: sapete di cosa si tratta? Questa patologia (autoimmune, dunque non infettiva) si manifesta attraverso la comparsa di alcune macchie bianche irregolari, presenti sullo strato più superficiale della pelle.
Su queste chiazze bianche, la pelle appare più fragile e fotosensibile, con diradamento progressivo dei peli o definitiva caduta degli stessi.
Ma non è tutto: tra le manifestazioni più comuni della vitiligine, può esservi anche lo sbiancamento di capelli, sopracciglia, ciglia e barba nelle zone interessate dalle chiazze bianche.
Cerchiamo di entrare più nello specifico.
Cos'è la vitiligine?
Chiamata anche leucodermia (poiché è caratterizzata da ipopigmentazione), la vitiligine non è tra le malattie rare: infatti si stima che, a soffrirne, sia circa l’1% della popolazione mondiale (di solito dopo i 20 anni di età e a prescindere dal genere e dall’etnia).
Questo disturbo non contagioso è dovuto ad un’alterazione dei melanociti (ovvero quelle cellule che regolano la pigmentazione della pelle attraverso la produzione di melanina); si presume che le chiazze siano una conseguenza di anticorpi che attaccano e distruggono i melanociti.
Nel corpo umano, la melanina oltre a dare la colorazione della pelle, serve a proteggere dall’azione nociva dei raggi UV (solari o artificiali - lettini solari -) e prevenire l'invecchiamento precoce della pelle.
Se i melanociti non sono più in grado di produrre colorazione, ecco che compaiono le chiazze bianche e asimmetriche, dai contorni irregolari.
Pur non essendo una malattia pericolosa o che può portare a problemi di salute, può avere un forte impatto a livello psicologico ed emotivo.
Di vitiligine soffrivano e soffrono anche alcune celebrità dello star system: si dice che Michael Jackson ne fosse affetto (la sua pelle cambiò progressivamente dal colore ambrato dell’etnia afro-americana a quella bianca, su tutto il corpo) e per la vitiligine è diventata famosa la modella Winnie Harlow, che ha posato per numerosi e prestigiosi brand.
Anche Kasia Smutniak, Luca Onestini e Marie Combs hanno reso pubblica questa loro condizione, coprendola all’occorrenza con del make up ad hoc per uniformare l’incarnato.
Ma oltre al make up, esistono cure specifiche per la vitiligine? E dove colpisce esattamente, questa malattia? Scopriamone di più.
Le aree colpite dalla vitiligine
La vitiligine predilige alcune aree del corpo o colpisce in modo del tutto casuale?
Sappiate che chi soffre di vitiligine, in genere, manifesta questa condizione su aree specifiche, quali:
- Zona periungueale
- Occhi
- Genitali
- Ano
- Mani
- Collo
- Volto
- Pieghe della pelle
Queste, nell’ordine, sono le aree maggiormente colpite.
Tra i fattori predisponenti vi è sicuramente l’ereditarietà: se in famiglia qualcuno soffre o ha sofferto di vitiligine, è probabile che tra i suoi discendenti qualcuno manifesti la stessa condizione.
Le origini della malattia non sono del tutto conosciute, ma si è ormai abbastanza certi che la vitiligine faccia parte delle malattie autoimmunitarie e che la sua manifestazione sia favorita da:
- Disfunzioni tiroidee
- Stress
- Indebolimento del sistema immunitario
- Stress ossidativo
- Anomala presenza di perossido di idrogeno nelle cellule (condizione che influenza negativamente la pigmentazione della pelle).
Infine, spesso, la vitiligine si manifesta in associazione ad altre patologie quali:
Cure per la vitiligine
Per prima cosa, occorre una diagnosi precoce e una valutazione medica, che individui la causa scatenante del problema.
Una volta esaminata la propria condizione, lo specialista potrebbe consigliarvi di procedere con:
- Terapia PUVA: Questo trattamento agisce mediante l’applicazione di sostanze fotosensibilizzanti e successivamente l’esposizione a raggi UV, per riattivare la funzione dei melanociti.
- Raggi UVB: Vengono usati a banda stretta solo a livello delle zone chiare per ridurre il contrasto cromatico e rendere le chiazze meno visibili.
- Trapianto di melanociti. Questa terapia viene utilizzata quando le discromie sono piccole o quando gli altri trattamenti adottati non hanno portato a risultati rilevanti.
Terapie farmacologiche per ridurre la vitiligine
Se il medico lo ritiene opportuno, dopo aver valutato la vostra condizione e la vostra storia clinica, potrebbe prescrivere anche dei farmaci per la vitiligine.
Essi sono:
Questi due farmaci, entrambi da somministrare per via topica, possono favorire la ripigmentazione della pelle e, in linea di massima, svolgono un ruolo di supporto per gli altri trattamenti.
Ricordiamo di non intraprendere alcuna terapia farmacologica senza prescrizione medica né senza aver consultato preventivamente il proprio specialista.
Cure naturali per vitiligine
Spesso ci si chiede se esistano cure naturali per trattare la vitiligine.
Ricordiamo, anzitutto, che sconsigliamo il trattamento fai da te: è sempre importante - anzi, fondamentale - rivolgersi al proprio specialista quando si tratta di patologie.
Detto questo, le seguenti linee guida sono quelle che possono essere suggerite dal medico curante e riguardano anche l’aspetto preventivo.
Makeup
Il trucco è l’espediente più semplice e naturale per mascherare la vitiligine e uniformare l’incarnato.
Scegliete un fondotinta più scuro per coprire le parti più chiare e uniformarle al colore della pelle; fatevi consigliare dal dermatologo il marchio cosmetico più adatto e la tipologia di fondotinta (in polvere, liquido o in stick), affinché sia in linea anche con il vostro tipo di pelle (secca, mista o grassa).
Alimentazione
Il primo rimedio naturale per contrastare l’avanzamento della malattia è un’alimentazione sana ed equilibrata, il più possibile priva di sostanze chimiche.
Esistono alcuni elementi che possono avere effetti benefici sulla pelle, o rallentare la degenerazione della patologia.
Essi sono:
- melone
- uva
- ceci
- tè verde
- olio d’oliva
La dieta vegana sembra quella migliore per chi è affetto da questo disturbo.
Meglio evitare:
- mango
- agrumi
- caffè
- soft drink
Olio essenziale di pepe nero
Questa sostanza è tra le più conosciute e utilizzate da chi è affetto da vitiligine.
È sufficiente passare quest’olio sulle parti di pelle affette dal disturbo, con costanza, una volta al giorno.
Tra gli altri trattamenti fitoterapici si ricordano:
- foglie di basilico
- succo di lime (con azione antibatterica e calmante), da passare sulla pelle più volte al giorno
- aloe vera, da tampinare sulle macchie prima di coricarsi
- ginkgo biloba, che sembra promuovere la ripigmentazione della pelle
Riducete l’esposizione al sole
Soprattutto con la carnagione chiara, meglio evitare di esporsi ai raggi solari, dal momento che l’abbronzatura evidenzia il contrasto tra le zone chiare - colpite da vitiligine - e la restante pelle.
Applicate una crema con filtro solare
Se avete necessità di trascorrere del tempo fuori casa, o siete al mare o in montagna, non dimenticate mai di applicare una crema con filtro solare (anche piuttosto elevato) per proteggere la pelle dai danni solari ed evitare di incrementare troppo l’abbronzatura.
Se serve, pensate ad un aiuto psicologico
Spesso è lo stesso dermatologo a consigliarlo: il supporto psicoterapico, specialmente quando la malattia si manifesta, può essere efficace per accettare la propria condizione, in quanto questa patologia antiestetica può minare l’autostima, facendo perdere sicurezza verso il proprio aspetto.
Se soffrite di vitiligine, parlate con il vostro specialista in merito alla terapia da effettuare: seguendo i trattamenti indicati, il vostro umore, oltre che il vostro aspetto, potrebbe alquanto giovarne!