Quando l’estate finisce, esiste un aspetto da non sottovalutare: la nostra pelle.
Nella stagione autunnale, ma anche sul finire dell’estate, la tintarella che abbiamo acquisito sotto al sole in spiaggia o in montagna, tende man mano a svanire.
Come mai? Semplice: la nostra pelle conosce un ricambio continuo e le cellule morte, sulla superficie della pelle, vanno eliminate in modo opportuno, per evitare discromie antiestetiche, pelle squamata o spellata.
Scopriamone di più, su come eliminare la pelle morta dopo l’abbronzatura.
Perché ci abbronziamo
Quando ci esponiamo ai raggi solari, la pelle mette in atto un vero e proprio meccanismo di difesa, che incentiva la produzione di melanina, sostanza che diventa la responsabile del colorito scuro, dorato o olivastro (a seconda del nostro sottotono naturale) e che chiamiamo abbronzatura o tintarella.
La melanina, dunque, è un filtro naturale che non consente ai raggi solari dannosi di penetrare nella pelle e provocare danni (certo, da sola non è sufficiente a proteggerci: per questo occorre applicare anche una protezione solare).
La produzione di melanina cambia da persona a persona e in base alla quantità di melanina prodotta è possibile individuare 6 fototipi, ovvero 6 diverse tipologie di pelle con reazioni diverse in base all’esposizione ai raggi solari.
Più il fototipo è basso (1-2) maggiori saranno le possibilità di ustionarsi e maggiori dovranno essere le precauzioni da prendere prima di esporsi al sole (come, ad esempio, esporsi al sole nelle ore mattutine o serali, evitando le ore centrali, applicare un filtro solare con protezione alta - 40 o 50 -, indossare occhiali da sole e un cappello per proteggere la cute della testa, ecc.).
Tuttavia, l’esposizione al sole è fondamentale - non solo per sfoggiare un bel colorito al ritorno dalle vacanze - ma anche perché questa azione incentiva la produzione di vitamina D, essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo.
Come togliere la pelle morta e la spellatura da scottatura?
Per quanto bella e, come abbiamo visto, utile, l’abbronzatura diventa una seccatura quando, trascorsi alcuni giorni (o settimane) la pelle comincia a perdere progressivamente quella doratura, con il fisiologico ricambio cellulare.
Capita spesso, però, che non tutte le zone del corpo perdano colore contemporaneamente ed in modo omogeneo.
Potrete osservare la pelle che si spella dopo una scottatura già nel giro di pochi giorni o a fine stagione, se l’esposizione è avvenuta in maniera continuativa ma con scarsa protezione, anche senza essersi procurati un’ustione non grave.
Per evitare l’effetto spellatura, occorre fornirsi di una crema solare con protezione di almeno 30 (per un fototipo medio o alto, altrimenti dovrà essere di 50 o 40) e poi ridurla a 20 man mano che si acquisisce il colorito. Attenzione: la crema bisogna applicarla sempre quando ci si espone al sole e più volte nell’arco della giornata.
Inoltre, non bisogna rimanere al sole troppo a lungo e occorre cercare di evitare le ore più calde della giornata.
L’idratazione derivante dalla crema protettiva non è, però, sufficiente: integrate i liquidi persi con la sudorazione bevendo molta acqua (più del solito) e attraverso un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ricordate di idratare la pelle anche con un doposole al termine della giornata.
Rimedi naturali e scrub per la pelle morta
La desquamazione può peggiorare anche con l’attrito a cui sottoponiamo la pelle (ad esempio con indumenti attillati o sintetici, che vanno a sfregare sulla pelle già messa a dura prova). Scegliete abiti larghi e tessuti naturali; per le lenzuola, se potete, meglio utilizzare quelle in seta.
Come dicevamo, per eliminare la pelle morta la soluzione ideale è lo scrub, da applicare dopo aver steso una buona crema idratante.
Le azioni da compiere, tuttavia, variano in base alla zona da trattare.
Viso e decolleté
Se la spellatura si verifica sul viso, l’ideale è una crema a base di aloe vera, che ha anche un’azione lenitiva.
Poi, una volta passata la bruciatura, affinché la pelle non si spelli ulteriormente, applicate una crema leggera e utilizzate uno scrub molto delicato e apposito per il viso.
Cercate di evitare di prendere il sole sul viso dopo la bruciatura, perché la pelle è particolarmente sensibile in questa fase.
Schiena e spalle
In caso di pelle morta sulla schiena (uno dei posti in cui le ustioni solari si verificano più frequentemente) l’ideale è il gel d’aloe vera, che idrata la pelle e lenisce i rossori, diminuendo la desquamazione.
Passata la bruciatura, per evitare che la pelle continui a spellarsi, applicate una crema leggera e utilizzate lo scrub.
No all’olio: troppo grasso per le spalle. Nei giorni seguenti alla bruciatura, indossate una maglietta per proteggervi maggiormente dal sole, senza dimenticare di spalmare sotto una crema con forte protezione solare: la pelle nuova, sotto la spellatura, è ancora molto sensibile.
Gambe e braccia
Sotto l’ombrellone, una delle parti maggiormente esposte al sole sono proprio le gambe, che rimangono spesso fuori dalla zona d’ombra, e così capita che si brucino o si spellino. Anche in questo caso, per eliminare pelle morta da gambe e braccia, il consiglio è applicare il gel d’aloe vera e un’efficace crema idratante: passato il rossore, potrete anche applicare il burro di Karité. Se le gambe sono già spellate, togliete la pelle morta con un guanto di crine o con uno scrub. Per un peeling leggero utilizzate 3 cucchiai di miele e due di zucchero; per uno scrub più forte utilizzate sale marino e olio di jojoba o di oliva.
Con questi semplici passaggi, la vostra pelle non sarà più screpolata e tornerà ad essere liscia e luminosa!