La stiratura per capelli (conosciuta, impropriamente, anche come “stiraggio dei capelli” o “lisciatura dei capelli”) è un trattamento che può essere effettuato attraverso diverse tecniche, tra cui la stiratura chimica, la stiratura brasiliana, la stiratura permanente e la stiratura con cheratina.
Tuttavia, nonostante la possibilità di scegliere tra queste opzioni, spesso si genera confusione riguardo alla stiratura "definitiva" effettuata dal parrucchiere. Questo trattamento agisce sulla struttura dei capelli, modificandone la forma da ricci (o mossi) a lisci.
Sebbene sia possibile ottenere un effetto simile utilizzando una piastra per capelli a casa, la stiratura professionale in salone è generalmente considerata più efficace e duratura, poiché impiega prodotti chimici a scopo lisciante permanente.
Scopriamo di più su questo trattamento.
Cosa si intende per stiratura?
Prima di tutto, è importante distinguere tra la stiratura permanente e la piega classica che utilizza phon o piastre. Per comprendere cosa sia un trattamento lisciante permanente, è necessario conoscere la struttura del capello.
Si può immaginare il capello come una corda grande, formata da corde più piccole intrecciate insieme; più stretto è l'intreccio, più il capello risulta forte e resistente.
Il capello è formato da filamenti di amminoacidi, ricchi in atomi di zolfo, che si intrecciano con altre fibrille, formando una struttura simile a una scala a chiocciola. Queste fibrille sono unite attraverso i ponti disolfuro, che consistono in legami tra 2 atomi di zolfo. Ecco cosa succede con i due processi:
- Con la stiratura permanente si interviene all'interno del capello rompendo i ponti di zolfo. Questo processo modifica completamente la struttura del capello e lo rende permanentemente liscio o riccio, a seconda della scelta effettuata. La piastra viene poi utilizzata per lisciare i capelli meccanicamente. Questo stesso processo viene utilizzato per passare dai capelli ricci ai capelli lisci. Al contrario, la permanente è un processo chimico che rompe i ponti di zolfo e permette al capello di assumere una forma arricciata, che viene mantenuta utilizzando dei bigodini.
- Quando si utilizza la piega classica, invece, vengono rotti solo i ponti di idrogeno (ma non quelli di zolfo, che sono molto più resistenti al calore della piastra o del phon). I capelli vengono stirati e assumeranno una nuova forma, ma torneranno alla loro forma originale una volta che entrano in contatto con l'acqua. In sostanza, la piega classica consente di modificare solo temporaneamente la forma dei capelli.
Dunque, la stiratura permanente liscia i capelli in modo radicale, finché la ricrescita non sostituisce la porzione non stirata del capello. Questo trattamento viene anche chiamato "contropermanente" per distinguerlo dalla permanente che invece crea i capelli ricci.
La stiratura permanente è un processo chimico, ed è per questo che è anche nota come stiratura chimica.
Che cos’è la stiratura chimica?
Come si è visto, “stiratura permanente”, “contropermanente” e “stiratura chimica” sono sinonimi. Se, precedentemente, si è vista la differenza tra questo processo e la piega, vediamo adesso più nel dettaglio in cosa consiste una contropermanente.
Per ottenere lo stiraggio chimico, sono necessari tre ingredienti:
- un agente che sciolga i legami disolfuro della cheratina:
- una base alcalina
- l’acqua ossigenata.
In sostanza, il parrucchiere applica un agente chimico capace di rompere i legami disolfuro, come il tioglicolato, che permette di modificare la forma dei capelli in modo permanente, passando da ricci o mossi a lisci.
Questo processo avviene in un ambiente alcalino con ammoniaca, che aumenta l'efficacia del tioglicolato nel rompere i legami disolfuro. Successivamente, il parrucchiere utilizza piastre specifiche per stirare i capelli (solitamente in ceramica e a temperature comprese tra i 180°C e i 200°C) per accelerare le reazioni chimiche che danno origine alla stiratura permanente.
Infine, l'acqua ossigenata forma nuovi ponti disolfuro, consentendo ai capelli di ottenere la forma desiderata, ovvero quella liscia. Nel corso degli ultimi 30 anni, il tioglicolato e l'ammoniaca sono stati sostituiti da altre molecole, come l'etanolammina, che chimicamente hanno lo stesso effetto.
Capelli e stiratura con cheratina
La tecnica della stiratura con cheratina ha avuto origine circa vent'anni fa nei Paesi del Sud America, con l'obiettivo di trasformare i capelli naturalmente ricci e voluminosi in una chioma liscia.
Questo procedimento, noto come "stiratura brasiliana", inizialmente utilizzava la formaldeide per preservare la stiratura e fissare le proprietà di ripristino della cheratina. Tuttavia, negli anni successivi, i centri di ricerca e di studio farmacologico hanno individuato la tossicità della formaldeide in concentrazioni elevate, vietandone l'utilizzo.
È importante notare che i danni potenziali alla salute riguardavano principalmente gli operatori, che potevano inalarla ripetutamente, piuttosto che i clienti che ricevevano il trattamento in modo occasionale.
Dal 2010, è stato permesso l'utilizzo di formaldeide e dei suoi derivati solo in quantità non superiori allo 0,2% e solo in prodotti a uso professionale, non destinati alla vendita al consumatore finale.
Ma perché la cheratina è così importante nella stiratura permanente dei capelli? Innanzitutto, è la principale proteina che compone i capelli. Inoltre, grazie al calore, la cheratina riesce a penetrare nella struttura del capello creando nuovi legami disolfuro, quelli stessi che sono stati precedentemente distrutti da agenti chimici al fine di cambiare la forma del capello.
In passato, la cheratina veniva estratta principalmente da fonti animali, come la lana di pecora. Tuttavia, questo tipo di origine esclude i consumatori vegani e solleva questioni etiche.
Per questo motivo, sono state sviluppate nuove fonti di cheratina di origine vegetale, come le proteine del riso e del grano. Questa forma di cheratina, nota come cheratina idrolizzata, viene estratta e lavorata in modo da renderla solubile in acqua, per poter essere utilizzata nei trattamenti liscianti.
Lo stiraggio rovina i capelli?
Quando si parla di trattamenti chimici per lisciare i capelli ci si chiede quali siano i potenziali danni che possono arrecare ai capelli. Tuttavia, ciò che conta davvero è il tempo di posa e l'abilità del parrucchiere nel gestire il trattamento.
Anche solo un breve prolungamento dei tempi di posa può danneggiare i capelli, bruciandoli. Inoltre, la frequenza con cui ci si sottopone alla stiratura gioca un ruolo importante: ripetere il trattamento con una frequenza inferiore ai 4 mesi può spezzare i capelli.
Dunque, la dannosità non dipende dai soli ingredienti del trattamento, ma è fondamentale che il parrucchiere abbia esperienza e capacità per ricostituire la struttura del capello, utilizzando trattamenti ricostruttivi e consigliando prodotti nutrienti per l'uso a casa.
In sintesi, per evitare danni ai capelli, è importante affidarsi a un professionista esperto e seguire le sue indicazioni.
Costo e durata della stiratura ai capelli
La durata della stiratura chimica dei capelli è di circa 6 mesi, tuttavia, a seconda dei casi, il periodo può essere più lungo.
I trattamenti lisciati più recenti consentono inoltre di scegliere il grado di lisciatura, in modo da ottenere un look naturale e non eccessivamente piatto.
La decisione finale sul risultato desiderato, più o meno liscio, viene presa in collaborazione con il parrucchiere che, in base alle esigenze della cliente, determinerà la reazione chimica adeguata. Uno dei timori comuni è quello di ottenere un effetto piatto e artificioso, ma questo rischio è evitato con le nuove tecniche di stiratura.
In ogni caso, tutti i trattamenti lisciati eliminano il crespo e semplificano la messa in piega dei capelli a casa. L'asciugatura dei capelli richiederà decisamente meno tempo, in quanto non sarà più necessario fare il brushing con la spazzola o utilizzare la piastra. Basterà utilizzare un phon e i capelli saranno subito in ordine.
In ogni caso, è importante utilizzare shampoo e balsamo ricostituenti.
I costi variano a partire da 100 euro e dipendono dalla lunghezza dei capelli. Per avere un’idea precisa della spesa da affrontare, è consigliabile richiedere sempre un preventivo al parrucchiere e regolarsi di conseguenza.
Stiratura dei capelli fai da te
Non è possibile effettuare una stiratura permanente dei capelli da soli, poiché i prodotti chimici utilizzati per rompere i ponti di solfuro sono riservati esclusivamente ai saloni di bellezza.
Anche se questi prodotti fossero disponibili nei negozi per parrucchieri, il rischio di danneggiare irrimediabilmente i capelli, lavorandoli in autonomia, sarebbe molto alto.
Un tempo di posa eccessivo, un risciacquo non accurato o l'uso di una piastra inappropriata potrebbero portare alla necessità di un taglio drastico per rimediare ai danni.
Dunque, si potrebbe optare per la semplice stiratura dei capelli con l'ausilio di una piastra.
Come recuperare il riccio dopo una stiratura
Il processo di stiratura chimica dei capelli comporta un cambiamento permanente della loro struttura, che non può essere facilmente invertito per far tornare i capelli ricci. La ricostruzione dei ponti chimici del capello tramite l'uso dell'acqua ossigenata può essere efficace, ma non è garantito che i capelli tornino come prima.
Inoltre, il trattamento può causare danni al capello, il che richiede una certa attesa per permettere alla natura del riccio di riprendersi o per consentire alla crescita di un nuovo capello. Pertanto, è importante condurre un'analisi preliminare del tipo di capelli e riccio che si ha di fronte.
Al contrario, l'uso di cheratina per la stiratura dei capelli facilita il processo di ritorno ai capelli ricci originari. Questo trattamento non agisce sui ponti di zolfo per interromperli, ma aggiunge sostanze per rendere i capelli più definiti e ispessiti.
Inoltre, la cheratina non penetra all'interno del capello, ma viene fissata tramite il calore della piastra, senza causare un cambiamento chimico. Questo trattamento è utile per creare una base solida e ispessire i capelli, in modo che siano pronti per essere arricciati.
Dunque, sarebbe opportuno costruire prima la base dei capelli con la cheratina e poi fare la permanente per garantire la migliore resa dell'arricciatura.