In autunno cadono più capelli del solito, ma qual è la soglia massima da tollerare e quando, invece, deve scattare il campanello d’allarme?
I capelli cadono e ricrescono ciclicamente, considerando anche che l’uomo e la donna hanno un ciclo del capello diverso, quando ci si trova con qualche capello sulla spazzola o sul pettine si tratta quasi sempre di una caduta fisiologica.
In autunno, è normale notare un aumento del fenomeno, che può essere dovuto a diversi motivi: una variazione del ritmo luce-buio che potrebbe alterare i livelli degli ormoni coinvolti nel metabolismo dei follicoli piliferi, il cambiamento repentino delle temperature e, non ultima, tutta una serie di stress psicofisici legati al rientro dalle vacanze.
La caduta dei capelli in autunno, quindi, può essere considerata fisiologica. Ecco allora quando iniziare a intervenire, nel caso in cui il fenomeno non sia naturale, e quali sono i possibili rimedi.
Come è fatto un capello
Innanzitutto, è importante capire le cause e prima ancora la struttura stessa dei capelli. Il capello è formato da due parti:
- radice;
- fusto.
La radice è inserita nel follicolo pilifero della cute e rappresenta la parte viva del capello che termina con il bulbo, una parte leggermente rigonfia, che produce le cellule che lo costituiscono, grazie alla sua papilla dermica vascolarizzata.
A mano a mano che invecchiano, le cellule vanno a formare il fusto, la parte esterna a noi visibile, che è costituita a sua volta dalla cuticola, l’insieme di piccole scaglie di cheratina in strati sovrapposti che possono essere da 6 a 10, a seconda dello spessore del capello.
All’interno della radice c’è anche la ghiandola che produce sebo e che va a finire nel follicolo pilifero: una sostanza indispensabile che impedisce alle squame di cheratina di aprirsi, proteggendo la capigliatura. Il capello, infine, può essere più o meno scuro a seconda della quantità di melanina contenuta nella zona corticale.
Il ciclo del capello
Un tricogramma permette sicuramente di capire se si è di fronte a una caduta dei capelli fisiologica o patologica.
L’esame del capello, infatti, dà tutte le informazioni utili su tipo di caduta e sulla regolarità di questa.
Un capello cresce in media circa 1 cm al mese, e “vive” dai 2 ai 6 anni.
Tutti i mammiferi subiscono una muta periodica, l’uomo invece fortunatamente ha una capigliatura soggetta a cambiamenti asincroni, ossia ogni capello segue il suo ciclo, indipendentemente dagli altri, che è diviso in tre fasi distinte:
- Anagen: fase della crescita, che ha una durata diversa a seconda del sesso: negli uomini va da 2 a 4 anni, nelle donne da 3 a 6.
- Catagen: fase di arresto progressivo delle funzioni vitali, ha una durata di circa 10 giorni.
- Telogen: fase di riposo, ha una durata di circa tre mesi *.
Circa l’80% dei capelli, quindi, vive la fase anagen, il 10-20% la telogen e solo l’1% la catagen, che è quella della caduta.
La fase anagen a sua volta è suddivisa in 6 sottofasi: il periodo che va dalla I alla V sottofase è piuttosto breve e rappresenta la fase proliferativa, mentre la VI fase è più duratura ed è quella della differenziazione.
Nella fase catagen, il follicolo inizia a diminuire e ad arrestare la sua attività mitotica; nella fase telogen il sacco follicolare, che contiene il bulbo del capello, risale verso l’epidermide e una volta all’esterno lascerà la sede follicolare, dove ripartirà una nuova fase anagen, per accogliere il nuovo capello.
Le cause della caduta dei capelli
Dati statistici della Società Italiana di Tricologia riportano che circa l’80% degli uomini è soggetto a perdita di capelli, mentre per quanto riguarda le donne si parla del 50%.
Il campanello d’allarme deve scattare quando si perdono più di 100 capelli al giorno, perché significa che sono troppi quelli a entrare contemporaneamente nella fase telogen, mentre contemporaneamente la papilla dermina non ne forma uno nuovo e il bulbo pilifero non rientra in attività.
Per poter arrestare la caduta, allora, va compresa la causa scatenante di questo squilibrio.
I motivi possono essere molti, tra i più comuni ci sono:
- Informazione genetica e anzianità: chi ha in famiglia casi di calvizie potrebbe rischiare di perdere i capelli con il passare degli anni.
- Informazione genetica e sesso: gli uomini hanno più possibilità di perdere capelli rispetto alle donne.
- Alterazioni ormonali: alcune donne in menopausa accusano una perdita di capelli.
- Stress fisico e mentale: un momento di particolare attività lavorativa o un momento di forte stress possono causare la caduta dei capelli, così come un uso eccessivo di phon e spazzola.
- Patologie particolari: come seborrea, iperidrosi, tricoclasia e follicolite.
Come prevenire la caduta dei capelli?
La migliore cura, come al solito, è la prevenzione. Alcune buone abitudini possono contribuire a mantenere una capigliatura sana, come:
- Alimentazione sana ed equilibrata, che preveda proteine, vitamine e acidi grassi.
- Stile di vita sano: non fumare e non consumare alcolici, perché affaticare fegato e reni può causare assottigliamento e caduta dei capelli.
- Corretta idratazione: bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
- Esercizio fisico che ossigeni bene l’organismo e, quindi, anche follicoli piliferi.
- Massaggiare il cuoio capelluto per 10 minuti al giorno, per stimolare la microcircolazione.
- Lavare i capelli 2 volte a settimana, possibilmente usando prodotti non aggressivi.
- Evitare l’uso frequente di phon e piastre, perché l’alta temperatura sfibra il capello e lo indebolisce.
- Evitare, se possibile, colorazioni chimiche.
Rimedi contro la caduta dei capelli nelle donne
Le donne possono incontrare problemi di caduta temporanea dovuti a fattori come: stress, stanchezza, cambio di stagione o anche variazioni ormonali.
In questi casi, si può ricorrere all’assunzione di integratori che aiutano a reintrodurre le vitamine o sostanze come il ferro, o anche a massaggi del cuoio capelluto.
Anche l’applicazione di fiale anticaduta può aiutare a rendere il capello più forte e resistente: un’applicazione con un massaggio stimolante può, inoltre, riattivare la microcircolazione e stimolare la ricrescita.
I rimedi naturali contro la caduta dei capelli
Se non si è di fronte a una patologia particolare, tra i rimedi naturali si possono menzionare i decotti di ortica, efficaci in caso di seborrea, di salvia, rosmarino, menta e tè verde. Sembrano essere molto efficaci anche le maschere alla polpa di avocado, all’olio di mandorle dolci, all’olio di oliva e olio di germe di grano (facendo molta attenzione in caso di capelli grassi).
In Oriente, un antico rituale di bellezza per i capelli è rappresentato dalla maschera all’hennè, un impacco realizzato con la polvere ricavata dalle foglie e dai rami essiccati e macinati della pianta.
Tanti, infine, i consigli per mantenere in salute la capigliatura, come evitare di lavarli con acqua troppo calda, di legarli con acconciature troppo strette e asciugarli con phon troppo caldi e con piastre e ferri.