Macchie in testa: quali sono le cause?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 06 Novembre, 2024

Un dermatologo esamina il cuoio capelluto di un paziente

A cosa sono dovute le macchie in testa e perché si formano? È vero che vanno monitorate attentamente? Andiamo alla scoperta delle cause alla base delle macchie e di come comportarsi.

Perché compaiono le macchie in testa?

Notare la comparsa di macchie in testa è un fenomeno molto comune, ma quali sono le cause alla base di questo inestetismo?

Questa manifestazione cutanea può assumere diverse forme e può interessare persone di tutte le età. Le macchie possono avere colore, dimensione e caratteristiche differenti da persona e persona, pertanto non è semplice capire l’origine ed il tipo di lesione.

In linea generale, si definisce macchia qualunque alterazione della pelle o discolorazione che si presenta sulla superficie dell'epidermide; le macchie possono presentarsi in qualunque parte del corpo, tuttavia quelle che riguardano il cuoio capelluto sono tra le più difficili da individuare a domicilio, a cause della presenza dei capelli.

Le macchie che si formano sulla testa possono essere di piccole dimensioni, oppure somigliare a grandi chiazze, possono avere diverse colorazioni (marrone, rosse, nere) e caratteristiche (vi sono, ad esempio, macchie più o meno piatte oppure ruvide).

Proprio questa estrema variabilità fa sì che le macchie in testa siano difficili da identificare e a tal proposito, se si dovesse notare la presenza di una macchia nuova o anomala nella forma o nel colore, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo.


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Le cause più probabili che possono condurre alla formazione di discromie sul cuoio capelluto sono:

  • nevi, ovvero macchie presenti fin dalla nascita che possono andare incontro a modificazioni nel colore o nella forma nel corso del tempo;
  • macchie solari, le quali assumono la forma di lentiggini e sono causate dall'eccessiva esposizione solare;
  • forfora. In genere le macchie causate da questa problematica sono di colore chiaro (giallo o biancastro);
  • malattie della pelle, come ad esempiouna dermatite irritativa o altre tipologie di infiammazione;
  • macchie senili, dovute all'età;
  • eruzioni cutanee di diversa natura;
  • infezioni fungine. Una fra le infezioni da fungo più comune è quella causata dalla Tinea Capitis, la quale provoca macchie di forma rotondeggiante e dalla consistenza squamosa.

Macchie in testa: quando prestare attenzione

La comparsa di macchie in testa può dipendere da numerosi fattori, alcuni dei quali meritano di essere indagati sottoponendosi a una visita dermatologica.

Approfondiamo le cause che possono influenzare la comparsa di macchie anomale sul cuoio capelluto:

Cheratosi attinica

La cheratosi attiniche è una c lesioni precancerosi, , pur essendo facilmente curabili, vanno monitorate con attenzione. Le macchie si formano in seguito a un'eccessiva esposizione ai raggi solari durante la vita, quindi soprattutto a livello del capo e delle mani

Tali lesioni richiedono monitoraggio ed adeguato trattamento, visto che esiste la possibilità che esse degenerino in tumori dell'epidermide veri e propri, fra cui il carcinoma squamocellulare. Le macchie causate dalla cheratosi attinica presentano caratteristica  eritematosa e colore rosso, sono ruvide al tatto e compaiono nelle zone più fotoesposte comparire anche sulla testa (soprattutto se il soggetto presenta calvizie o zone stempiate).

Un dermatologo esamina il cuoio capelluto di un paziente

Le macchie possono essere di dimensioni e spessore diversi e possano crescere, provocando prurito, bruciore e fastidio. Naturalmente non è  detto che la cheratosi attinica si debba trasformare in un carcinoma squamocellulare, tuttavia nel 65% dei casi, quest'ultima patologia viene anticipata propria dalla cheratosi attinica.

Psoriasi

La psoriasi del cuoio capelluto provoca la comparsa di chiazze rosse sulla pelle, spesso desquamanti  e fonte di disagio. Nei casi più gravi arrivano a coprire anche tutto il capo, determinando la cosiddetta "psoriasi a calotta".

Le chiazze sono per lo più circoscritte e in genere iniziano a formarsi nei pressi dell'attaccatura dei capelli per poi eventualmente estendersi ad altre zone del capo. La psoriasi non è di per sé una malattia grave per la salute, tuttavia va comunque tenuta monitorata, in particolare se le macchie provocano bruciore o se sono fonte di irritazione.

Melanoma

Notare una macchia nera in testa è un campanello d'allarme da non sottovalutare che può significare la formazione di un melanoma. Questa patologia, che può presentarsi anche con macchie di colore rosso o rosa, non va assolutamente sottovalutata, dal momento che si tratta di una patologia molto aggressiva.

Il melanoma si presenta nella testa e nel collo per circa il 20%-30% dei casi, pertanto il cuoio capelluto dev'essere un sorvegliato speciale, anche vista la difficoltà nel vedere le alterazioni della sua superficie. Colpisce molto più di frequente gli uomini rispetto alle donne (circa sei volte in più) e mediamente viene diagnosticato intorno ai 65 anni, (età di insorgenza più tardiva rispetto ad altre sedi del corpo) 

Oltre alla presenza di una macchia anomala, altri campanelli d'allarme legata alla malattia sono una condizione di secchezza o di prurito di nei già esistenti, il loro sanguinamento o altri cambiamenti nella forma, nel colore e nelle dimensioni.

Dal momento che la diagnosi (soprattutto quella precoce) di melanoma non è semplice, e in particolare non lo è quella di melanomi sul cuoio capelluto, è consigliabile sottoporsi periodicamente a controlli dal dermatologo, in modo da permettere una diagnosi precoce

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Stefano Messori
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