Un vasospasmo è il restringimento delle arterie, causato da una contrazione persistente dei vasi sanguigni, nota come vasocostrizione. Questo restringimento può ridurre il flusso sanguigno.
I vasospasmi possono influenzare qualsiasi zona del corpo, compreso il cervello (vasospasmo cerebrale) e l'arteria coronaria (vasospasmo coronarico).
Quando il vasospasmo si verifica nel cervello, è spesso dovuto ad un’emorragia subaracnoidea dopo che è avvenuto un aneurisma cerebrale.
I sintomi di un vasospasmo possono variare a seconda dell'area del corpo interessata. Quando la condizione si verifica a livello cerebrale, i sintomi possono includere:
I pazienti che hanno avvertito un vasospasmo cerebrale spesso hanno anche sintomi simili a ictus, come:
Quando la condizione si verifica nelle braccia o nelle gambe, i sintomi includono:
Quando un vasospasmo si sviluppa nell'arteria coronaria, il sintomo principale è il dolore toracico, spesso descritto come costrittivo, come uno schiacciamento, una pressione o una compressione.
I pazienti che hanno avuto un emorragia cerebrale hanno un rischio maggiore di sviluppare un vasospasmo cerebrale.
I pazienti con aterosclerosi, una condizione in cui i depositi grassi si accumulano e si induriscono all'interno delle arterie, presentano un rischio maggiore di sviluppare vasospasmi dell'arteria coronaria.
I pazienti con morbo di Raynaud hanno anche un rischio maggiore di sviluppare vasospasmi alle dita.
Un vasospasmo può avere diverse cause, quali:
I vasospasmi insorgono più comunemente nelle zone vascolari degli arti, dando origine ad acrocianosi e al fenomeno di Reynaud.
La diagnosi di vasospasmo inizia normalmente con un esame fisico e una revisione della storia medica e dei sintomi del paziente. Per i vasospasmi minori, spesso questo è sufficiente per diagnosticare la condizione. Per condizioni più gravi, saranno utilizzati altri strumenti diagnostici.
I test di imaging, tra cui l'angiografia a risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, vengono utilizzati per diagnosticare la condizione e osservare l'area interessata dal flusso sanguigno ridotto.
Altri test si riferiscono esclusivamente ai vasi sanguigni all'interno del corpo. Un angiogramma può essere utilizzato per visualizzare le arterie. Un eco doppler transcranico è utilizzato per misurare il sangue che scorre attraverso le arterie alla base del cervello.
Se il vasospasmo è nell'arteria coronarica, è anche possibile avvalersi di un elettrocardiogramma o di un ecocardiogramma per diagnosticare la condizione.
Il trattamento dei vasospasmi dipende dalla gravità della condizione e dall'area del corpo che stanno colpendo.
Per i pazienti che hanno subito una forma lieve della condizione che colpisce una delle estremità del corpo, ad esempio un dito, il trattamento si concentrerà sulla prevenzione di episodi di costrizione vascolare. Sarà inoltre raccomandato modificare lo stile di vita per migliorare la circolazione, come smettere di fumare.
Per i casi più gravi che interessano l'arteria coronaria, il trattamento si concentrerà sul minimizzare il dolore toracico e prevenire un attacco cardiaco. Entrambi questi obiettivi possono essere ottenuti attraverso farmaci quali nitroglicerina, nitrati a lunga durata d'azione, bloccanti del canale di calcio o beta-bloccanti.
Il trattamento dei vasospasmi causati da sanguinamento all'interno del cranio varia a seconda di ciò che lo ha causato, dove è e quanto è grande. Il trattamento si concentrerà solitamente sul trattamento del primo sanguinamento, che può coinvolgere la radiologia interventistica o la neurochirurgia per curare i vasi sanguigni anormali.
Per i pazienti che hanno subito un’ischemia transitoria, il programma prevede un approccio multidisciplinare di trattamento che si concentra su tre aree: prevenzione dell'ischemia, trattamento immediato dell'ischemia e riabilitazione post-ischemia.
Se il vasospasmo avviene a livello coronarico, prendendo il nome di angina vasospastica, può comportare:
In caso di vasospasmo alla base del cranio, insorge l'ischemia cerebrale e in seguito, dopo 4-14 giorni, può verificarsi anche un infarto cerebrale, dopo un'emorragia subaracnoidea per rottura di un aneurisma.