La terapia sclerosante, anche conosciuta col nome di scleroterapia, è la terapia più indicata per eliminare le teleangectasie, cioè i capillari visibili, e le vene reticolari negli arti inferiori. In alcuni casi può essere impiegata nei vasi venosi di calibro maggiore, come collaterali safenici o nella safena stessa.
I farmaci utilizzati per la scleroterapia sono di tre tipi:
Il principio della terapia sclerosante è quello di causare danni endoteliali nei vasi desiderati, evitando di danneggiare altri vasi sanguigni e tessuti adiacenti; essa promuove, quindi, la denaturazione della parete e il successivo riassorbimento dei vasi trattati.
Durante questa procedura il farmaco viene iniettato all’interno dei vasi o capillari da trattare, spesso sotto guida ecografica.
I risultati della terapia sclerosante nei vasi di piccoli dimensioni si fanno visibili dopo circa tre/sei settimane, mentre nei vasi di grandi dimensioni questo lasso temporale aumenta fino a tre/quattro mesi.
Il primo passo da fare per il medico curante è quello di sottoporre il paziente ad un esame obiettivo, valutando lo stato di salute del paziente e analizzando le vene o i capillari da sottoporre al trattamento.
Di fondamentale importanza è l’esame ecocolordoppler, che sarà in grado di identificare i vasi che necessitano di trattamento ed escludere che il reflusso venoso abbia origini più profonde, che potrebbero necessitare di altri trattamenti (laser/radiofrequenza) pria di intraprendere la terapia sclerosante.
Nelle ventiquattro ore prima dell’intervento, il paziente deve evitare di depilare le zone interessate o applicare creme. E’ sconsigliabile esporsi al sole nelle settimane successive al trattamento, per evitare la comparsa di fastidiosi inestetismi cutanei nelle aree trattate.
Si sceglie solitamente di sottoporsi a questa terapia soprattutto per motivi estetici, per eliminare i capillari nelle gambe. In alcuni casi la terapia sclerosante viene proposta come terapia di finissage ai margini, o a distanza di poche settimane, di un intervento ablativo (laser/radiofrequenza) per prevenire la formazione di recidive o in preparazione di ulteriori trattamenti estetici.
La scleroterapia viene talvolta utilizzata anche per curare malformazioni vascolari e linfatiche e le varici esofagee.
L’unica vera controindicazione alla terapia sclerosante è rappresentata dall’allergia ai farmaci impiegati. Altre controindicazioni relative sono costituite dalla presenza di un forame ovale pervio e dalla tendenza a soffrire di emicrania.
La scleroterapia è un metodo piuttosto sicuro che comporta alcuni rischi, seppur rari, tra cui: