Cos'è il saturimetro
Il
saturimetro (noto anche come
pulsiossimetro o
ossimetro da dito) è un dispositivo medico che consente di
misurare la saturazione dell'ossigeno espressa in percentuale, ossia la concentrazione di ossigeno di
emoglobina presente nel sangue.
Più nello specifico, si tratta di un utensile a forma di molletta che viene utilizzato per rilevare la quantità di ossigeno nel sangue una volta posizionato all’estremità delle dita.
A cosa serve il saturimetro
I dati relativi alla misurazione dell'ossigeno nel sangue può fornire indicazioni molto utili sulle capacità respiratorie del paziente e può infatti risultare molto utile per identificare patologie e condizioni gravi per la salute.
Più nello specifico, il
saturimetro serve a monitorare, testare, valutare o individuare:
- I danni alle vie respiratorie in pazienti che si ritrovano esposti all'inquinamento (ambientale ma anche sul luogo di lavoro)
- Le funzionalità polmonare in pazienti fumatori
- Lo stato di saturazione in pazienti che soffrono di apnee notturne
- Le capacità respiratorie generali di un paziente
- Il grado di saturazione così come il battito cardiaco di un paziente già ospedalizzato
- I parametri di pazienti che soffrono di alcune condizioni delle vie respiratorie, anche a domicilio.
Quelle elencate finora sono ovviamente solo alcune delle più diffuse funzionalità del saturimetro per le dita; esso può comunque venire utilizzato in molti altri contesti e ogni volta che risulta necessario misurare la saturazione di ossigeno e la frequenza cardiaca di un paziente.
Come funziona un saturimetro
Il
funzionamento del saturimetro è molto semplice e per questo può essere effettuato anche a casa e la misurazione è completamente automatica.
Per
far funzionare il saturimetro bisogna:
- Accenderlo
- Posizionare lo strumento (che solitamente ha la classica forma di una "pinza" o "grande molletta") sull’estremità di un dito del paziente oppure anche ai lobi delle orecchie di pazienti adulti oppure sul piede se si tratta di un neonato
- Assicurarsi che il paziente stia fermo e non si muova eccessivamente
- Attendere il risultato della misurazione che apparirà sul monitor.
Valori del saturimetro
I
risultati del saturimetro applicato al dito appaiono sul
display del dispositivo e prevedono:
- Valori superiori a 96% sono considerati normali
- Valori compresi tra 90% e il 95% indicano una condizione relativamente preoccupante
- Valori inferiori all’85% sono associati a una grave ipossia
A questo proposito è però bene ribadire che il saturimetro non è equiparabile a un termometro. La saturazione sanguigna è infatti un valore relativo, che va interpretato da esperti: da 90% a 95% infatti, intercorre un intervallo di dati che a un profano possono sembrare del tutto irrisori, ma che invece possono invece indicare valori normali oppure patologici.
Più nel dettaglio, i valori gravi di saturazione di ossigeno (ossia che vanno da 95% a 85%) indicano una condizione di ipossemia che è classificabile in:
-
Ipossemia grave – Se i valori segnalati dal saturimetro sono inferiori o uguali a 85%.
-
Ipossemia moderata – Se i valori del saturimetro vanno da 86% e 90%.
-
Ipossemia lieve – Se i valori rilevati dal saturimetro vanno dal 91% al 94%.
Dunque il suo utilizzo sotto la supervisione del medico è fondamentale, e la sua assenza e le diagnosi fai-da-te possono invece ingenerare panico e un’errata interpretazione dei dati.
Pro e contro del saturimetro
Come tutti i dispositivi medici, anche in questo caso esistono
vantaggi e svantaggi del saturimetro.
I
pro del saturimetro da dito prevedono:
- Praticità e semplicità di utilizzo
- Rapidità nella misurazione
- Possibilità di monitorare, oltre alla percentuale di saturazione di ossigeno, anche la frequenza cardiaca
- Misurazioni non invasive e del tutto indolori.
I contro del saturimetro per le dita dipendono invece dal fatto che una precisa misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue è possibile solo in determinate situazioni, mentre in altre essa può venire ostacolata da alcune patologie o condizioni, quali:
-
Anemia – Per quanto riguarda i pazienti di anemia, una possibile ipossiemia può non essere rilevata dall'ossimetro.
-
Presenza di blu di metilene nel sangue – Il blu di metilene, in qualità di principio attivo, viene utilizzato per curare la metaemoglobinemia causata da agenti chimici o farmaci; se tale sostanza si trova nel sangue, essa può assorbire le radiazioni luminose che vengono emesse dal saturimetro, alterando quindi la lettura dei dati che l'apparecchio può effettuare.
-
Vasocostrizione – In caso di vasocostrizione periferica, il sangue non raggiunge in maniera ottimale le estremità del corpo, come mani piedi e dita; pertanto, questa condizione comporta una possibile lettura errata dei valori della concentrazione di ossigeno nel sangue.
-
Movimenti da parte del paziente – Infine, i movimenti del paziente sono in grado di determinare delle alterazioni nelle misure del saturimetro.
Saturimetro: prezzi
I costi di un saturimetro sono variabili e vanno all'incirca dai 20 fino agli 80 euro. Talvolta il suo prezzo può raggiungere anche le centinaia di euro, ma si tratta di apparecchiature estremamente sofisticate e collegabili e spesso integrate a orologi specifici o collegabili a smartphone e PC.
Saturimetro: dove si compra
Ma dove comprare il saturimetro, per misurare le quantità ossigeno nel sangue anche da casa? Il pulsiossimetro è acquistabile in farmacia o nei principali siti d'acquisto online.
Saturimetro e COVID-19
La saturimetria transcutanea è utilizzata anche per la valutazione di varie patologie respiratorie. Tuttavia, misurare
livelli di ossigeno presenti nel sangue grazie all'applicazione dello strumento su dito è importante per individuare in maniera rapida un possibile una possibile
desaturazione, ossia la riduzione della quantità di ossigeno trasportata dai
globuli rossi.
La desaturazione, comporta, infatti, la
dispnea, che rientra tra la sintomatologia grave da
COVID-19. Il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue inizia inoltre a calare molto prima che si manifesti un ulteriore grave sintomo, ossia l'
insufficienza respiratoria, conseguenza della polmonite bilaterale interstiziale.
La misura dell’ossigeno nel sangue consentirebbe quindi alle persone in isolamento domiciliare obbligatorio di poter
avvertire tempestivamente il 118, prima di arrivare a
insufficienza respiratoria acuta.