Prevalentemente la loro utilità è rivolta a dolori segmentari di origine dalla colonna vertebrale, che possono configurarsi come lombosciatalgie. Cervicobrachialgie o rimanere localizzate al rachide, come ad esempio una dorsalgia .
Le indicazioni alla Manipolazione Vertebrale si riassumono in una frase: sono quelle in cui il dolore vertebrale o di origine vertebrale sia sostenuto da un disturbo doloroso del “Segmento Mobile Vertebrale”(SMV) di Junghans: Disturbo doloroso intervertebrale minore (Dérangement dooloureux intervertebral mineur), (o D.D.I.M.) secondo R. Maigne che così lo definisce: “è una disfunzione vertebrale segmentaria dolorosa, benigna di natura meccanica e riflessa, generalmente reversibile”.
La manipolazione è una mobilizzazione passiva forzata che tende a portare gli elementi di una articolazione o di un insieme di articolazioni al di là del loro gioco abituale, fino al limite del loro gioco anatomico possibile. Consiste dunque per il rachide, quando lo stato di questo lo permette e lo richiede, nell’eseguire dei movimenti di rotazione, di lateroflessione, di flessione o di estensione, isolati o combinati, a livello del segmento vertebrale scelto (Maigne).
La manipolazione è quindi un gesto medico terapeutico; è una manovra “ortopedica” precisa, le cui indicazioni e controindicazioni devono essere definite preventivamente a mezzo di un esame anamnestico ed obbiettivo generale e particolare del Paziente.
Questo esame deve portare ad una diagnosi da cui deriverà l’indicazione o meno, il tipo di manovre da eseguire, le coordinate di queste manovre, il tipo, il numero e la frequenza di sedute da eseguire. Un aspetto importante è che questo tipo di diagnosi, oltre ad avere un preciso impatto terapeutico, permette di “monitorizzare” la condotta ed i risultati della terapie e non solo di quella “manuale”.
La diagnosi per noi non è quindi solo una etichetta, ma uno strumento per controllare i risultati ed adattare la terapia agli sviluppi del caso.
La manipolazione spinale è un movimento esercitato su una articolazione vertebrale. Lo specialista sblocca l’articolazione da una posizione non funzionale e così ne recupera pienamente il movimento e la funzionalità.