Cos'è la fisiokinesiterapia?
La
fisiokinesiterapia è un tipo di
fisioterapia volto a prevenire o curare alcune patologie o disfunzioni muscoloscheletriche o neurologiche, ma anche a riabilitare pazienti a seguito di traumi o operazioni, per consentire di:
- ripristinare la corretta ampiezza articolare, la forza e la massa muscolare;
- diminuire il dolore e la rigidità articolare e muscolare;
- rieducare alla propriocezione dopo un trauma (a seguito di un trauma si producono delle lesioni anatomiche che possono interessare anche i recettori sensoriali. La conseguenza di ciò è l’alterazione dei meccanismi propriocettivi. Tale alterazione ha conseguenze sulla trasmissione nervosa centrale, con effetti quali la carenza o la distorsione della coscienza della posizione nello spazio delle parti del corpo interessate dal trauma e della loro coordinazione nel movimento).
La fisiokinesiterapia può essere:
-
passiva, quando è il fisioterapista ad esercitare le tecniche idonee sul paziente;
-
attiva, quando è il paziente che compie determinati movimenti, seguendo le indicazioni del terapista, anche utilizzando opportuni strumenti (come elastici, bastoni o palloni).
Questa terapia ha assunto importanza non solo terapeutica, ma anche preventiva, soprattutto in alcuni casi.
In quali casi è utilizzata?
La fisiokinesiterapia può essere utilizzata per la riabilitazione dei pazienti o la prevenzione di ulteriori danni muscolo-scheletrici in caso di:
La
fisiokinesiterapia può essere utile anche durante e dopo la
gravidanza, per restituire il tono muscolare all’addome e alla pelvi.
Chi si occupa di fisiokinesiterapia?
Il professionista della salute che si occupa della
fisiokinesiterapia è il
fisioterapista, che può esercitare in completa autonomia o essere affiancato da altro personale sanitario, come i medici specialisti nel campo dell’
ortopedia, quali l’
ortopedico e il
fisiatra. L’attività può essere svolta come libero professionista presso il proprio studio, o presso le strutture pubbliche, in cliniche o ospedali, centri di riabilitazione, ospizi, associazioni sportive.
Dal 1999, per esercitare la professione di fisioterapista occorre aver conseguito la laurea triennale in Fisioterapia o la laurea quinquennale o magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie.
Qual è la differenza tra fisiokinesiterapia e fisioterapia?
La
fisiokinesiterapia è un ramo della
fisioterapia. La fisioterapia è la branca medica che si occupa di ripristinare la funzionalità di parti lese o malate dell’apparato locomotore, in modo congenito o acquisito, e di prevenire alcune patologie. Per raggiungere tali scopi, la fisioterapia si avvale di mezzi fisici (calore, elettricità, acqua, radiazioni luminose) e di esercizio fisico.
Tra gli interventi che si attuano nella fisioterapia vi sono:
- la termoterapia (cioè attraverso l’utilizzo di calore);
- la laserterapia, la fototerapia e la magnetoterapia (cioè attraverso l’utilizzo di impulsi elettromagnetici, diversi in base al tipo di trattamento);
- la terapia ad onde d’urto (ad alta energia acustica, che non va confusa con l’onda ultrasonora, la quale è utilizzata sia a scopo diagnostico, nell’ecografia, sia a scopo terapeutico, in terapia fisica con gli ultrasuoni);
- l’elettroterapia (cioè attraverso l’utilizzo dell’elettrostimolatore);
- la ionoforesi (la somministrazione di un farmaco in forma ionica attraverso elettrodi);
- la mesoterapia (la somministrazione di un farmaco attraverso microaghi);
- l’idrokinesiterapia, che utilizza l’acqua come strumento riabilitativo;
- la tecarterapia (che utilizza un campo elettromagnetico);
- la terapia manuale e manipolativa (come il linfodrenaggio);
- la massoterapia (cioè la pratica che si avvale del massaggio);
- la terapia posturale (cioè attraverso la ginnastica posturale).
Alcuni interventi possono essere effettuati solo a seguito di consulto medico.
La
chinesiterapia, altrimenti conosciuta come
fisiokinesiterapia, quindi è uno degli interventi fisioterapici, che può anche essere associato ad altre opzioni terapeutiche, come la
massoterapia ad esempio.