L'utero bicorne è una anomalia dell'utero congenita, ossia presente fin dalla nascita. Il nome deriva dalla caratteristica conformazione del fondo e del corpo dell'utero. Proprio per questa somiglianza tra l'utero e un cuore, viene anche chiamato “utero a cuore”.
Esistono due tipi di utero bicorne:
Il primo presenta due canali cervicali, il secondo solamente uno. Le biforcazioni presentano invece un aspetto sovrapponibile.
Si tratta di una delle anomalie dei dotti Mülleriani, insieme all'utero didelfo e l'utero setto.
La causa di tali disturbi è tutt'ora sconosciuta, ma originano da un errore durante lo sviluppo nella vita embrionale.
I dotti di Müller (o dotti parasonefrici) sono piccoli condotti genitali. Questi, in seguito alla stimolazione estrogenica durante lo sviluppo embrionale, riunendosi nella parte mediana ed eliminando il setto restante, che li divide, danno origine all'utero, alle tube di Falloppio e alla vagina.
Secondo nuovi studi, l'utero bicorne rappresenta il 25% di tutte le malformazioni dell'utero.
Per diagnosticare correttamente questa patologia sono spesso necessari diversi esami strumentali, che includono:
La diagnosi avviene spesso in modo casuale: molte donne portatrici, infatti, non presentano alcun sintomo e pertanto scoprono di esserne affette solo quando riscontrano problemi durante la gravidanza. Altre donne, invece, se ne accorgono quando effettuano esami particolari, quali gli esami preconcezionali, ossia quei test solitamente eseguiti prima di cercare un bambino.
L'utero bicorne è spesso causa di spiacevoli conseguenze durante la gravidanza.
I rischi maggiori comprendono:
Una donna con utero bicorne può quindi rimanere incinta: il suo grado di fertilità è lo stesso delle donne con morfologia dell'utero fisiologica. L'unica differenza consiste nel fatto che tali donne presentano un rischio maggiore di problemi durante la gravidanza, che pertanto deve essere monitorata.
L'utero bicorne non è l'unico disturbo che può essere alla base di problemi di fertilità.
Altre patologie ginecologiche che ne potrebbero essere responsabili sono:
Le donne con utero bicorne possono essere asintomatiche o presentare disturbi associati a tale anomalia, come aborti spontanei o altri problemi di tipo riproduttivo.
In generale, la prognosi varia da donna a donna, a seconda della gravità della condizione.
Non è necessario sottoporre ad alcuna terapia una donna asintomatica. Qualora invece la patologia influisse sulla vita riproduttiva, potrebbe essere necessario un intervento di tipo chirurgico.
Il primo tipo di chirurgia è la metroplastica di Strassman (o metroplastica addominale di Strassman). Si tratta di un delicato intervento in laparoscopia, il quale corregge la morfologia anomala dell'utero. Ciò è possibile attraverso la creazione di una cavità uterina in grado di accogliere e far sviluppare correttamente il feto.
Attualmente, si pratica terapia combinata per via laparoscopica- isteroscopica, che consiste nell'abolire, introducendo il resettoscopio attraverso l'orifizio uterino, e resecando il setto che divide i due corni uterini, giungendo sino a pochi mm dalla parete esterna. Si consiglia di far passare circa un anno dopo tale intervento prima di intraprendere una gravidanza, che dovrà poi essere attentamente monitorata.
Alternativamente, le donne con utero bicorne e incompetenza cervicale che hanno avuto più aborti alla 14^18^ settimana potrebbero ricorrere al cerchiaggio cervicale. Questo consiste nell'applicazione di una fettuccia di tessuto sintetico a livello del collo dell'utero, in modo da rinforzare la cervice uterina e aumentarne la continenza. Il fine è quello di evitare (o ameno ridurre) il rischio di parto prematuro.
Esistono due approcci operativi per questo intervento: