Cos’è la polmonite
La
polmonite è l'
infiammazione del tessuto di uno o entrambi i polmoni; di solito, è causata da un'infezione (
polmonite virale).
Alla fine dei tubi respiratori nei polmoni, sono situati dei grappoli di piccole sacche d'aria, chiamate
alveoli polmonari; se si soffre di polmonite, queste piccole sacche si infiammano e si riempiono di liquido: questo, oltre a provocare
tosse, rende
più difficile respirare, perché il corpo è meno in grado di assorbire ossigeno.
Diffusione della polmonite
La diffusione della polmonite è molto ampia, dal momento che può colpire persone di qualsiasi età. Risulta però più comune e può risultare più grave in:
- Neonati e anziani
- Persone che fumano
- Persone affette da altre condizioni di salute, come per esempio una malattia polmonare o un indebolimento del sistema immunitario.
Sintomi della polmonite
I
sintomi dei maggiori tipi di polmonite hanno uno sviluppo improvviso (nel giro di 24-48 ore) o più lento, (nell'arco di 1 o 2 settimane).
I più comuni
segni di polmonite prevedono la comparsa di
febbre e
tosse, ma esiste un tipo di
polmonite di origine batterica priva della presenza di febbre; in questo caso, e nonostante la presenza di tosse, si è più portati a trascurare la patologia anche se la polmonite senza febbre non è meno pericolosa di quella comune.
Le più comuni
forme di polmonite si distinguono in:
-
CAP (Community Acquired pneumonia)
-
HAP (Hospital acquired Pneumonia)
-
VAP (Ventilator associated Pneumonia)
-
HCAP (Health Care Associated Pneumonia).
Oltre a questi tipi di polmonite, dette polmoniti tipiche perché colpiscono gli alveoli polmonari e presentano una sintomatologia facilmente diagnosticabile, esiste la cosiddetta polmonite atipica.
Essa colpisce non gli alveoli ma gli spazi interstiziali ed è di natura più subdola perché presenta un quadro clinico simile alla sindrome influenzale ed è, quindi, più difficilmente diagnosticabile.
L’agente patogeno più frequente nelle polmoniti atipiche è il
mycoplasma pneumoniae e, quando la polmonite è conclamata, può estendersi anche ad altri organi ed essere causa di gravi complicanze come endocardite, la
pancreatite e l'
insufficienza renale.
Più comuni sintomi della polmonite
I
batteri della polmonite, moltiplicandosi negli alveoli polmonari, portano alla formazione di essudati, cioè liquidi infiammatori, che rendono difficoltosa la respirazione e meno ossigenato il sangue.
Di conseguenza il primo sintomo, spesso a comparsa improvvisa, è la
difficoltà respiratoria o
dispnea che sarà tanto più forte quanto più ampia è la zona polmonare interessata dall’infezione.
La
dispnea è seguita da:
Sintomi meno comuni della polmonite
- Tosse con sangue (emottisi)
- Mal di testa
- Fatica
- Nausea
- Vomito
- Dolore alle articolazioni e ai muscoli
- Sensazione di confusione e disorientamento (in particolare nelle persone anziane).
Nelle polmoniti atipiche i sintomi sono sostanzialmente gli stessi, in genere più sfumati ed a insorgenza più graduali.
Cause della polmonite
La
polmonite è
causata da un’infezione batterica, da un virus o (raramente) da funghi.
Cause della polmonite batterica
La più nota causa di polmonite negli adulti è un batterio chiamato Streptococcus pneumoniae. Questa forma di polmonite è nota anche come “polmonite da pneumococco”. Altri tipi di batteri possono causare una polmonite, tra cui:
- Haemophilus influenzae
- Staphylococcus aureus
- Mycoplasma pneumoniae (le epidemie tendono a verificarsi ogni 4-7 anni, più comunemente nei bambini e nei giovani)
- Chlamydophila psittaci (causa una rara forma di polmonite detta psittacosi)
- Chlamydophila pneumoniae
- Legionella pneumophila.
Cause della polmonite virale
I virus sono una comune causa polmonite nei bambini piccoli. Il virus più comuni sono il virus respiratorio sinciziale (RSV), e il virus dell'influenza di tipo A o B.
Cause della polmonite ab ingestis
Raramente, la polmonite può essere causata dall’aspirazione di:
- Vomito
- Un oggetto estraneo, come una nocciolina
- Una sostanza nociva, come il fumo o una sostanza chimica.
L’inalazione provoca irritazione e danni ai polmoni. Questo tipo di polmonite è nota anche come “polmonite da aspirazione”.
Cause della polmonite da fungo
La polmonite da fungo è rara. Può colpire le persone che viaggiano in luoghi dove queste infezioni sono più comuni, come alcune parti degli Stati Uniti, del Messico, del Sud America e dell’Africa.
Diagnosi di polmonite
Per diagnosticare la polmonite, il medico può fare caso:
- Se si sta respirando più velocemente del solito
- Se ci si sente senza fiato
- Da quanto tempo si ha la tosse
- Se si tossisce con espettorato (catarro) e di che colore è
- Se il dolore al petto aumenta quando si inspira o si espira.
Il medico probabilmente
misurerà la temperatura e
ausculterà il torace con uno stetoscopio, per verificare la presenza di suoni inusuali. Può essere controllata anche la pressione del sangue (
misurazione della pressione).
La maggior parte delle persone affette da
polmonite lieve non ha bisogno di fare una radiografia del torace o altri test.
Una diagnosi precisa è talvolta difficile da fare perché altre condizioni come il comune raffreddore, la
bronchite acuta e l’
asma hanno molti sintomi in comune con la
polmonite.
Può essere necessaria una radiografia del torace se i sintomi non hanno cominciato a migliorare entro 48 ore dall'inizio del trattamento. Una radiografia del torace può mostrare quanto i polmoni siano interessati. Può anche aiutare il medico a distinguere tra
polmonite e altre infezioni polmonari, come la bronchite.
Altri test possono includere:
- Analisi dell’espettorato (catarro)
- Esami del sangue.
Analizzare campioni di espettorato o sangue può aiutare a identificare il batterio o il virus che causa l'infezione.
Cura della polmonite
La
polmonite è una
patologia che colpisce più frequentemente le persone con difese immunitarie basse, quindi tipicamente anziani e bambini sono i più a rischio.
La
terapia per la polmonite è di natura antibiotica che può essere, quasi sempre, effettuata a domicilio; in genere si prescrivono antibiotici ad ampio spettro per coprire le diverse possibili origini patologiche.
Tuttavia è necessario prestare una maggiore attenzione terapeutica se si è in presenza di polmonite HAP, acquisita in ospedale. Questa patologia è, di norma, più aggressiva delle polmoniti CAP o VAP e può portare gravi complicanze come infarti polmonari, necrosi emorragica ed eventi trombotici.
In questo caso la terapia deve essere somministrata nel tempo più rapido possibile e tener conto sopratutto dell’agente patogeno stafilococco aureo, e delle sue varianti resistenti alla meticillina.
Simile alla polmonite HAP, anche se meno aggressiva, è la polmonite HCAP, cioè indotta da cure mediche, in questo caso la terapia deve tener conto di quelle preesistenti.
In caso di polmonite il termine della
terapia antibiotica può non coincidere con il raggiungimento della guarigione e del benessere.
Infatti, è possibile continuare a tossire per due o tre settimane dopo aver terminato gli antibiotici e si può accusare stanchezza ancora più a lungo, fino a quando il corpo non recupera. Si possono assumere antidolorifici come il
paracetamolo o l'
ibuprofene per alleviare qualsiasi dolore e ridurre la febbre.
Non si deve prendere l'
ibuprofene se:
-
Si è allergici all'aspirina o altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
-
Si soffre di asma, malattie renali o ulcere gastriche.
I farmaci per la tosse non sono raccomandati. La tosse consente di espellere il muco dai polmoni. Cercare di fermarla potrebbe allungare i tempi dell'infezione. Una bevanda calda di miele e limone può contribuire ad alleviare la tosse.
Durante la fase della terapia e fino a completa guarigione è necessario assumere molti liquidi per evitare la disidratazione e riposare a lungo per aiutare il corpo a recuperare.
Smettere di fumare è più importante che mai per non causare ulteriori danni ai polmoni.
Complicazioni della polmonite
Le complicanze della polmonite possono essere:
La
pleurite è l'infiammazione della pleura, ognuno dei due rivestimenti sottili tra i polmoni e il torace (le ossa nel petto). Può essere causata da malattie polmonari come la
polmonite.
A volte, i sintomi della
polmonite grave possono includere
dolore pleurico, che è un acuto dolore al petto quando si respira.
Più raramente, si può
accumulare del liquido nello spazio tra i polmoni e la parete del torace dando luogo a un
versamento pleurico.
Se questo liquido si infetta (empiema) deve essere aspirato mediante un ago o un tubo sottile.Altre complicazioni di una polmonite possono includere:
- Un coagulo di sangue nella gamba (trombosi venosa profonda o TVP)
- Ascesso polmonare
- Infezioni del sangue.
Raramente, la
polmonite da pneumococco può causare un’infezione delle membrane che ricoprono il cervello (
meningite pneumococcica).
Le persone con sistema immunitario indebolito, per esempio, a causa di
HIV, a volte sviluppano una forma di
polmonite detta polmonite da Pneumocystis, causata da un fungo chiamato
Pneumocystis carinii.
Prevenzione della polmonite
Uno stile di vita sano può aiutare a prevenire la polmonite. È bene evitare:
Ci sono anche dei vaccini, consigliati soprattutto alle persone che fanno parte di gruppi ad alto rischio:
Polmonite negli anziani
La
polmonite negli anziani si verifica per via di varie cause. Intanto perché spesso sono presenti condizioni di co-morbidità come le malattie cardiache, il che significa che non sono in grado di sopportare l’infezione come i soggetti più giovani.
Inoltre l’età avanzata porta con se anche una diminuzione della risposta del sistema immunitario, quindi le sue difese sono più deboli.
Anche la capacità di flusso polmonare, negli anziani, è ridotta e questo può metterli in condizione di non riuscire a sopportare l’ulteriore riduzione di ossigenazione del sangue provocata dagli essudati infiammatori, con possibilità che l’infezione si diffonda nel circolo sanguigno (batteriemia).
Questo avviene soprattutto in caso di
infezione da streptococco, il principale agente patogeno della polmonite negli anziani e può portare ad una prognosi sfavorevole. Per prevenire l’insorgere della polmonite negli anziani è bene pensare al
vaccino antinfluenzale, perché spesso la polmonite negli anziani è una complicanza di questa patologia.
Risulta poi opportuno prendere alcuni accorgimenti come evitare qualunque contatto con persone influenzate o raffreddate e curare con particolare attenzione la salute dei denti.
Ormai è accertato che la polmonite, soprattutto negli anziani, può essere indotta dalle infezioni della bocca; è anche bene anche prestare molta attenzione all’eventuale insorgere dei primi sintomi e non trascurare eventuali sintomi simil influenzali e, in particolare,
difficoltà respiratorie.
Diagnosi precoce e immediato inizio della terapia sono spesso clausole salvavita per gli anziani.
Polmonite nei bambini
La prima cosa da fare in caso di
polmonite nei bambini, sapendo che se molto piccoli sono a rischio
polmonite per via del sistema immunitario ancora non del tutto sviluppato, è saperla distinguere da un comune
raffreddore.
Risulta importante osservare i sintomi, quelli più importanti sono tosse e respirazione. Se si nota una
tosse persistente e un
espettorato giallo o con striature di sangue e il respiro corto e accelerato, con la presenza di rantoli, è bene rivolgersi subito ad un medico o al pronto soccorso, una rx toracica potrà accertare o escludere la polmonite.
In caso di polmonite, se verrà accertata la natura batterica, il bimbo verrà trattato con antibiotici ad ampio spettro e continuamente idratato, se la polmonite dovesse essere di natura virale il trattamento può anche essere soltanto sintomatico, per alleviare febbre e tosse, perché la risposta del sistema immunitario naturale permetterà la guarigione.
Polmonite da legionella
Nel 1976, nel corso di un
raduno di legionari americani svoltosi a Philadelphia, si sviluppò un’
epidemia di polmonite particolare, dovuta ad un batterio non ancora identificato che fu chiamato “
legionella”.
A causa di quell’avvenimento questo tipo di polmonite divenne nota come “
malattia dei legionari”. La legionella è un batterio gram negativo aerobico e la particolarità è dovuta al fatto che si trasmette da persona a persona ma inalando l’acqua vaporizzata (ad esempio in ambienti umidi come le docce).
La legionella si presenta in 2 forme:
-
Legionellosi – è la forma più grave e presenta sintomatologia e virulenza di una vera e propria polmonite. Colpiscesopratutto fumatori e bevitori di alcool, oltre a persone con preesistenti patologie polmonari o immunodepressi.
-
Febbre di Pontiac – può colpire chiunque ma è meno aggressiva e presenta una sintomatologia simil influenzale. Si risolve in pochi giorni.
La
cura per la legionellosi, che si diagnostica solo attraverso uno specifico test, prevede l’uso di
antibiotici specifici. Fino a qualche anno fa l’eritromicina era la cura d’elezione, oggi sostituita da
azitromicina e
levofloxacina.
Polmonite da coronavirus
Negli ultimi mesi, in concomitanza con la diffusione mondiale della pandemia del
coronavirus, anche i numeri dei pazienti di polmonite i in maniera drastica.
I più comuni
sintomi del coronavirus, infatti, sono di natura parainfluenzale, ossia: febbre, stanchezza e tosse secca, ma anche congestione nasale, naso che cola, mal di gola, indolenzimento e dolori muscolari (
mialgia). I sintomi più gravi, invece, prevedono sindrome respiratoria acuta,
insufficienza renale e, appunto, polmonite.
Dunque, possiamo dire che in generale, le infezioni da nuovo coronavirus colpisono le vie respiratorie superiori. Tuttavia, non è escluso che il virus possa arrivare anche alle vie respiratorie inferiori, determinando, nel migliore dei casi, una
bronchite e nel peggiore una
polmonite virale.