Si parla di menopausa precoce quando si assiste alla mancanza di ovulazioneprima dei 40 anni.
In genere, dopo i 30 anni la fertilità femminile comincia a rallentare e si producono sempre meno ovuli. Alcune donne, però, non hanno mai avuto un’ovulazione vera e propria oppure assistono alla scomparsa definitiva di questa, molto prima del tempo fisiologico considerato normale (la menopausa, infatti, solitamente compare intorno ai 52-54 anni): è il caso, appunto, della menopausa precoce.
Uno dei sintomi ai quali prestare particolare attenzione è l'irregolarità mestruale. In questo caso, è consigliabile anzitutto una visita ginecologica.
Dopodiché, è indispensabile sottoporsi ad una valutazione ormonale per monitorare gli ormoni FSH (follicostimolante), estradiolo e AMH (antimulleriano) ed effettuare un'ecografia ginecologica, per determinare le dimensioni delle ovaie, il volume e la presenza di follicoli.
Menopausa precoce: i sintomi
I sintomi della menopausa precoce sono spesso gli stessi di quelli vissuti dalle donne in fase di menopausa naturale e possono includere:
aumento di peso, con accumulo del grasso soprattutto su pancia e fianchi.
Complicazioni
Le complicazioni della menopausa precoce comportano livelli bassi di estrogeno, in quanto le ovaie cessano la maggior parte della produzione di questo ormone.
Bassi livelli di estrogeni possono portare a cambiamenti nella salute generale della donna e possono aumentare il rischio di alcune patologie, come:
Ci si può inoltre sottoporre a test per misurare i livelli diestradiolo e progesterone per almeno due volte a distanza di circa 10 giorni, assieme al dosaggio dell'ormonefollicolo stimolante e luteostimolante. Se questi ultimi due sono costantemente elevati, in presenza di un evidente abbassamento di estrogeni e progesterone, è confermata una menopausa precoce.
Come si cura la menopausa precoce?
Il migliore trattamento per la menopausa precoce prevede il ricorso a una terapia ormonale sostitutiva, ossia la cura che rimuove tutti i sintomi.
Tale terapia è prescritta in assenza di controindicazioni, cioè in caso di adenocarcinomi all'utero, trombosi, epatiti e tumori al seno. Perciò, dopo un'attenta analisi clinica e valutazione accurata degli esami, il ginecologopotrà prescrivere ormoni quali progesterone naturale ed estradiolo per restituire all'organismo la condizione di benessere psicofisico perduta.
Studi scientifici hanno dimostrato l'efficacia della terapia ormonale in caso dimenopausa precoce, da prolungare almeno fino ai 50 anni purché non sussistano le controindicazioni di cui si parlava in precedenza. La terapia ormonale, inoltre, non comporta rischi fino ai 50 anni poiché prevede l'assunzione, pur a bassi dosaggi, degli ormoni che le ovaie sane produrrebbero naturalmente. I bassi dosaggi non risultano pericolosi per il seno.
In caso di menopausa chirurgica (ossia presente a seguito di asportazione delle ovaie), la terapia ormonale sostitutiva dovrebbe includere anche gli androgeni, ossia gli ormoni maschili prodotti dall’ovaio, dal tessuto adiposo e dal surrene.
I nuovi trattamenti farmacologici per la menopausa precoce includono:
Deidroepiandrosterone (DHEA) in pomata intravaginale
Ospemifene in compresse orali
Testosterone da applicare sulla vulva quotidianamente per migliorare la sensibilità del clitoride, la risposta erotica e l'eccitazione genitale.
Infine, affiancare alla terapia ormonale degli accorgimenti relativi alla salute generale, come:
evitare fumo e alcol
dedicarsi regolarmente ad attività fisica
seguire un'alimentazione varia e di alimenti non raffinati o conservati