Che cos'è la falsa gravidanza
La
gravidanza è solitamente un periodo molto emozionante per i futuri genitori; a volte però le cose posso prendere una piega inaspettata: stiamo parlando di quei rari casi in cui si è convinti di aspettare un bambino per poi scoprire che i
sintomi che manifestavano
non erano causati da una gravidanza ma da qualcosa di completamente diverso.
La
falsa gravidanza è infatti un disturbo di natura psicosomatica in base al quale la donna accusa
sintomi del tutto
simili a quelli di una vera gravidanza a tal punto da convincersi veramente di essere
incinta.
La falsa gravidanza è anche detta
gravidanza isterica o
pseudociesi, e i soggetti che ne sono affetti manifestano molti se non tutti i sintomi di una vera e propria gravidanza, fatta eccezione per la
presenza del feto.
In rari casi anche gli uomini fanno esperienza di fenomeni simili chiamati
covata o
gravidanza simpatetica, che si verifica il più delle volte in concomitanza alla gestazione della partner e con manifestazioni del tutto simili, come aumento di peso,
nausea, irritabilità,
stanchezza e
dolori alla schiena.
Sintomi della falsa gravidanza
I più comuni
sintomi della falsa gravidanza sono:
- convinzione di essere incinta;
- sensazione di avvertire movimenti fetali;
- cambiamenti del seno che arriva a secernere una sostanza simile al latte;
- ingrossamento addominale;
- irregolarità mestruali;
-
aumento di peso;
- interruzione del ciclo mestruale;
- pancia gonfia;
-
nausea o vomito.
Nei casi più eclatanti di falsa gravidanza si avvertono dolori da travaglio e falsi parti; questi sintomi possono durare qualche giorno, alcune settimane o perdurare per addirittura 9 mesi.
Un’esigua percentuale di donne arriva addirittura in pronto soccorso lamentando dolori simili alle doglie. In ambito ospedaliero o ambulatoriale, per determinare se una donna sta vivendo una falsa gravidanza, il medico solitamente raccoglierà l’anamnesi, i sintomi, e procederà all'effettuazione di un esame pelvico ed eventualmente anche di un’ecografia addominale (le stesse indagini cui vengono sottoposte le donne in stato di gravidanza).
All’esame obiettivo alcune donne con pseudociesi mostrano segnali fisici tipici delle donne incinte, come un allargamento dell’utero e la cervice assottigliata. Se sottoposte al test di gravidanza questo darà sempre esito negativo, fatta eccezione per alcuni casi di cancro, in grado di produrre ormoni simili a quelli della gravidanza.
Cause della falsa gravidanza
La principale
causa della falsa gravidanza è l'esasperato, fortissimo desiderio, irrealizzato di avere dei figli o da esagerate pressioni psicologiche esterne.
Solo di recentemente la ricerca ha iniziato a dare risposte concrete in merito alle cause della pseudociesi, che sottende motivazioni psicologiche e di natura fisica. Questa appare come conseguenza di meccanismi psicologici e neuroendocrini che influenzano reciprocamente l'equilibrio tra mente e corpo. Anche se non è stata identificata una causa esatta, i medici sospettano che siano coinvolti fattori psicologici in grado di ingannare il corpo convincendolo che stia aspettando un bambino.
Tale circostanza può verificarsi in
periodi di fragilità emotiva e psicologica come ad esempio quando una donna avverte un intenso
desiderio di maternità, quando vi è un’impossibilità di portare avanti una gravidanza, dopo ripetuti
aborti, ecc.; in situazioni come queste, il corpo di una donna può simulare una gravidanza e tutti i suoi sintomi.
Il cervello dunque interpreta questi segnali in maniera errata tanto da
secernere gli ormoni tipici della gravidanza, ossia
estrogeni e
prolattina,.
Secondo recenti studi, alla base della pseudociesi ci sarebbero alcuni fattori predisponenti, quali: la povertà, la mancanza di un’adeguata scolarizzazione, l’aver subito durante l’infanzia o l’adolescenza abusi e avere problemi relazionali o emotivi.
Come viene trattata la falsa gravidanza
Trattandosi di disturbo prettamente psicologico, l’unico
trattamento per la falsa gravidanza è di tipo psicoterapeutico; quando una donna è convinta di essere incinta, soprattutto se questa convinzione perdura a lungo, realizzare di non esserlo può avere
devastanti conseguenze sia a livello emotivo che psicologico.
Una volta ricevuta la notizia, il medico dovrebbe assicurarsi di fornire alla propria paziente il supporto psicologico necessario, inviando la donna a consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta per ricevere un sostegno adeguato e per capire quali sono le cause che hanno portato a sviluppare questo disturbo.