Che cos'è l'esibizionismo?
L’
esibizionismo è un disturbo di natura psicologica che consiste nell’
esibizione dei propri genitali o organi sessuali a persone non consenzienti. Questa condizione ricade nella categoria psichiatrica delle
parafilie o perversioni sessuali, ovvero quelle pulsioni e fantasie erotiche persistenti che causano disagio clinicamente significativo in varie aree della vita di un soggetto.
L'inizio di tale parafilia, tipicamente, si verifica nella tarda adolescenza o nella prima età adulta e, come in altre parafilie, il comportamento esibizionista solitamente diminuisce con l'avanzare dell'età.
In genere, questo disturbo colpisce prevalentemente il genere maschile, ma in casi più rari può manifestarsi anche nelle donne: si tratta dell'esibizionismo femminile, che si manifesta con comportamenti analoghi all'esibizionismo maschile e che, oltre al mostrare le proprie parti genitali, può riguardare anche il mettere in mostra il proprio seno nudo (essendo questa una zona considerata alla stregua dei genitali, in una donna).
Quali sono le manifestazioni dell'esibizionismo?
Secondo il
DSM-V (Manuale diagnostico e statistico della malattie mentali) la
diagnosi di esibizionismo sessuale può essere confermata qualora i seguenti criteri vengano soddisfatti:
- il disturbo si deve manifestare per un periodo di almeno sei mesi;
- il soggetto ha realizzato la fantasia tipica degli esibizionisti, che consiste nell’esposizione dei propri genitali ad estranei non consenzienti e in situazioni inappropriate;
- il disturbo causa disagio clinicamente significativo in più aree di vita del soggetto (quella lavorativa, familiare e sociale). Inoltre sempre secondo il DSM, il disturbo esibizionistico può essere suddiviso in sottotipi, sulla base della preferenza dell’esibizionista nell'esporre i propri genitali a soggetti prepuberi, adulti o ad entrambi.
Cosa fa una persona esibizionista?
Dietro il comportamento dell’esibizionista si nasconde solitamente il desiderio di imporre le proprie condizioni e le proprie regole alla vittima designata. Questo porta l’esibizionista a trasformare la persona in un “oggetto” verso cui proiettare i propri desideri e impulsi sessuali, mentre la vittima subisce e vive il fatto come un atto violento, non ricercato e non voluto.
Gli uomini esibizionisti o le donne esibizioniste, solitamente non ricercano alcun approccio fisico o sessuale con l’estraneo vittima di queste attenzioni. In casi più rari, il comportamento esibizionista può essere accompagnato anche dalla
masturbazione reale o anche solo fantasticata.
Esistono vari tipi di comportamento classificati come esibizionismo patologico; di seguito riportiamo i più frequenti:
- mostrare i genitali maschili o femminili;
- girare nudi in un luogo pubblico, con il solo intento di creare uno shock;
- mostrare la nudità del partner al voyeurismo altrui.
Qual è la causa dell'esibizionismo?
Come per la maggior parte dei disturbi di natura psicologica e di molte parafilie, è più corretto parlare di un
insieme di cause che hanno portato allo sviluppo della patologia.
Nel caso dell’esibizionismo, questa parafilia potrebbe essere il risultato di modelli comportamentali inappropriati legati alla sfera sessuale, di cui si è stati vittima o a cui si è assistito nell’infanzia e che il soggetto ha poi interiorizzato e portato con sè nell’età adulta attraverso il comportamento esibizionistico. Anche l’abuso emotivo o psicologico subito nell’infanzia in ambito familiare può rappresentare un fattore di rischio significativo nello sviluppo di questa parafilia.
Altri fattori di rischio solitamente includono:
Diverse ricerche hanno messo in evidenza come in alcuni casi siano state trovate delle possibili
cause biologiche associate a
livelli alterati di testosterone, che è stato provato possano indurre a sviluppare comportamenti sessuali devianti come l’esibizionismo sessuale.
Quali sono i possibili trattamenti?
I
trattamenti più diffusi e anche più efficaci per la
cura dell’esibizionismo patologico sono la
psicoterapia e un’adeguata
terapia farmacologica.
Tra gli approcci psicoterapeutici, la terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata un trattamento molto efficace nell’aiutare il soggetto gestire gli impulsi e le fantasie sessuali. Questo tipo di terapia mira ad identificare e modificare le credenze e i pensieri, che portano il soggetto a mettere in atto il comportamento esibizionista, sostituendo questo comportamento con altre modalità comportamentali socialmente più accettabili.
Altri approcci, come la psicoterapia breve strategica, tramite l’utilizzo di prescrizioni comportamentali, aiutano a gestire le proprie pulsioni sessuali e a spostarle verso altre pratiche più consone alla vita sociale.
In merito al
trattamento farmacologico, questo è ritenuto molto utile nel
processo di cura dell’esibizionismo, in quanto contribuisce ad inibire la risposta degli ormoni sessuali provocando una
diminuzione del desiderio e dell’eccitazione sessuale. Alcuni di questi farmaci, come gli SSRI, sono frequentemente utilizzati per trattare i disturbi depressivi o altri disturbi dell'umore.
Solitamente la maggior parte degli esibizionisti non si sottopone a trattamento, né lo riceve, fino a quando non è colto in flagrante o finché le autorità non gli impongono un tenere presente che è preferibile sottoporsi a un trattamento quanto prima, onde evitare la cronicizzazione della patologia.