Cos'è il disturbo ciclotimico?
Il disturbo ciclotimico, o ciclotimia, è una
forma moderata di disturbo bipolare che alterna stati moderati di
umore depresso a stati di
euforia.
La grande maggioranza dei sintomi è talmente leggera da non venire riconosciuta all'interno del disturbo; infatti, la ciclotimia è spesso sotto-diagnosticata e sotto-trattata, in quanto chi ne soffre non riconosce il bisogno di trattare questi sintomi.
Gli sbalzi d’umore che caratterizzano il disturbo ciclotimico sono tali da comportare notevoli difficoltà a livello dei rapporti lavorativi e relazionali.
Qualora abbiate il sospetto che voi o qualcuno di vostra conoscenza soffra di ciclotimia, è opportuno di richiedere la consulenza di uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa valutare in maniera attenta i sintomi e progettare un adeguato piano di trattamento.
Occorre una
diagnosi precoce di questo disturbo, ed è bene prestare attenzione a tutti i segnali e ai sintomi della malattia, in quanto la ciclotimia può progredire in
disturbo bipolare, ma spesso le persone non ricevono la relativa diagnosi prima di questa progressione.
Quali sono i sintomi della ciclotimia?
Chi soffre di disturbo ciclotimico, alterna episodi maniacali, contraddistinti da tono dell’umore elevato, euforia ed eccitazione, a episodi depressivi, caratterizzati da uno stato depressivo di grado lieve-moderato. Pertanto, i sintomi e i segni della ciclotimia sono estremamente variabili.
Per comprendere al meglio i sintomi è necessario fare una distinzione tra i sintomi della fase maniacale e quelli della fase depressiva.
Ecco la lista dei possibili sintomi che si manifestano durante un episodio maniacale del disturbo ciclotimico:
- Euforia
- Marcato ottimismo
- Rapidità di pensiero che si esplica anche in un’estrema loquacità
- Ridotta capacità di giudizio e messa in atto di comportamenti considerati a rischio
- Agitazione motoria
- Irritabilità
- Ridotta necessità di dormire
- Facilmente distratti
- Manifesta incapacità a concentrarsi
Per quando riguarda i sintomi di un episodio depressivo del disturbo ciclotimico, questi comprendono:
- Tristezza
- Sensazione di vuoto
- Pianto
- Irritabilità
- Perdita di interesse nelle normali attività
- Alterazione del peso corporeo
- Disturbi del sonno
- Irrequietezza
- Senso di fatica
- Problemi a concentrarsi
- Pensieri suicidi
Qual è la causa della ciclotimia?
Come per molte patologie psicologiche non viene individuata solo una causa ma un insieme di concause che contribuiscono a provocare la sintomatologia in questione.
Tra le cause della ciclotimia è stata individuata l’ereditarietà; il fattore genetico sembra infatti essere la principale causa di questo disturbo, che si presenta in percentuale maggiore negli individui che hanno altri casi all’interno del proprio ambito familiare.
Anche i
fattori ambientali sembrano influire in maniera indiscutibile su questa patologia; è il caso di eventi altamente traumatici, come malattie molto gravi, abusi o l'essere stati sottoposti a lunghi periodi di
stress.
Esiste un test per la ciclotimia?
La
diagnosi viene effettuata da uno psicologo o uno psicoterapeuta mediante colloqui clinici, che possono avvalersi dell’uso di alcuni test psicodiagnostici creati appositamente per valutare la presenza di una particolare patologia.
Nel caso del disturbo ciclotimico solitamente vengono effettuati alcuni test, tra cui:
-
Internal State Scale (ISS): una scala appositamente creata per la valutazione dei diversi disturbi bipolari, compresa la ciclotimia e gli stati misti. Valuta la presenza di sintomi depressivi e anche dei sintomi tipici degli episodi maniacali.
-
Beck Depression Inventory (BDI): si tratta di un test di autovalutazione incentrato sulla diagnosi della depressione, utilizzato internazionalmente; oggi è una misura standard per la diagnosi degli stati depressivi.
-
Mania Rating Scale (MRS): questa scala di valutazione viene utilizzata in ambito clinico per esplorare i sintomi principali di un episodio maniacale, dalle fasi più moderate a quelle più severe.
Qual è la cura per la ciclotimia?
Non ci sono farmaci realizzati specificatamente per il
trattamento della ciclotimia, piuttosto, alcuni altri farmaci utilizzati nel trattamento e la cura di altre patologie vengono prescritti per il trattamento del disturbo ciclotimico, come nel caso degli stabilizzatori dell'umore o dei farmaci
antidepressivi.
Tra gli
stabilizzatori dell'umore vengono spesso prescritti: il litio, farmaco comunemente usato per il trattamento del disturbo bipolare, e i
farmaci antiepilettici come la carbamazepina o il sodio valproato, entrambi molto efficaci nel trattamento della ciclotimia.
Di recente sono stati impiegati nei casi di disturbo ciclotimico anche alcuni farmaci psicotici, con risultati incoraggianti, come nel caso della quetiapina, usata come stabilizzatore dell’umore. Va comunque specificato che non tutti i soggetti rispondono ai farmaci allo stesso modo, e che spesso, per trovare il trattamento farmacologico adatto, possono volerci diversi tentativi di cura.
Di pari importanza alla cura farmacologica è il trattamento psicoterapico, volto ad attenuare i sintomi e ad andare alla radice del problema per capirne la causa psicologica.
La
psicoterapia, in particolare la terapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, è da molti considerata il trattamento più efficace per la ciclotimia. Questa si propone di aiutare l'individuo a gestire i sintomi della patologia, andando a modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi del paziente, con lo scopo di facilitare la riduzione e l'eliminazione dei sintomi e, quindi, della patologia.
Altri tipi di trattamento efficaci sono i gruppi di supporto autogestiti dai pazienti, dove poter parlare e confrontarsi con persone affette dalla stessa patologia; si tratta di un modo per non sentirsi soli e anche per imparare strategie utili alla gestione quotidiana della ciclotimia.
Fondamentale, quando parliamo di disturbo ciclotimico, è riuscire a riconoscerne i sintomi e i segnali tipici, tra cui, in particolare, gli sbalzi frequenti d’umore, che alternano periodi depressivi a episodi maniacali, in quanto è stimato che circa la metà dei soggetti affetti da ciclotimia va incontro ad un aggravamento dei sintomi quando non trattati in tempo. Malgrado questo, è anche possibile che, pur essendo presenti i sintomi ciclotimici, il soggetto che ne è affetto continui a vivere la propria vita normalmente o come succede in rari casi, che questa tenda a regredire in maniera spontanea.
In ognuno di questi casi, è auspicabile rivolgersi ad un professionista e valutare con lui quale percorso terapeutico intraprendere.