Gli isotopi di un elemento hanno un equivalente numero di protoni negli atomi (numero atomico), ma differenti masse, a causa della differenza del numero di neutroni. In un atomo allo stato neutro, il numero esterno di elettroni, che determinano la chimica dell'atomo, corrisponde al numero atomico. La massa atomica è la somma dei protoni e dei neutroni. Quando una combinazione di neutroni e protoni, che non esiste ancora in natura, viene prodotta artificialmente, l'atomo diventa instabile e prende il nome di isotopo radioattivo, o radioisotopo.
Esiste un numero di isotopi naturali instabili, che si generano dal decadimento dell'uranio primordiale e dal torio. In tutto esistono sono 1800 radioisotopi.
Esistono 200 radioisotopi utilizzati regolarmente, la maggior parte dei quali viene prodotto artificialmente. I radioisotopi possono essere creati in svariati modi. Il più comune avviene attraverso l'attivazione del neutrone in un reattore nucleare. Ciò implica la cattura di un neutrone dal nucleo di un atomo, che crea un eccesso di neutroni. Alcuni radioisotopi sono creati in un ciclotrone, in cui vengono introdotti dei protoni nel nucleo, generando un eccesso di protoni.
Il nucleo di un radioisotopo solitamente diventa stabile con l'emissione di particelle alfa o beta, dette positroni. Queste particelle possono essere accompagnate dall'emissione di energia in forma di radiazioni elettromagnetiche, ossia i raggi gamma. Tale processo viene definito decadimento radioattivo. I prodotti radioattivi sono spesso utilizzati in ambito medico e vengono definiti radiofarmaci.