Cos'è la saliva?
La saliva è il secreto delle ghiandole salivari; essa è quindi prodotta da diverse ghiandole che contribuiscono alla sua formazione in quantità diverse:
- il 60% della saliva è prodotta dalle ghiandole sottomandibolari;
- il 30% della saliva è prodotta dalle ghiandole parotidi;
- il 5% della saliva è prodotta dalle ghiandole sublinguali;
- l’ultimo 5% è prodotto da ghiandole minori.
Ogni giorno viene prodotto 1 L o 1,5 L di saliva, ma la secrezione è maggiore quando si è svegli (circa 0,5 mL al minuto) rispetto a quando si dorme (circa 0,3 mL al minuto). Inoltre, la velocità di secrezione aumenta quando vi sono degli stimoli opportuni, per cui si possono produrre 3-4 mL di saliva al minuto.
Gli stimoli che inducono la secrezione della saliva (stimoli secretori) possono essere:
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stimoli meccanici, come il cibo o anche degli oggetti;
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stimoli chimici, come sapori e odori;
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stimoli visivi;
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stimoli che derivano dalla memoria e dal ricordo di un cibo.
Alcuni di questi stimoli attivano dei recettori cellulari presenti sulle pareti del cavo orale (meccanocettori e chemocettori), i quali inviano un segnale ai centri della salivazione presenti nel bulbo e che fanno parte del sistema nervoso autonomo. Da questi centri viene poi inviato il segnale alle ghiandole salivari per stimolare la secrezione della saliva.
Alla secrezione della saliva partecipano entrambi i rami del sistema nervoso autonomo:
- parasimpatico;
- ortosimpatico.
Qual è la composizione della saliva?
La composizione della saliva è costituita da:
- acqua, per il 98%;
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sodio, potassio, calcio, magnesio, ioni cloruro, bicarbonato e fosfato;
- enzimi, tra cui α-amilasi (o ptialina), lipasi, lisozima, perossidasi;
- immunoglobuline;
- mucina, un proteoglicano tipico del tratto respiratorio e gastro-intestinale che, in ambiente acquoso, assume la consistenza vischiosa del muco;
- cellule umane e batteri.
La mucina: cos'è e a cosa serve
Come accennato, la mucina è una glicoproteina presente nella saliva e nelle secrezioni delle vie gastriche e respiratorie.
La mucina crea una sorta di velo protettivo negli organi in cui si trova; oltre a ciò, ha funzione di lubrificazione, grazie alla sua natura particolarmente viscosa. La mucina, nella saliva tiene lubrificato il cavo orale, aiutando l'articolazione delle parole e la fonazione.
Qual è il pH della saliva?
Nella composizione della saliva rientrano diverse altre sostanze ed enzimi, tutti utili a garantire lo svolgimento delle funzioni della saliva. Il pH della saliva è neutro, tra 6,5 e 7,5, ed una sua diminuzione è sinonimo di scarsa igiene orale o di assunzione di bevande e cibi acidi.
A cosa serve la saliva?
Le funzioni della saliva sono molteplici; le principali sono:
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contribuisce all’inizio della digestione sia meccanicamente sia enzimaticamente. Infatti, la saliva trasforma il cibo in un impasto, cioè il bolo, che può attraversare faringe ed esofago senza creare danni per la presenza di frammenti troppo grandi o appuntiti. Inoltre, l’enzima della saliva amilasi (ptialina) scinde parzialmente i legami delle catene di amido, mentre l’enzima lipasi scinde parzialmente i legami dei lipidi, iniziando così la digestione di queste molecole, che viene poi completata nello stomaco;
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lubrifica la cavità orale e facilita così sia la deglutizione sia la fonazione, principalmente grazie alla mucina, che crea uno strato protettivo sulle pareti del cavo orale e della laringe e, lubrificando tali strutture, rende più facile emettere suoni e articolare le parole.
Proprietà curative della saliva: quali sono?
Oltre alle funzioni appena enunciate, la saliva ha anche proprietà protettive o curative:
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contribuisce all’igiene orale, perché asporta i residui di cibo tra i denti e le cellule morte, contrastando la formazione della carie;
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protegge dai microrganismi dannosi grazie alla presenza del lisozima e delle immunoglobuline, contrastando la formazione della placca e della carie;
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crea una pellicola protettiva per denti, gengive e mucosa orale, proteggendo i denti dall’abrasione e impedendo a certe sostanze, come gli acidi, di raggiungere lo smalto dentale. Gli acidi, infatti, sciolgono il calcio, il fosfato e il fluoruro dello smalto, rovinandolo. Il bicarbonato della saliva tampona gli acidi (tranne quelli troppo forti che si trovano in alcune bevande, come succhi di frutta, cola e bevande energetiche) e proteggono lo smalto. La pellicola non impedisce però ai minerali presenti nella saliva di attraversarla e questo consente l’apporto di calcio e fluoruro ai denti, essenziali per remineralizzare lo smalto dentale;
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accelera il processo di guarigione delle ferite (ecco spiegato il gesto ancestrale di "leccarsi le ferite"): l'istatina, contenuta nella saliva, non solo ha proprietà antimicrobiche, ma favorisce i processi di cicatrizzazione.
Quali patologie danno problemi di salivazione?
I problemi di salivazione possono essere dovuti ad alcune patologie, ma possono verificarsi anche in talune condizioni fisiologiche o a seguito dell’utilizzo di certi farmaci.
La xerostomia, cioè la carenza di saliva, può essere causata da:
- alcuni farmaci;
- disturbi psicologici ed emotivi;
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disidratazione;
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parotite, cioè gli orecchioni;
- lesioni delle ghiandole salivari.
Lo ptialismo o scialorrea, cioè l’eccesso di saliva, può essere causato da:
- alcuni farmaci;
- disturbi psichiatrici;
- malattie neurologiche;
- utilizzo di una nuova protesi dentale o di una protesi difettosa;
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gravidanza;
- infiammazione del cavo orale, stomatite;
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tartaro e carie;
- tumori dell’apparato digerente.
In condizioni normali, entrambi i rami del sistema nervoso autonomo stimolano la secrezione da parte delle ghiandole salivari.
Tuttavia, in situazioni di forte stress emotivo, il sistema ortosimpatico agisce contrariamente alla norma e inibisce la secrezione di saliva.
Nella saliva, talvolta, si possono osservare delle tracce ematiche. Il sangue nella saliva è un sintomo di diversi disturbi, tra cui:
- infezioni delle prime vie aeree;
- capillari fragili;
- difetti della coagulazione;
- disturbi gengivali;
- danni all’orofaringe;
- epistassi;
- carenze nutrizionali;
- disturbi gastro-esofagei;
- malattie respiratorie.
Può anche accadere che si sperimenti con una certa frequenza la sensazione della “saliva di traverso”, così come per il cibo. La sensazione è dovuta ad una difficoltà nella deglutizione, cioè alla disfagia.
Quali sono i rimedi?
I trattamenti per l’iposalivazione o xerostomia consistono nel riconoscimento e l’eliminazione della causa, se possibile. Nei casi in cui non sia possibile eliminare la causa, per alleviare i sintomi si consiglia di:
- porre la massima attenzione all’igiene orale;
- evitare l’utilizzo di decongestionanti e antistaminici;
- bere frequentemente bevande non zuccherate e non gassate;
- ridurre l’assunzione di caffè, alcolici e spezie;
- smettere di fumare;
- utilizzare sostituti della saliva (saliva artificiale) in forma di gel o spray a base di carbossimetilcellulosa o di idrossietilcellulosa o masticare gomme con xilitolo;
- assumere farmaci prescritti dal medico, come la pilocarpina.
Anche per la scialorrea è necessario individuare ed eliminare la causa scatenante. Per alleviare i sintomi sono disponibili dei trattamenti, come:
- farmaci quali la scopolamina e il glicopirrolato;
- iniezioni di tossina botulinica nelle ghiandole salivari;
- chirurgia delle ghiandole salivari.
Inoltre, è consigliabile:
- bere piccoli e frequenti sorsi d’acqua;
- non consumare caramelle acide e gomme con lo zucchero;
- mantenere una buona igiene orale e utilizzare un buon collutorio.