Summer dating shading: ecco perché mettiamo le relazioni in pausa durante l'estate

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Agosto, 2024

Ragazza in costume usa lo smartphone

È frequente, durante i mesi estivi, sperimentare la sensazione di essere messi in secondo piano nelle relazioni sentimentali.

Questa tendenza si manifesta quando uno dei due partner decide di prendere le distanze, spesso per dedicarsi ad altre esperienze come viaggi, amicizie o semplicemente a un periodo di riflessione personale.

Vediamo di seguito perché succede e cosa fare a riguardo.

Summer dating shading: cosa significa?

Proposta dall'app per incontri Wingman, l’espressione “summer shading” o “summer shading dating” indica la tendenza di mettere in secondo piano, "tenere all'ombra", le relazioni, soprattutto durante i mesi solitamente dedicati alle ferie. 

Come spiega Tina Wilson, fondatrice dell’app, a The Everygirl "durante l'estate, quando c'è più attenzione per gli amici, i viaggi e il bel tempo, le persone tendono a essere meno aperte a trovare relazioni impegnate e la scena degli appuntamenti può diventare molto più confusa da gestire".

E i dati lo confermano: un sondaggio condotto tramite l’applicazione ha rivelato che ben il 67% degli utenti ha ammesso di aver ferito qualcuno o di essere stato ferito a causa di questo comportamento.

Nel concreto si traduce in:

  • mettere in pausa relazioni più serie: alcuni scelgono di "mettere in stand-by" relazioni più impegnative per godersi l'estate in modo più spensierato e senza pressioni;
  • cercare relazioni meno impegnative: altri preferiscono dedicarsi a flirt e relazioni più brevi, senza aspettative a lungo termine;
  • concentrarsi su se stessi: può anche significare semplicemente dedicare più tempo a se stessi, alle proprie passioni e amicizie, senza sentirsi vincolati da una relazione seria.

Questo fenomeno non riguarda solo i flirt, le situationship (frequentazioni senza impegno che però potrebbero trasformarsi in una relazione seria), ma anche relazioni nate da poco in cui è stata già espressa la volontà di mantenere l’esclusività.

Ci sono dei segnali ben distinti che potrebbero allarmare: una diminuzione nella frequenza dei messaggi, una riduzione degli appuntamenti programmati, una preferenza per le compagnie amicali piuttosto che per il partner e, in alcuni casi, addirittura atteggiamenti di evitamento.

Perché questo atteggiamento simile al ghosting è così diffuso? Ci sono diverse ragioni che possono spiegare questa tendenza, tra cui:

  • maggiore tempo libero: le vacanze e il tempo libero estivo offrono più opportunità per conoscere nuove persone e vivere nuove esperienze;
  • desiderio di novità: molti sentono il bisogno di variare le proprie abitudini e di provare nuove emozioni durante l'estate.

Come reagire all’essere messi in secondo piano?

In questa situazione è importante mantenere la calma e evitare reazioni impulsive, instaurando un dialogo aperto e sincero con il partner, che può aiutare a chiarire la situazione, ed evitando accuse e pressioni.

È consigliabile, inoltre, prendersi del tempo per riflettere sulla propria situazione e sulle esigenze personali: potrebbe essere utile fare un passo indietro e dedicarsi a se stessi, senza sentirsi obbligati a far funzionare una relazione a tutti i costi.

Come sottolineato da Sabrina Romanoff, docente e psicologa clinica, a Verywell Mind è fondamentale prendere una posizione chiara e definita nei confronti della relazione, evitando di "giocare" con le emozioni dell'altro e scegliendo tra l'essere pienamente coinvolti o allontanarsi definitivamente, piuttosto che mantenere una situazione di incertezza che può essere dannosa per entrambi i partner.


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Spesso si sottovaluta la complessità di una relazione sentimentale: oltre alla ricerca di affinità e compatibilità, è fondamentale comprendere le aspirazioni e gli obiettivi del partner.

Romanoff a tal proposito, infatti, evidenzia come sia comune che le persone affrontino le relazioni con aspettative differenti, a volte incoerenti con il desiderio di un impegno serio.

È utile, infatti, adottare una prospettiva positiva e riconoscere che a volte le esperienze negative possono rivelarsi preziose: “La persona che viene trascurata dovrebbe prendere questo atto come un favore, poiché il partner così facendo sta rivelando le sue intenzioni, cosa prova, e per questo motivo non dovrebbe più avere il potere di consumare il tuo tempo e la tua energia", conclude l’esperta.

Estate: relazioni, sì, ma non a lungo termine

Se si è alla ricerca di una relazione stabile e duratura, l'estate potrebbe non essere il periodo più favorevole.

Come sottolineato dalla psicologa Romanoff, durante i mesi più caldi si tende a privilegiare la propria libertà, il che può creare delle difficoltà nel costruire un legame più profondo.

Potrebbe sembrare controintuitivo, ma diverse ricerche suggeriscono che autunno e inverno siano, in realtà, le stagioni più propizie per instaurare relazioni durature.

Un'analisi dei dati sui tassi di natalità, per esempio, ha rivelato un picco significativo nella tarda primavera e in estate, il che implica che gran parte dell'intimità che porta a nuove vite si consuma durante i mesi più freddi.

Questo comportamento, che potrebbe sembrare in contraddizione con l'immagine romantica dell'amore estivo, trova conferma anche nelle nostre abitudini sociali.

L'estate è indubbiamente la stagione delle feste, degli incontri casuali e delle avventure, ma è con l'arrivo dell'autunno che molti di noi sentono il bisogno di una compagnia stabile.

Tuttavia, c'è un aspetto da considerare: se da un lato le nostre tendenze naturali ci spingono verso una sorta di "stagionalità" degli amori, dall'altro il modo in cui viviamo le relazioni oggi è profondamente influenzato dalla cultura e dalla tecnologia.

Le app di incontri ci permettono di conoscere persone nuove in qualsiasi momento dell'anno, sfumando i confini tra le stagioni e rendendo le nostre vite sentimentali sempre più fluide e meno legate ai ritmi naturali.

Viviamo in un'epoca contraddittoria: da un lato abbiamo numerosi strumenti a disposizione per incontrare nuove persone: app di incontri, social network, eventi tematici; dall'altro, sembra che trovare un partner sia diventato più difficile. Come mai?

Le app di incontri, pur essendo molto popolari, non garantiscono il successo, infatti solo il 12% degli utenti riesce a trovare un partner stabile.

Uno studio Pew del 2022 rivela che il 57% dei single non è interessato a relazioni o appuntamenti occasionali: questa tendenza rende il processo di ricerca del partner più complesso e selettivo rispetto al passato.

Bumble, famosa app di incontri, basandosi sui dati a sua disposizione, aveva già predetto che il 2024 sarebbe stato l'anno in cui le persone avrebbero messo loro stesse, i propri desideri e le aspettative personali al primo posto nelle relazioni.

Ma c'è dell'altro: sempre più persone scelgono di vivere la propria vita da single, senza necessariamente cercare una relazione.

Questo cambiamento culturale ha ridotto il numero di persone disponibili dal punto di vista sentimentale, rendendo la ricerca di un partner ancora più competitiva.

Inoltre, come indicato in un articolo di approfondimento del Times, non aiuta che molte persone iscritte alle app di incontri non siano realmente attive nella ricerca, creando una sorta di "città fantasma" digitale in cui i profili inattivi ingombrano il feed e rendono difficile trovare corrispondenze reali.

Il risultato di tutto ciò è un paradosso: da un lato, abbiamo un'ampia scelta, ma dall'altro, questa scelta è spesso illusoria: chi è davvero alla ricerca di una relazione si trova spesso a confrontarsi con persone che non condividono lo stesso entusiasmo o che non sono disponibili a impegnarsi.

Tuttavia, il fatto che gli appuntamenti siano diventati più complessi non significa che sia impossibile trovare l'amore. Anzi, questa situazione potrebbe rappresentare un'opportunità per ripensare il modo in cui ci approcciamo alle altre persone e per concentrarci sulla costruzione di connessioni autentiche e significative, che ci facciano stare bene. 

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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