Bisogna sottolineare che non esiste un numero di amici consigliato, perché la qualità delle relazioni è molto più importante della quantità: avere un solo amico intimo e sincero può valere molto di più che avere una vasta rete di conoscenti superficiali.
Inoltre, soprattutto in età adulta, mantenere un'amicizia richiede tempo, impegno ed energia emotiva; avere troppi amici può portare a relazioni superficiali e a uno stress eccessivo.
C’è un numero prestabilito di amici da avere?
La domanda su quanti amici bisogna avere non ha una risposta univoca: il numero ideale dipende da molti fattori individuali, come la personalità, le esigenze, il tipo di relazioni che si cercano.
Diverse ricerche hanno cercato di rispondere a questa domanda, e i risultati sono interessanti:
- il numero di Dunbar: l'antropologo Robin Dunbar ha proposto il concetto di "numero di Dunbar", ovvero il numero massimo di relazioni stabili che un essere umano può gestire. Questo numero si aggira intorno a 150, ma si riferisce a tutte le relazioni sociali, non solo alle amicizie;
- amici intimi: studi più recenti si sono concentrati sul numero di amici intimi e alcuni suggeriscono che avere tra 3 e 5 amici molto stretti sia sufficiente per sentirsi soddisfatti e supportati.
L'importante è coltivare le amicizie vere e profonde, quelle che ci arricchiscono e ci sostengono nei momenti difficili.
"In genere non abbiamo abbastanza tempo o energia emotiva per sostenere più di cinque amicizie strette in un dato momento", spiega Lauren Napolitano, psicologa clinica. "Però avere meno di tre amicizie strette riduce le nostre probabilità di vedere soddisfatte le nostre esigenze se uno di quegli amici non è disponibile".
Che tipologia di amicizie stringere?
Le amicizie, come un caleidoscopio, presentano infinite sfaccettature, ognuna delle quali riflette la complessità delle relazioni umane e le diverse fasi della vita. Vediamo alcune amicizie che dovremmo ricercare nella nostra vita.
Amici storici
Napolitano evidenzia come gli amici di lunga data abbiano un vantaggio inestimabile: conoscono la nostra storia personale fin dall'infanzia, condividendo con noi momenti cruciali della nostra crescita.
Questa conoscenza approfondita, che include anche le nostre famiglie, crea un legame speciale e duraturo: la psicologa clinica Anjali Ferguson sottolinea inoltre come queste amicizie diventino ancora più preziose con l'avanzare dell'età, quando le nostre cerchie sociali si restringono.
In momenti di grandi cambiamenti o stress, il sostegno di amici di lunga data può essere fondamentale per affrontare le sfide della vita.
Amicizie “di comodo”
Non tutte le amicizie sono destinate a durare una vita; quelle che nascono dalla condivisione di uno spazio o di un'attività, come il quartiere o un hobby, possono essere definite di “convenienza”.
Sebbene non abbiano la profondità di un'amicizia intima, queste relazioni offrono un valore inestimabile: un senso di comunità e un sostegno concreto durante i momenti di transizione.
Come sottolinea Ferguson, anche le amicizie più casuali possono contribuire alla nostra felicità e al nostro benessere.
Amicizie sul lavoro
“Solo quando ci siamo trovati a lavorare da soli ci siamo resi conto di quanto contassero le interazioni con i colleghi”, afferma Napolitano.
Anche se le nostre vite professionali cambiano, il legame con i colleghi che condividono le nostre esperienze lavorative è speciale. Capiscono le nostre difficoltà, convalidano i nostri sentimenti e ci offrono un supporto emotivo che va oltre il semplice scambio di opinioni.
Amici sulla stessa lunghezza d’onda
Avere una rete di amici che condividono le nostre stesse esperienze è essenziale per affrontare le diverse sfide della vita.
"Che tu stia studiando per un esame importante, diventando genitore per la prima volta o affrontando una separazione, abbiamo bisogno di persone che ci capiscano e ci supportino", afferma Napolitano. "Condividere le stesse esperienze ci permette di imparare gli uni dagli altri, di trovare conforto e di sentirci meno soli."
Le amicizie evolvono nel tempo, senza necessariamente richiedere eventi traumatici; tuttavia, quando uno o entrambi gli amici affrontano importanti cambiamenti di vita, il legame può trasformarsi.
Come sottolinea lo psicoterapeuta Niro Feliciano, è fondamentale chiedersi: “Qual è la storia della nostra amicizia? Come posso sostenere il mio amico in questo momento? Come possiamo trovare il tempo per connetterci?”
Se siamo disposti a comunicare apertamente e con empatia, infatti, le amicizie possono superare anche le transizioni più difficili.