Quello dell'adolescenza e genitori è un tema che riscuote sempre grande interesse. L'adolescenza è un momento di transizione in cui i giovani, non ancora adulti ma neanche più bambini, sono chiamati a confrontarsi con diversi cambiamenti: fisici, psicologici e sociali.
Quando i figli entrano in questa fase adolescenziale, i genitori devono fare i conti con l'inizio di un'epoca diversa nella loro esistenza. Tra le prove da superare vi è l'accettazione del cambiamento fisico e della perdita della giovinezza. In aggiunta, la dinamica genitori-figli subisce trasformazioni significative, mettendo a dura prova anche la relazione di coppia.
Di conseguenza, è fondamentale che la famiglia sia capace di adattarsi a tutti questi mutamenti, favorendo lo sviluppo psicologico ed emotivo dell'adolescente e rimanendo unita per essere un rifugio sicuro nei momenti di turbolenza.
Tutti questi elementi possono rendere questo periodo difficile, se non addirittura critico, anche per i genitori che si trovano a gestire un teenager spesso difficoltoso con atteggiamenti ribelli o polemici.
In questo articolo, analizziamo i problemi più comuni tra genitori e adolescenti, cercando quanto più possibile di dare qualche buon consiglio utile per affrontare al meglio i problemi adolescenziali con i genitori.
Rapporto genitori e figli nell'adolescenza
L'adolescenza segna un momento cruciale di passaggio dall'infanzia all'età adulta che coinvolge non solo la ragazza o il ragazzo ma l'intero nucleo familiare. Quando il giovane varca la soglia dell'adolescenza, è chiamato ad affrontare significativi cambiamenti fisici, psicologici e sociali che lo portano a maturare una nuova visione di sé e del mondo.
In questa fase, l'adolescente sviluppa maggiore indipendenza e autonomia, arrivando a mettere in discussione i valori e le regole imposti dalla famiglia di origine. Il distacco dai genitori e la ricerca di una propria identità possono generare tensioni all'interno del sistema familiare, abituato fino a quel momento a ritmi e dinamiche ora messe in crisi dalla crescita del ragazzo.
Anche il corpo del giovane subisce profonde trasformazioni con la pubertà, segnando definitivamente la fine dell'infanzia. Tutti questi cambiamenti coinvolgono in maniera indiretta anche i genitori, chiamati ad adeguare il loro ruolo educativo e il loro stile di relazione al nuovo status dell'adolescente.
Si tratta di un periodo difficile che mette alla prova la capacità di adattamento dell'intera famiglia. Gestirlo positivamente è fondamentale per accompagnare il giovane verso l'età adulta senza traumi.
I problemi adolescenziali con genitori e nelle relazioni
L'età adolescenziale porta con sé diverse crisi che segnano il momento vissuto nelle relazioni con i genitori e nei rapporti interpersonali. Vediamoli nel dettaglio.
Uno dei primi problemi che possono emergere è la ribellione e gli scontri con l'autorità parentale. È normale che gli adolescenti cerchino maggiore autonomia scontrandosi spesso con le regole imposte dai genitori. Un'altra reazione che potrebbe manifestarsi è la tendenza all'isolamento sociale di alcuni ragazzi, che si chiudono nel proprio mondo rifiutando il dialogo o il contatto con le altre persone, sia coetanei sia adulti.
Anche i cambiamenti/sbalzi dell'umore, tipici di questa fascia d'età, possono rompere gli equilibri ed essere complessi da gestire per i genitori. Altro punto critico riguarda il rendimento scolastico, con possibili oscillazioni o cali di profitto che talvolta scatenano litigi in famiglia.
L'eccessivo tempo trascorso sui social network è, inoltre, fonte di disappunti e discussioni in casa, soprattutto per quanto riguarda la difficile gestione dei limiti.
Mentre sul versante intimo e personale arrivano le prime esperienze sentimentali e della sfera sessuale a creare vergogna, imbarazzo e incomprensioni.
Infine, la scelta delle amicizie è un aspetto spesso controverso, dal momento che i genitori cercano di monitorare le influenze negative esercitate da alcune amicizie e compagnie che potrebbero attrarre i figli più ribelli, in cerca di esperienze che rafforzino la spinta a rompere con gli schemi più convenzionali.
In merito a questa ricerca di autonomia identitaria che può scandagliare anche i meandri delle esperienze "illecite" più estreme, non vanno affatto sottovalutati i rischi legati all'uso di alcol, droghe e sigarette in adolescenza.
Come affrontare i cambiamenti dei figli adolescenti
Gestire un figlio adolescente non è mai semplice, considerati i numerosi cambiamenti fisici, psicologici e sociali che attraversa questa delicata fase di passaggio all'età adulta. È facile che insorgano conflitti dovuti alle nuove esigenze di autonomia della ragazza o del ragazzo, e alla difficoltà dei genitori di accettare a cuor leggero questo distacco.
L'obiettivo primario della famiglia dovrebbe essere mantenere un clima sereno che preservi l'unità del nucleo, nonostante le crisi identitarie tipiche dell'adolescenza.
I genitori dovrebbero adottare uno stile educativo non eccessivamente "iper-protettivo" ma neanche troppo permissivo, in modo da lasciare spazio al figlio per costruire la propria identità senza giudizi né pregiudizi, fornendo allo stesso tempo un sostegno non giudicante ma presente.
È importante trovare il giusto equilibro tra indipendenza e mantenimento del legame affettivo oltre che della soglia di possibilità d'espressione all'interno di un contesto educativo, in modo che l'adolescente possa sviluppare in autonomia le proprie capacità, sapendo di poter contare sempre su una rete di supporto familiare.
Le trasformazioni corporee tipiche della pubertà sono infatti accompagnate da nuove aspettative sul proprio ruolo sociale, per cui è fondamentale poter testare la propria autonomia in un ambiente controllato e comprensivo. Gestire con empatia e delicatezza questa fase consente ai ragazzi di prepararsi al meglio all'ingresso nell'età adulta.
La "sindrome del nido vuoto": le relazioni di coppia con i figli adolescenti
La transizione dei figli verso l'età adulta, e in particolare il periodo dell'adolescenza, comporta significativi cambiamenti non solo per i ragazzi ma anche per la dinamica familiare e la coppia genitoriale.
Quando i figli crescono e diventano più autonomi, il ruolo dei genitori si trasforma da figure centrali e iperprotettive a figure di supporto più defilate. Questo passaggio può creare un senso di vuoto nella famiglia, denominato appunto "sindrome del nido vuoto".
Gli esperti osservano che la transizione verso l'indipendenza dei figli può innescare potenziali crisi coniugali, causate da un riposizionamento dei ruoli all'interno della coppia e da conflitti nella ridefinizione della propria identità genitoriale.
Per prevenire tensioni matrimoniali è importante lavorare fin dall'inizio dell'adolescenza su una solida intimità di coppia, mantenendo momenti esclusivi e interessi reciproci anche al di là della genitorialità. Fondamentale è poi sapersi ritagliare spazi individuali e coltivare nuovi progetti lavorativi e personali.
Gestire positivamente questo cambiamento favorisce l'evoluzione del rapporto in modalità più mature e armoniose. Viceversa, la mancata ristrutturazione del sistema familiare può portare a una crisi coniugale.
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In conclusione, l'adolescenza rappresenta un momento complesso per i genitori, che devono ridefinire il proprio ruolo e adattare le modalità relazionali ai cambiamenti in atto nel figlio. Non è sempre semplice per i genitori accettare l'emancipazione dell'adolescente e possono insorgere contrasti dovuti alle diverse esigenze.
Richiede impegno da entrambe le parti migliorare la comunicazione e trovare un equilibrio tra l'autonomia dei ragazzi e il sostegno genitoriale. Gli sbalzi d'umore e i tentativi di trasgressione tipici dell'età possono mettere a dura prova la pazienza e la tolleranza dei genitori.
Bisogna tener conto che ogni adolescente manifesta le proprie crisi in modo soggettivo, quindi non esistono ricette preconfezionate. Con intelligenza e apertura al dialogo da parte di entrambe le parti, genitori e figli possono attraversare questo passaggio rispettandosi a vicenda e rafforzando nel tempo il legame, nonostante le inevitabili incomprensioni dell'età.
L'adolescenza richiede flessibilità da parte dei genitori nel modificare progressivamente il proprio atteggiamento educativo e nel saper gestire i conflitti che possono emergere, senza perdere di vista l'obiettivo di crescita comune. Può essere utile in qualche caso cercare il sostegno di figure professionali che possano operare come intermediari nella costruzione di un dialogo funzionale tra genitori e figli adolescenti.