Come dimenticare una persona: i metodi da provare

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Giugno, 2024

Ragazza che guarda fuori dalla finestra pensierosa

È importante sottolineare che dimenticare volontariamente una persona non è possibile, e l’amnesia volontaria non è un fenomeno scientificamente riconosciuto. 

La costruzione e l’indebolimento di un ricordo hanno a che fare con processi cognitivi (es. attenzione), simbolici e soprattutto emotivi (es. intensità dell’episodio, meccanismi di difesa), per cui si utilizzerà il termine “dimenticare” esclusivamente come sinonimo di “lasciare andare”.

Lasciar andare la presenza di qualcuno che si è amato è (probabilmente) una delle cose più difficili da fare. È normale che per un certo periodo di tempo la figura di una persona con cui si è condiviso molto della propria vita continui ad aleggiare come una presenza ingombrante. 

Come fare, allora, per provare a liberarsi di questo invisibile fardello? Ecco alcune indicazioni orientative per cominciare a lasciare andare una persona.

Come si fa a "dimenticare" una persona?

Lasciar andare il passato ed eliminare dalla propria vita una persona rappresenta uno scoglio difficile da superare. Che sia stata la fine di una relazione affettiva di lungo corso, di un'amicizia importante, di un flirt appena nato oppure un amore non corrisposto, rimuovere completamente dai propri pensieri il ricordo di qualcuno non è sempre così semplice.

Come si lascia andare una persona? Quali sono i primi passi per venire a patti col fatto che non fa più parte della nostra vita e per aprirsi a nuove esperienze? 

Il tempo costituisce sicuramente un fattore chiave: non è pensabile chiudere una storia d'amore (soprattutto se è durata anni) e nel giro di poche settimane non dedicare neppure più un pensiero al proprio ex.

I rapporti umani (e le relative rotture) hanno bisogno di tempo per essere metabolizzati; in caso contrario, il rischio è che non si lasci andare per davvero la persona in questione, ma che, semplicemente, si nascondano a sé stessi delle emozioni ritenute "scomode" per paura di soffrire.

Meglio allora vivere pienamente il dolore per la fine di una relazione: piangere, abbracciare la propria tristezza e il proprio sconforto, ammettere apertamente di essere stati scottati, senza fare finta di stare bene

Se l'epilogo del legame è stato consensuale, è molto probabile che esso sarà più facile da superare; quando invece la fine di un rapporto è stata decisa da uno solo dei due, o se vi sono ancora delle questioni aperte, superare la rottura diventa più complicato e doloroso.

undefined

Uno dei motivi per cui la rottura non consensuale tende a rimanere impressa più a lungo nella propria mente, specialmente quella di chi è stato lasciato, ha a che fare con un fenomeno scientifico noto come “effetto Zeigarnik” (dal nome della dottoressa che l’ha ipotizzato, Bluma Zeigarnik): si tratta della difficoltà a dimenticare rapidamente una condizione o un compito irrisolto, a cui non è stata data una chiusura.

L'incertezza crea nella psiche umana delle sensazioni di disagio e uno stato mentale di tensione che impedisce di chiudere definitivamente col passato e di aprirsi al nuovo

È per questo motivo che è così difficile lasciare andare, da un punto di vista emotivo, le persone con cui si ha una relazione ancora sospesa: i vuoti comunicativi, i non detti e le ambiguità  sono tutti elementi che rendono molto più lungo e complicato dare un taglio netto al passato e voltare pagina.

Come provare a dimenticare una persona: 5 consigli da provare

Quando una storia d'amore o un'amicizia finisce definitivamente, il compito è duplice: da una parte immergersi nel dolore fino a vederlo spegnersi pian piano; dall’altra, lasciarla andare e far spazio al nuovo, immergersi in nuove situazioni. 

Spesso, tuttavia, ciò non è così semplice: come lasciare andare una persona nel più breve tempo possibile? Quali sono i consigli più utili da mettere in pratica per evitare di rimanere ancorati al passato e aprirsi a una nuova fase della propria vita?

Ecco 5 strategie da provare:

  • azzerare i contatti: quando si vuole dimenticare una persona nel più breve tempo possibile è fondamentale ridurre i contatti al minimo. Oltre a non frequentare gli stessi posti, è consigliabile anche evitare il contatto attraverso i social. Ciò implica non solo la necessità di interrompere la messaggistica con la persona in questione, bensì anche di evitare di vedere i contenuti che pubblica e di mostrarle i propri;
  • trascorrere più tempo con amici e famigliari: gli amici, i famigliari e, più in generale, tutti coloro che offrono una relazione sicura costituiscono un aiuto prezioso. Quando si sta attraversando una tempesta emotiva, la loro presenza è quanto mai necessaria e offre un conforto in grado di lenire il dolore;
  • eliminare dalla propria casa gli oggetti che scatenano dei ricordi dolorosi: l'utilizzo del decluttering emotivo è utile soprattutto nel caso in cui ci si voglia scordare del proprio ex. Per molte persone è meglio non continuare ad avere sotto gli occhi le fotografie scattate insieme o i vestiti dell'ex partner;

undefined

  • prendersi cura di sé: come si può dimenticare una persona che è stata molto importante nella propria esistenza se prima non ci si prende cura di sé stessi? In un momento di fragilità emotiva è necessario reinvestire su di sé le energie precedentemente investite sulla relazione e dedicarsi a portare avanti attività che facciano stare bene con sé stessi. Dai viaggi alle camminate nella natura, passando per la meditazione, lo sport o un nuovo hobby, coltivare i propri interessi contribuirà a dare un boost alla propria autostima e a ricordarsi che si può stare bene anche senza la presenza dell’altro;
  • chiedere aiuto: se la rottura con una persona è stata estremamente dolorosa e complicata, può essere utile chiedere consiglio a un professionista: parlare con uno psicologo, ad esempio, può offrire una nuova prospettiva sul legame e gettare una luce diversa sui comportamenti e i motivi che hanno condotto alla fine della relazione;
  • prendere queste strategie come indicazioni puramente orientative: in base alle caratteristiche personali e alle strategie fallimentari di chi sta soffrendo per la fine di una relazione, l’intervento di supporto psicologico può basarsi su strategie completamente opposte alle precedenti.

Come lasciar andare una persona amata

Quando finisce una storia d'amore è inevitabile provare un'intensa sofferenza, la quale aumenta in modo esponenziale in relazione alla durata e all'importanza della relazione

Quando la rottura è stata consensuale, decisa per troncare un rapporto che si trascinava da tempo ma che, in realtà, si era esaurito, è probabilmente più semplice lasciarsi alle spalle il passato.

Se invece l'epilogo è stato voluto solo da uno dei due, oppure se entrambi si erano impegnati in un progetto di vita condivisa piuttosto importante (come ad esempio l'acquisto di una casa), allora dimenticare ciò che è stato potrà rivelarsi piuttosto difficile e lungo.

Come fare per lasciare andare una persona con cui magari si è stati insieme molti anni? Fondamentale, in questo caso, è fare un profondo lavoro su sé stessi: comprendere in quale direzione si è (volenti o nolenti) costretti ad andare;  ristabilire il controllo sulle proprie emozioni; elaborare il lutto emotivo (cioè attraversare le diverse tappe emotive che seguono la rottura) e riaprirsi a nuove possibilità.

Un altro consiglio efficace è, poi, quello di uscire dalla propria zona di comfort. Non c'è nulla meglio che provare una nuova attività o mettersi alla prova in un ambito differente dal solito. 

Ad esempio, si può decidere di intraprendere un viaggio da soli, oppure ci si può cimentare in un nuovo hobby o, ancora, si può uscire con persone che non appartengono alla propria sfera abituale.

Queste nuove esperienze consentiranno di rinforzare l'autostima e di proiettarsi verso l'esterno, senza trascorrere troppo tempo a rimuginare sul passato. 

Se una relazione è finita, infatti, c'erano evidentemente dei motivi reali, per quanto sia difficile accettarli o comprenderli, pertanto è inutile continuare ad aggrapparsi a qualcosa che non esiste, se non nella propria testa.

Come smettere di pensare a qualcuno che non ci vuole

Gli amori non corrisposti sono alquanto dolorosi e, in quanto evento critico, possono portare a una riduzione dell’autostima. Lasciare andare una persona che non prova i nostri stessi sentimenti richiederà pertanto di concentrarsi sul rafforzamento del proprio senso di valore.

Il primo step è sicuramente quello di eliminare ogni contatto (sia fisico che digitale) e apportare dei cambiamenti nella propria routine. Creare distanza emotiva fra sé stessi e il soggetto amato consente di darsi il tempo di dimenticarlo pian piano.

Potrebbero volerci poche settimane o qualche mese; tuttavia, a un certo punto, il ricordo di questa persona apparirà sempre più sbiadito e distante, fino a che anche vederla di persona non provocherà più alcuna reazione. 


Potrebbe interessarti anche:


Fare nuovi progetti per il futuro, dedicarsi ad attività mai intraprese prima, circondarsi di nuovi amici sono tutte strategie utili, ma attenzione: è inutile fare finta di non soffrire.

L'ideale è rimanere in contatto con le proprie emozioni, non nascondere il dolore ma, allo stesso tempo, evitare di cadere nella trappola del vittimismo o dell'inutile rimuginio

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Alberto Galia
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Anna Nascimben | Editor
Anna Nascimben | Editor
in Relazioni

1191 articoli pubblicati

a cura di Dr. Alberto Galia
Contenuti correlati
paziente oncologica con amica
Paura, ansia e speranza: cosa succede nella mente dopo una diagnosi di tumore al seno? Il parere delle psiconcologhe

In occasione dell'Ottobre Rosa abbiamo approfondito l’impatto psicologico della diagnosi di tumore al seno con le Dr.sse Gabriella Pravettoni e Florence Didier dello IEO.

mamma-e-due-bambini-nella-foresta-per-gita
Genitori con malattie mentali: vivere una diagnosi mentre si sogna una famiglia

Malattie mentali ed essere genitori: tra bias e paura per il futuro ecco come la situazione viene vissuta. L'approfondimento di Federica Carbone.