La pianta del bonsai ha un significato importante: si tratta di un alberello che incarna la forza della natura, la vita e il legame tra uomo e ambiente.
Come per ogni altra pianta, è fondamentale prendersene cura per garantire loro longevità e i bonsai sotto questo punto di vista richiedono un'attenzione e una manutenzione maggiore rispetto ad altre specie.
Con radici antiche e una caratteristica forma in miniatura, ogni specie di bonsai ha esigenze specifiche: ecco alcuni trucchi che, uniti ad un po' di pazienza, potranno aiutarne la cura.
Come curare un bonsai: il posizionamento
Come si cura un bonsai? Individuare la posizione corretta in cui collocarlo è cruciale per la sua salute e crescita:
Bonsai da interno
Ecco alcuni consigli generali su come posizionare un bonsai da interno (in casa):
- luce: posizionare il bonsai vicino a una finestra che riceve luce indiretta per almeno 4/6 ore al giorno (le finestre orientate a sud sono generalmente le migliori). Qualora non si dovesse avere abbastanza luce naturale, è bene considerare l'uso di luci led per piante per garantire l'illuminazione necessaria;
- temperatura: evitare posizioni vicine a fonti di calore come radiatori, caminetti o aria condizionata. mantieni una temperatura costante, preferibilmente tra i 15 e i 25°c, a seconda delle esigenze specifiche della specie.
- circolazione dell'aria: assicurati che il bonsai riceva una buona ventilazione. evita aree chiuse e stagnanti.
Bonsai da esterno
Vediamo alcune dritte, invece, indicate per i bonsai da esterno:
- luce solare diretta: la maggior parte dei bonsai da esterno necessita di luce solare diretta per diverse ore al giorno; scegliere, dunque, una posizione che riceva luce al mattino e ombra parziale nel pomeriggio;
- protezione dal sole intenso: in estate, proteggere il bonsai dal sole pomeridiano intenso per evitare scottature;
- protezione dagli elementi: posizionare la pianta in un'area riparata dal vento forte che potrebbe danneggiare i rami. Assicurarsi che il vaso abbia un buon drenaggio per evitare ristagni d'acqua e, durante l'inverno, alcune specie di bonsai devono essere protette dal gelo. Potrebbe essere necessario spostarle in una serra fredda o in un'area protetta.
- temperatura: i bonsai da esterno dovrebbero essere adatti al clima locale. Verificare le esigenze specifiche della specie scelta per quanto riguarda le temperature minime e massime.
È sempre buona cosa ruotare il bonsai di 90 gradi ogni settimana per garantire una crescita uniforme e una distribuzione omogenea della luce.
Si ricorda, ovviamente, che ogni specie di bonsai ha esigenze specifiche, quindi occorre informarsi sulle particolari necessità del proprio bonsai per garantire le migliori condizioni di crescita.
La cura del bonsai: annaffiatura
Innaffiare un bonsai correttamente è fondamentale per la sua salute, crescita e mantenimento.
Ecco come farlo:
Frequenza di innaffiatura
Per cominciare, occorre ricordarsi di controllare il terreno del bonsai ogni giorno per determinarne il livello di umidità infilando un dito nel terreno fino a circa 2/3 cm di profondità.
Durante le stagioni più calde, poi, il bonsai ha bisogno di annaffiature più frequenti, anche quotidiane; in inverno, invece, quando la crescita rallenta, è bene ridurre la frequenza delle annaffiature.
Metodi di innaffiatura
Utilizzare un annaffiatoio con un beccuccio fine per versare l'acqua delicatamente sulla superficie del terreno, assicurandosi che l'acqua permei tutto il terreno fino a quando non inizia a uscire dai fori di drenaggio del vaso. Questo garantisce che anche le radici più profonde ricevano irrigazione.
È possibile anche riempire una bacinella, o la vasca da bagno, con acqua e immergere l'intero vaso del bonsai fino al bordo superiore del terreno, lasciando la pianta in immersione per circa 5/10 minuti.
Tipi di acqua
Quando si ha un bonsai come curare la sua salute con l'acqua giusta è una domanda molto frequente: l'acqua del rubinetto può nascondere un’alta concentrazione di calcare, dunque potrebbe essere utile lasciarla riposare per 24 ore o utilizzare un filtro.
Meglio utilizzare acqua piovana (priva d sostanze chimiche) o acqua distillata (ma bilanciando carenze di minerali con i fertilizzanti adatti), ricordandosi di preferire una temperatura ambiente per evitare shock termici alle radici.
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Se le foglie diventano gialle, potrebbe essere un segno di annaffiatura eccessiva o insufficiente; di contro, se sono appassite indicano generalmente una mancanza d'acqua.
Se si notano odori sgradevoli o radici molli, probabilmente c'è un eccesso di acqua.
Curare bonsai: la concimazione
Il bonsai, essendo coltivato in un vaso piccolo con una quantità limitata di terriccio, esaurisce rapidamente i nutrienti disponibili.
Pertanto, è cruciale fornire concime regolarmente per sostenerne lo sviluppo.
Tipi di concime
Esistono principalmente due tipi di concime per bonsai:
- organico, come ad esempio compost o letame: rilascia lentamente i nutrienti nel terreno, migliorando la struttura del suolo e promuovendo una crescita sana;
- chimico, liquido o granulare: fornisce nutrienti immediatamente disponibili per la pianta, ma devono essere usati con cautela per evitare sovradosaggi.
Nutrienti essenziali
Un buon concime per bonsai deve contenere tre elementi principali:
- azoto (N), che aiuta la crescita delle foglie e dei rami;
- fosforo (P), che sostiene lo sviluppo delle radici e la fioritura;
- potassio (K), che rafforza la resistenza a malattie e stress.
Frequenza di concimazione
La frequenza di concimazione varia a seconda della stagione e del tipo di bonsai.
Durante la primavera e l'estate, quando la pianta è in fase di crescita attiva, è consigliabile concimare ogni due settimane.
In autunno, la concimazione può essere ridotta a una volta al mese, mentre in inverno, molti bonsai entrano in dormienza e non necessitano di concime.
Applicazione
Il concime può essere applicato direttamente sulla superficie del suolo o diluito in acqua e somministrato durante l'irrigazione.
È importante evitare di concimare il bonsai subito dopo il rinvaso, poiché le radici appena tagliate possono essere danneggiate dal concime.
Il rinvaso e le cure dei bonsai
Il periodo ideale per il rinvaso varia a seconda della specie di bonsai, ma generalmente si effettua in primavera (quando la pianta inizia la sua fase di crescita attiva).
Alcune specie possono essere rinvasate anche in autunno, ma è importante evitare il rinvaso durante l’inverno o nei periodi di stress, come durante un'ondata di calore estivo.
La frequenza del rinvaso dipende dall'età del bonsai e dalla velocità di crescita delle sue radici: i bonsai giovani e in rapida crescita potrebbero necessitare di un rinvaso ogni 1-2 anni, mentre quelli più maturi possono essere rinvasati ogni 3-5 anni.
Come mantenere un bonsai: i vasi
Scegliere il vaso giusto per il bonsai è fondamentale per esaltarne l'estetica e garantirne una crescita sana.
Ecco alcuni criteri da considerare:
Dimensioni del vaso
Il luogo che ospita il bonsai va valutato in base a:
- profondità: il vaso deve avere una profondità uguale al diametro del tronco alla base. bonsai con tronchi più spessi richiedono vasi più profondi;
- larghezza: dovrebbe essere circa due terzi dell'altezza dell'albero. per bonsai più bassi e larghi, la larghezza del vaso dovrebbe essere due terzi della larghezza della chioma.
Forma del vaso
Anche la forma del vaso può fare la differenza:
- rettangolare o ovale: ideale per bonsai formali, come il bonsai eretto formale (Chokkan) e lo stile eretto informale (Moyogi);
- rotondo: adatto a bonsai con una struttura più informale e naturale;
- esagonale o poligonale: può essere usato per aggiungere un tocco estetico distintivo, spesso utilizzato per bonsai con uno stile più drammatico.
Materiale del vaso
Da non trascurare la scelta di un materiale adeguato:
- terracotta: traspirante e permette una buona aerazione delle radici, ma può essere fragile;
- ceramica smaltata: esteticamente gradevole e resistente, adatta per bonsai in fiore o da frutto;
- plastica: leggera e resistente, ideale per principianti o per bonsai da esterno che necessitano di maggiore robustezza.
Trattamento bonsai: gli antiparassitari
Per la cura di un bonsai, è possibile applicare due tipi di antiparassitari:
Biologici
Di seguito alcuni rimedi naturali:
- olio di neem: efficace contro molti tipi di parassiti, è naturale e sicuro per la maggior parte delle piante;
- sapone insetticida: a base di saponi potassici, è sicuro per l'ambiente e non tossico per le piante;
- bacillus thuringiensis (Bt): batterio naturale che uccide specifici tipi di larve e bruchi.
Chimici
Ecco alcune opzioni più efficaci, ma più dannose per l'ambiente:
- insetticidi sistemici: vengono assorbiti dalla pianta e uccidono i parassiti che si nutrono di essa;
- insetticidi di contatto: uccidono i parassiti quando entrano in contatto con il prodotto.