Le piante in camera da letto fanno male? Se lo chiedono tutti coloro che le amano e le apprezzano.
È opinione diffusa che sia dannoso dormire con le piante perché rubano ossigeno e producono anidride carbonica durante la notte. In realtà non è così: avere piante in camera da letto non è dannoso per la salute, anzi possono purificare l'aria e sprigionare altre proprietà benefiche.
Dunque, quali sono quelle più adatte? Ne parliamo in questo articolo.
I benefici delle piante in camera da letto
È un dato di fatto che le piante di notte consumino ossigeno e producano anidride carbonica, ma è anche vero che la quantità di CO2 emessa è talmente piccola da non avere alcun effetto nocivo sulla salute.
Per contro, invece, esistono alcune piante che si possono tenere in camera da letto per i loro dimostrati benefici.
Uno studio della NASA del 1989 ha scoperto che alcune piante d'appartamento, raggruppate in una lista delle migliori piante, sono in grado di migliorare la qualità dell'aria assorbendo i gas nocivi e gli inquinanti atmosferici attraverso i pori delle loro foglie, filtrando in modo naturale il fumo di sigaretta e i solventi organici.
Nel dettaglio, composti chimici presenti nell'ambiente potenzialmente dannosi, come formaldeide, benzene, xilene, toluene, sono causa di infiammazioni delle mucose nasali e degli occhi.
Il toulene e lo xilene sono composti organici utilizzati nei prodotti industriali, come vernici, diluenti, adesivi, gomme, resine, carburanti e prodotti chimici per la pulizia.
Il benzene è un composto chimico organico utilizzato nella produzione di sostanze chimiche come resine, plastificanti, adesivi, gomme, prodotti farmaceutici, prodotti petrolchimici, ecc.
Il formaldeide è un composto chimico organico rilasciato nell'aria da prodotti contenenti formaldeide, come ad esempio mobili in legno truciolato, pannelli di particelle, tappeti, tende, carta da parati, e anche da prodotti per la pulizia e i cosmetici.
Non solo. Oltre a dare un tocco esotico all'ambiente, ricerche più recenti attribuiscono alle piante anche altre proprietà:
favoriscono il riposo notturno (anche se non è scientificamente provato, tuttavia hanno un potere rilassante).
Come se non bastasse, queste piante sono facili da mantenere e prosperano in condizioni di scarsa illuminazione.
Le piante che possono stare in camera da letto
Le piante da mettere in camera da letto sono diverse e tutte caratterizzate da proprietà che possono contribuire al benessere fisico e mentale.
La scelta della pianta da camera da letto più adatta dipende dal risultato che le si attribuisce eanche dal gusto personale perché la pianta – oltre a essere utile – diventa anche un accessorio di design.
Per esempio, se l'obiettivo è filtrare l'aria interna anche durante la notte, allora si può considerare una Pianta Serpente o una pianta di Aloe Vera. Se invece si vuole purificare l'aria ed eliminare il cattivo odore, la pianta adatta può essere il Pothos dorato.
Di seguito, elenchiamo le diverse piante che vanno bene in camera da letto.
Areca Palmata
La palma sempreverde Areca è una pianta originaria del Madagascar che in natura arriva fino ai trenta metri di altezza. In vaso può raggiungere i due metri di altezza e le sue foglie color verde brillante la rendono molto decorativa.
La pianta è riconosciuta come una delle più potenti fitodepuratrici dell’aria, dagli inquinanti e tossine nocive come il benzene, lo xilene, la formaldeide e il toluene. A rivelarlo è uno studio che ne ha messo in luce la capacità di assorbire l'anidride carbonica dall'aria.
Dal punto di vista della manutenzione, non richiede cure particolari. Si nutre di luce diffusa e va annaffiata regolarmente.
Beaucarnea
Tra le piante da appartamento da portare in camera da letto, la Beucarnea – sempreverde originaria delle zone semidesertiche del Messico – è famosa come pianta “mangiafumo” e per la sua capacità di ripulire l'aria, assorbendo le impurità e i gas nocivi provenienti da sigarette o da vernici.
Tra i suoi pregi, oltre alla bellezza delle sue foglie, sottili e ricurve, anche quello di sapere adattarsi alle diverse condizioni climatiche dell'ambiente interno.
Basta farla vivere in ambienti luminosi e tenerla lontana da fonti dirette di calore. La sua caratteristica forma a bottiglia la rende capace di trattenere l'acqua.
Dracena
Anche la Dracena viene dal Madagascar ed è tra le piante adatte alla camera da letto. Si riconosce per il suo fusto sottile e le fronde grandi e rigogliose.
Nota per le sue proprietà come pianta depuratrice, la Dracena è in grado di rimuovere dall'ambiente circa 10 microgrammi/ora di xilene e toluene, di assorbire le più piccole particelle di sostanze inquinanti, tra cui quelle del fumo di sigaretta, del camino e dei termosifoni.
La Dracena vive bene in un ambiente dove vi sia il giusto equilibrio di luce e ombra, nutrita da una luce indiretta, da moderata a luminosa, e in un substrato leggermente umido.
Edera inglese
Tra le migliori piante dal potere purificante, anche l’edera è un'ottima scelta per la camera da letto.
Semplice da coltivare e bella da vedere arrampicarsi sui muri, la pianta è nota per rilasciare ossigeno, assorbire inquinanti come la formaldeide e l'ammoniaca, alleviare asma e allergie.
L'Edera inglese può essere sistemata su un supporto oppure in una fioriera da appendere. Vive bene in un ambiente illuminato da una luce moderata durante i mesi primaverili ed estivi, e dalla luce solare intensa durante l'autunno e l'inverno.
Filodendro a foglie di cuore
Tra le prime 10 della NASA c'è il filodendro, una pianta rampicante d'appartamento molto apprezzata per la sua capacità di resistenza e per le sue amabili foglie a forma di cuore, molto efficaci nell'assorbire la formaldeide.
Una sola accortezza: la pianta è tossica se ingerita, quindi è bene tenerla lontana da animali e bambini.
È una pianta che richiede poca manutenzione: va annaffiata di tanto in tanto e chiede una luce moderata e luminosa.
Gardenia
Tra le piante in camera da letto, la Gardenia è quella un po' più esigente ma per un valido motivo: la pianta dà vita a fiori meravigliosi e profumati che arredano la stanza, aiuterebbe ad alleviare l'ansia e a migliorare il sonno (secondo alcuni studi).
La Gardenia è facile da gestire: ricorda di collocarla in una zona dove può ricevere una luce indiretta e luminosa, di darle acqua settimanalmente e di mantenere umido il terreno.
Lavanda
La Lavanda è famosa per il suo inebriante e aromatico profumo. Il suo odore può anche non piacere, ma sicuramente non passa inosservato.
La pianta si lascia riconoscere per le sue foglie verde-argento e per i suoi fiori viola, che danno un tocco di raffinatezza all'ambiente.
In camera da letto, alcuni studi hanno messo in luce un effetto calmante della Lavanda sul sistema nervoso. La pianta sembra conciliare il sonno e trasmettere relax e benessere.
La Lavanda ama ricevere una luce intensa all'interno e luce solare all'esterno e va annaffiata quando il terreno inizia ad asciugarsi.
Maranta o "pianta della preghiera"
La Maranta è un'altra pianta sempreverde originaria di regioni tropicali che cresce in modo molto rapido. È chiamata anche "pianta della preghiera" perché durante la notte le sue foglie si chiudono ricordando le mani in gesto di preghiera.
Sembra perfetta per la camera da letto. Le sue foglie molto appariscenti, dal colore con sfumature che vanno dal verde al grigio, al rosa e rosso porpora, lavorano come potenti filtri purificatori dell'aria, capaci di assorbire radiazioni elettromagnetiche e di eliminare sostanze nocive di ogni tipo.
Un'accortezza: la pianta non tollera le temperature fredde. Mentre in primavera e in estate può anche stare all'esterno.
Orchidea
L'Orchidea sembra essere adatta per la camera da letto, per la sua capacità di depurare l'aria e assorbire la formaldeide.
Le sue foglie sono brillanti, vellutate e striate come ali di farfalla, delicate e leggere.
Da curare con attenzione, ricordando di tenerla al caldo durante i mesi invernali, a temperature minime di almeno 18-20 °C. Inoltre, l'orchidea richiede molta umidità e luce indiretta.
Pianta Ragno (Chlorophytum comosum)
La pianta Ragno è originaria dell'Africa meridionale ed è apprezzata per essere resistente e facile da coltivare negli ambienti interni. Le sue foglie a strisce verdi e bianche, che ricordano le zampe di un ragno, in camera da letto purificano l'aria e aiutano a riposare meglio.
Consigli per la cura: questa pianta predilige una luce medio-luminosa e un'umidità costante. Non ha bisogno di molta luce solare per crescere bensì di luce indiretta.
Pilea peperomioides o "pianta delle monete cinesi"
Meglio conosciuta come “pianta delle monete cinesi”, la Pelea appartiene alla famiglia delle Urticacee ed è originaria della Cina.
Le sue dimensioni sono molto piccole e la rendono adatta a vivere anche in spazi più ristretti, dove comunque si comporterà secondo quello che le riesce meglio, ovvero depurare l'aria.
Le sue foglie, verdi, rotonde e piatte, crescono su steli sottili e richiedono poca manutenzione.
Pothos dorato
Il Pothos dorato (Epipremnum aureum) è una pianta rampicante della famiglia delle Araceae, nota anche come Pothos, Pothos aureo o vite del diavolo, originaria delle regioni tropicali dell'Asia.
Le sue foglie sono cuoriformi, color verde brillante, con striature gialle, bianche o argento.
Perfetta da mettere in camera da letto, la pianta ha capacità di eliminare gli odori e di purificare l'aria dalle tossine nocive per la salute, come tricloroetilene, benzene, formaldeide e monossido di carbonio.
La pianta è molto apprezzata come pianta da interni, essendo molto semplice da curare e riuscendo a sopravvivere anche in condizioni di scarsa illuminazione e di aria secca.
Consigli per la cura: molto resistente e facile da coltivare, questa pianta richiede poche cure e può adattarsi a diverse condizioni di luce, anche scarsa, e di temperatura. Ha bisogno di un'annaffiatura regolare.
Spatifillo o Giglio della pace
Lo Spatifillo o Giglio della pace (Spathiphyllum wallisii) è una pianta d'appartamento della famiglia delle Araceae, originaria delle regioni tropicali dell'America centrale e del Sud.
La pianta è nota per le sue foglie di un colore verde lucido e intenso e per i suoi fiori bianchi a forma di spiga, richiede poca cura e cresce in ambienti con una luce media, indiretta, e aria umida. Va annaffiata regolarmente e mantenuto umido il substrato.
Molto apprezzata in camera da letto, lo Spatifillo riesce ad assorbire sostanze nocive e allergeni nell'aria, come acetone, formaldeide, ammoniaca, tricloroetilene, benzene e metanolo.
Un'accortezza: la pianta è velenosa pertanto è bene assicurarsi di tenerla lontana da bambini e animali.
Piante grasse in camera da letto
Le piante grasse sono un genere molto versatile e molto amato come piante da appartamento. Si adattano ad ambienti aridi e desertici grazie ai loro tessuti capaci di immagazzinare acqua. Questa caratteristica le rende anche poco bisognose di cure particolari.
Appartengono alle piante grasse molte varietà diverse, come i cactus, l'aloe vera, l'echeveria, la pianta del serpente, la pianta burro e molte altre. Tutte perfette per arredare gli interni di casa donando una sensazione di freschezza e serenità.
Aloe Vera
L'Aloe è una pianta grassa tra quelle elencate dalla Nasa come miglior pianta purificatrice. La riconosciamo dalle sue caratteristiche foglie carnose e appuntite che racchiudono l’acqua.
Si apprezza per le sue proprietà curative e antibatteriche.
In particolare, le foglie di Aloe Vera sono efficaci nell'assorbire anidride carbonica e nel produrre ossigeno durante la notte, depurando l'aria e favorendo un sonno migliore.
Non solo, l'Aloe è una delle piante più facili da curare, avendo bisogno di poca acqua ma, in compenso, di molta luce indiretta.
Sanseveria, Pianta Serpente o Lingua della Suocera
Conosciuta anche come pianta serpente e "lingua della suocera" per la forma delle sue foglie lunghe e strette, che ricordano una lingua allungata, questa pianta di origine africana, precisamente del Madagascar, è molto resistente, adatta alla camera da letto e per nulla pretenziosa.
Tra le sue proprietà benefiche segnaliamo quella di purificare l'aria da sostanze nocive, convertire l'anidride carbonica in ossigeno durante la notte, ciò che la maggior parte delle piante d'appartamento fa solo durante il giorno, contrastare l'inquinamento elettromagnetico, ovvero quello causato dalla presenza di computer, tablet, smartphone, ecc.
Le raccomandazioni per la cura per questa pianta sono poche: nutrirla con luce indiretta e annaffiarla solo quando il terreno diventa quasi asciutto.
Piante da interno
Aloe vera
Stando ad alcune ricerche, la pianta di Aloe Vera aiuta a mantenere più pulita l’aria dell’ambiente casalingo: questo perché assorbe sostanze dannose (come la formaldeide) e rilascia ossigeno – anche durante la notte. Tale caratteristica la rende perfetta, soprattutto, per la camere da letto.
Stando ad alcune ricerche, la pianta di Aloe Vera aiuta a mantenere più pulita l’aria dell’ambiente casalingo: questo perché assorbe sostanze dannose (come la formaldeide) e rilascia ossigeno – anche durante la notte. Tale caratteristica la rende perfetta, soprattutto, per la camere da letto.
Inoltre, la sostanza trasparente gelatinosa ottenuta dalla parte centrale delle foglie più esterne ha molte proprietà curative. Per quanto riguarda la cura della pianta, l’Aloe Vera necessita di un grande quantità di luce – va collocata vicino alle finestre – e di un ricambio di vaso all’anno.
Questa pianta necessita di una modesta quantità d’acqua, la quale però non deve essere troppo fredda; inoltre, i fertilizzanti vanno usati regolarmente.
Anthurium
L’anthurium è una pianta appartenente alla famiglia delle Aracee; si tratta di un vegetale molto resistente che si presenta come una pianta erbacea perenne.
L’anthurium è una pianta appartenente alla famiglia delle Aracee; si tratta di un vegetale molto resistente che si presenta come una pianta erbacea perenne.
All’interno di un ambiente ben illuminato (ma non con sole diretto) e con una temperatura non inferiore ai 10° gradi, può produrre fiori durante tutto l’arco dell’anno – soprattutto da maggio e settembre.
Nei mesi più caldi, va annaffiato in modo abbondante, avendo cura che la terra all’interno del vaso non risulti mai asciutta. Si tratta di una pianta che necessita di monitoraggio, cure e annaffiature costanti e predilige i terricci freschi.
Alcuni trucchi per curare al meglio l’anthurium:
spolverarne le foglie con un panno umido, per farle respirare;
collocare dell’argilla nel sottovaso, per fare in modo che le radici non siano a contatto diretto con l’acqua – ma rimanere umide.
Asparagus Setaceus
Detto anche “Asparagina”, si tratta di è una pianta perenne, sempreverde e cespugliosa.
Detto anche “Asparagina”, si tratta di è una pianta perenne, sempreverde e cespugliosa.
In natura è in grado di raggiungere diversi metri di altezza, ma se coltivata in vaso rimane abbastanza ristretta. L’Asparagus Setaceus è di facile coltivazione e non richiede particolari cure: l’unica attenzione che richiede è quella di non sottostare a basse temperature (non bisogna mai scendere sotto i 10 gradi).
Ideale da posizionare in luoghi particolarmente luminosi, ma evitando i raggi diretti del sole, l’Asparagina tollera anche l’ombra parziale. Le annaffiature, infine, devono essere abbondanti in estate e ridotte nei mesi più freddi, con una periodica nebulizzazione del fogliame.
Calathea
La Calathea (o Calatea) è una pianta da appartamento molto apprezzata per il fogliame.
La Calathea (o Calatea) è una pianta da appartamento molto apprezzata per il fogliame.
Queste piante hanno bisogno una buona quantità di luce, ma possono sopportare anche l’ombra (in questo modo, però, i colori del fogliame possono perdere brillantezza). Attenzione, poi, a non porre la pianta di Calatea alla luce diretta del sole e a mantenerle in ambienti che abbiano una temperatura minima superiore ai 15/18°C.
Esse hanno anche bisogno, ogni 2/3 anni, di essere rinvasate utilizzando un terriccio leggero con un po’ di pietra pomice; infine, nei mesi di maggior rigoglio vegetativo (ovvero da marzo a ottobre) occorre fornire concime ogni 12/14 giorni.
Chamaedorea Elegans
La Chamaedorea Elegans è una palma di piccole dimensioni molto resistente che può superare anche il metro di altezza.
La Chamaedorea Elegans è una palma di piccole dimensioni molto resistente che può superare anche il metro di altezza.
Si tratta di una pianta rustica la cui temperatura ideale si aggira attorno ai 18 gradi – ma resiste bene anche alle temperature elevate. La Chamaedorea va posizionata in una zona arieggiata, ma non ventilata, ben illuminata e lontana dal sole diretto.
Durante la stagione più fredda, è sufficiente mantenere il terreno umido, mentre in estate le annaffiature devono essere frequenti (per assicurare il giusto livello di umidità, può essere utile porre acqua e ghiaia nel sottovaso). Le foglie vanno pulite periodicamente con un panno bagnato e il rinvaso va effettuato in primavera – quando le radici fuoriescono dal vaso.
Dracena
Questa pianta, durante la crescita, perde le foglie inferiori – da adulta, infatti, assumerà un aspetto simile a quello di una palma. Tra le migliori per abbattere l’inquinamento tra le mura domestiche, la Dracena predilige esposizioni luminose e in penombra, ma senza la luce diretta del sole.
Questa pianta, durante la crescita, perde le foglie inferiori – da adulta, infatti, assumerà un aspetto simile a quello di una palma. Tra le migliori per abbattere l’inquinamento tra le mura domestiche, la Dracena predilige esposizioni luminose e in penombra, ma senza la luce diretta del sole.
Durante il periodo vegetativo ama una temperatura compresa tra i 18 e i 24 gradi, ma in inverno mai sotto i 20. Per innaffiarla, occorre versare acqua nel sottovaso oppure nel modo classico – senza bagnare le foglie.
La Dracena deve sempre essere mantenuta umida, evitando il ristagno dell’acqua; poca acqua e troppo concime possono anche colorare le punte delle foglie di marrone. Quando si acquista questa pianata è necessario rinvasarla, prediligendo terriccio soffice e leggero, perché i vasi in cui vengono vendute sono troppo piccoli.
La concimazione, infine, va eseguita da marzo a ottobre.
Hedera Helix
L’edera non teme il freddo, bensì le temperature calde e i raggi diretti del sole. Questa pianta va, quindi, posta in un luogo ombreggiato al riparo dalla luce per gran parte della giornata.
Questa pianta può sopportare lunghi periodi di siccità, ma è sempre bene annaffiarla regolarmente cercando di mantenere il terreno leggermente umido; teme i ristagni, ma si adatta a qualsiasi tipo di terriccio.
L’edera è una pianta rustica che non necessita di grandi attenzioni – al massimo una periodica potatura di contenimento e il controllo di possibili parassiti.
Hevea Brasiliensis
Questa pianta è adatta per arredare uno spazio abbastanza ampio, dal momento che può arrivare anche a toccare i 2 metri.
Questa pianta è adatta per arredare uno spazio abbastanza ampio, dal momento che può arrivare anche a toccare i 2 metri.
Chiamata anche “albero della gomma”, si tratta di un tipo di pianta che richiede una quantità di luce abbastanza consistente – ma lontano dalla luce solare diretta.
Al contrario, però, necessita di pochissima manutenzione per quanto riguarda le annaffiature: esse vanno eseguite dopo essersi assicurati che il terreno sia asciutto e vanno distanziate temporalmente tra di loro. Il terreno utilizzato deve essere ricco, ben drenato e soffice e la concimazione va effettuata ogni due settimane circa durante il periodo caldo.
Ogni 3 anni, oppure quando si sarebbe opportuno procedere con il rinvaso o quanto meno non appena si nota che le radici fuoriescono dai fori dei vasi. Questa operazione è consigliata comunque a primavera.
Marimo
Il Marimo è un’alga a forma di palla presente nei laghi di Giappone, Islanda e Estonia.
Il Marimo è un’alga a forma di palla presente nei laghi di Giappone, Islanda e Estonia.
Questo tipo di pianta è in grado di vivere più di 100 anni e le sue dimensioni aumentano di pochi millimetri ogni anno; se tenuta in penombra e in un acquario, fornisce ossigeno prezioso per i pesci.
Durante la fotosintesi clorofilliana, sugli steli si creano delle piccole sfere di ossigeno che fanno fluttuare nell’acqua l’alga, dando vita a movimenti simili a balletti. Il coperchio del contenitore che contiene il Marimo deve rimanere chiuso al fine di evitare che le zanzare ci depositino le uova e che entri la polvere.
Per prendersene cura, occorre cambiare l’acqua ogni 10/15 giorni circa e aggiungere dell’acqua gassata per trasformare l’anidride carbonica in ossigeno. È bene ricordare di non esporre l’alga al sole diretto: la temperatura dell’ambiente deve essere stabile tra i 18 e i 20 gradi.
Se la temperatura dell’acqua dovesse essere troppo alta, assumerà un colorito giallo/grigio.
Mostera Deliciosa
La Mostera Deliciosa è una pianta adatta sia alle zone ombrose della casa sia a quelle ben illuminate.
La Mostera Deliciosa è una pianta adatta sia alle zone ombrose della casa sia a quelle ben illuminate.
Nonostante ciò, è sempre bene garantirle un minimo otto ore di luce intensa e posizionarla in prossimità delle finestre (se l’esposizione è verso Nord o Est); al contrario, in estate la finestra andrebbe schermata con una tenda.
La temperatura perfetta per la Monstera deliciosa è quella che si ha normalmente all’interno degli appartamenti, ma possono sopportare anche climi rigidi. Se in vaso, questa pianta tollera più facilmente situazioni di temporanea siccità: prima di innaffiare la pianta, infatti, occorre accertarsi che il terriccio sia asciutto.
In caso di dubbio, il suggerimento è sempre quello di rimandare, specialmente se la Monstera cresce in una zona poco luminosa o se è inverno.
Piante grasse
Essendo originarie di terreni piuttosto aridi, per le piante grasse la luce è fondamentale.
Essendo originarie di terreni piuttosto aridi, per le piante grasse la luce è fondamentale.
La frequenza dell’annaffiatura dipende molto dalla stagione: durante l’inverno vanno mantenute sempre in casa, in un luogo soleggiato, e irrigate ogni 20/25 giorni; in estate è meglio porle all’aperto bagnandole ogni 10 giorni circa.
Una volta invasata, non sarà necessario effettuare grossi lavori di manutenzione. L’importante sarà assicurarsi che il terriccio sia ad alto assorbimento, leggero e permeabile: l’obiettivo è quello di far fluire l’acqua nel terreno: sarà la pianta stessa a prelevare e immagazzinare ciò che le serve.
Pothos
Il Pothos va annaffiato con regolarità, ma attenzione a non farlo quando la terra è ancora umida (anche se sopporta molto bene la siccità).
Il Pothos va annaffiato con regolarità, ma attenzione a non farlo quando la terra è ancora umida (anche se sopporta molto bene la siccità).
In linea di massima, anche d’estate, sono sufficienti due annaffiature a settimana – meno, invece, in inverno.
Proprio per questo, il Pothos preferisce la coltivazione in un vaso in terracotta, in cui l’eccessiva annaffiatura evapora più facilmente e le radici della pianta respireranno.
Per il bene di questa pianta è opportuno tenerla in un luogo dove non ci siano eccessivi sbalzi di temperatura, lontana dalle finestre e dai raggi solari diretti (la temperatura non deve mai scendere al di sotto dei 15/12 gradi).
Il terriccio del Pothos deve essere abbastanza drenante e formato da un miscuglio di terra da giardino, terriccio di foglie e sabbia.
Infine, in primavera e in estate è meglio utilizza un fertilizzante liquido ogni 15 giorni, mentre in autunno si può usare il concime organico in polvere.
Sansevieria
La sanseveria apprezza il caldo e la luce del sole, anche se mai diretta, ma non sopporta il freddo e le correnti d’aria. Questa pianta andrà annaffiata solo quando il terriccio è secco.
La sanseveria apprezza il caldo e la luce del sole, anche se mai diretta, ma non sopporta il freddo e le correnti d’aria. Questa pianta andrà annaffiata solo quando il terriccio è secco.
Esso deve avvenire:
una volta al mese durante il periodo invernale;
una volta alla settimana in estate.
Trattandosi di una succulenta, non bisogna abbondare con l’acqua e la concimazione va fatta una volta al mese.
Il terriccio, poi, deve essere leggero e combinato con sabbia e argilla per favorire il drenaggio.
Il tutto va rinvasato ogni due anni in un vaso più grande: va fatto in primavera con l’aiuto di un concime per rinforzare la pianta, meglio se liquido.
Spathiphyllum
Lo Spathiphyllum è una pianta poco esigente e si adatta bene a qualsiasi condizione: l’unico accorgimento è quello di posizionare il vaso in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce diretta del sole.
Lo Spathiphyllum è una pianta poco esigente e si adatta bene a qualsiasi condizione: l’unico accorgimento è quello di posizionare il vaso in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce diretta del sole.
La temperatura ideale in cui può vivere si attesta tra 20/25°, mentre di notte sopporta escursioni fino a 18; non sopravvive, però, al di sotto dei 15 gradi, in presenza di repentini cambi termici e correnti d’aria.
Con temperature elevate, è opportuno garantire un apporto idrico adeguato: le annaffiature devono essere regolari e abbondanti, con il terriccio che deve sempre mantenersi umido; in inverno, invece, le irrigazioni devono essere più scarse.
Infine, attenzione a:
nebulizzare l’acqua direttamente sul fogliame;
coprire il sottovaso con uno strato di sassi o di argilla, in modo che l’acqua in eccesso non vada a diretto contatto con le radici;
rinvasare una volta l’anno, possibilmente in primavera;
concimare con del compost ogni 25 giorni, da primavera all’autunno, oppure con concime specifico per piante da fiore.
Piante da interno
Aloe vera
Stando ad alcune ricerche, la pianta di Aloe Vera aiuta a mantenere più pulita l’aria dell’ambiente casalingo: questo perché assorbe sostanze dannose (come la formaldeide) e rilascia ossigeno – anche durante la notte. Tale caratteristica la rende perfetta, soprattutto, per la camere da letto.
Stando ad alcune ricerche, la pianta di Aloe Vera aiuta a mantenere più pulita l’aria dell’ambiente casalingo: questo perché assorbe sostanze dannose (come la formaldeide) e rilascia ossigeno – anche durante la notte. Tale caratteristica la rende perfetta, soprattutto, per la camere da letto.
Inoltre, la sostanza trasparente gelatinosa ottenuta dalla parte centrale delle foglie più esterne ha molte proprietà curative. Per quanto riguarda la cura della pianta, l’Aloe Vera necessita di un grande quantità di luce – va collocata vicino alle finestre – e di un ricambio di vaso all’anno.
Questa pianta necessita di una modesta quantità d’acqua, la quale però non deve essere troppo fredda; inoltre, i fertilizzanti vanno usati regolarmente.
La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.
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