La paura delle parole lunghe è un tipo di fobia decisamente poco comune che si manifesta in tutti quei soggetti che provano ansia nel pronunciare termini lunghi o complicati. Andiamo alla scoperta di come si caratterizza e di come risolverla.
Cos'è la paura delle parole delle lunghe
Il termine greco hipopotomonstrosesquipedaliofobia è il nome scientifico della cosiddetta "fobia delle parole lunghe". Questa definizione, infatti, è composta da hipopoto (grande), mostro (mostruoso), sesquipedali (un'espressione di derivazione latina che significa “parola grande”) e phobos (paura).
Chi soffre di questa rara forma d'ansia prova paura, disagio o apprensione quando si trova a dover pronunciare parole particolarmente complicate in quanto teme di rendersi ridicolo di fronte agli occhi degli altri. L'individuo prova un significativo imbarazzo, tanto acuto quanto è più forte la paura del giudizio degli altri nei suoi confronti.
Come tutte le fobie, anche l'hipopotomonstrosesquipedaliofobia (o hippopotomonstrosesquipedaliofobia) deriva da una reazione particolarmente intensa del soggetto di fronte a un evento, a un oggetto o a una situazione che non presenta, in realtà, un evidente pericolo.
I sintomi con i quali si può presentare questo disturbo sono di varia natura e vanno dai più leggeri, come un semplice disagio, fino a vere e proprie manifestazioni fisiche e forme d'ansia.
Queste possono includere, ad esempio:
- sudorazione eccessiva
- disturbi gastrointestinali
- tremori
- nausea
- vertigini
- insonnia
- tachicardia
Paura delle parole lunghe: quali cause
Come succede anche per le altre fobie raccolte nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali), che racchiude le varie forme d'ansia che colpiscono alcuni soggetti, anche la paura delle parole lunghe può avere diverse cause.
Può, infatti, essere provocata da un evento traumatico avvenuto in passato che ha minato alla base l'autostima del paziente, oppure può essere una manifestazione secondaria di un forte disturbo d'ansia.
La persona che prova questa paura ha un forte timore di risultare ridicolo agli occhi dei suoi interlocutori e, a causa di ciò, può sviluppare una tendenza all'evitamento, magari riducendo le sue interazioni sociali oppure decidendo di non parlare in pubblico se non strettamente necessario.
Alla base di questo problema sembra esserci un'intensa soggezione nei confronti del giudizio degli altri e un basso livello di autostima, i quali spesso si accompagnano anche alla presenza di disturbi dell'apprendimento o ad altre difficoltà nel linguaggio.
Quale trattamento per l'hipopotomonstrosesquipedaliofobia
Sebbene l'hipopotomonstrosesquipedaliofobia sia una fobia piuttosto rara, essa può avere significative ripercussioni sul soggetto che ne soffre. Ad esempio, esso potrebbe incontrare difficoltà nella sua carriera professionale o scolastica oppure avere problemi nel relazionarsi con altri individui.
Il trattamento dell'hipopotomonstrosesquipedaliofobia è simile a quello messo in campo per alleviare altri tipi di forme d'ansia, ovvero una terapia di tipo psicologico con un professionista, l'adozione di tecniche di rilassamento e, nei casi più gravi, la possibile somministrazione di farmaci ansiolitici.
La psicoterapia è fondamentale per lavorare sulla causa primaria che ha scatenato la paura delle parole lunghe e, con l'aiuto di uno specialista, il paziente potrà lavorare sull'origine del trauma e sulle cause che hanno determinato un così forte timore degli altri. Le tecniche di rilassamento, come ad esempio gli esercizi di meditazione o il traning autogeno invece, possono contribuire a migliorare gli stati ansiosi e a far vivere più serenamente la quotidianità all'individuo.