Crisi esistenziale: cos'è e come si supera

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Agosto, 2023

Crisi esistenziale: come si riconosce?

Cosa vuol dire avere una crisi esistenziale? Cosa si intende veramente con questa definizione di carattere generale e come si fa a riconoscere

Ecco i consigli per individuarla e per superare un forte disagio interiore.

Cosa si intende per crisi esistenziale?

Qual è il significato di crisi esistenziale e cosa vuol dire esattamente essere in preda a un disagio di questo tipo? Con questa definizione si intende generalmente un momento di forte sofferenza psicologica che conduce a mettere in discussione una parte (o la totalità) della vita condotta fino a quel momento

Chi vive un disagio di questo tipo non trova più un senso all'esistenza che lo caratterizzava, si chiede se alcune scelte fatte (come il lavoro, il partner, i figli, ecc) siano ancora valide e prova un intenso desiderio di apportare dei cambiamenti alla sua routine.

In genere, le crisi esistenziali si accompagnano a sentimenti di ansia, di stress, talvolta di malinconia, tristezza, rabbia e depressione e confusione mentale. La mancanza di lucidità e la sensazione di non vedere le cose in maniera chiara sono due aspetti caratteristici di questo disagio, infatti il soggetto tende a perdere di vista il centro della sua esistenza e a mettere in discussione tutto ciò in cui credeva. 

I momenti di questo tipo (che non sono assolutamente una conseguenza di una malattia mentale o di un altro tipo di disagio patologico, ma fenomeni che caratterizzano moltissime persone) non hanno una causa vera e propria, tuttavia, generalmente vengono scatenati da eventi improvvisi che scardinano le certezze dell'individuo, portandolo a mettere in dubbio la qualità della sua esistenza.

Le crisi esistenziali possono essere di vario tipo: c'è chi, ad esempio, sperimenta un senso di vuoto esistenziale che lo porta ad essere apatico e privo di slancio verso il futuro, chi perde di vista la propria identità e non si riconosce più nella persona che è stata fino a quel momento e altri, invece, che provano una forte insoddisfazione legata ad alcuni aspetti della propria vita che non riescono a risolvere.

Fra le cause più comuni che determinano una crisi esistenziale troviamo:

  • un divorzio o una separazione;
  • il lutto per la morte di una persona cara;
  • un licenziamento improvviso;
  • una malattia;
  • una forte delusione;
  • fine del percorso di studi e ingresso nel mondo del lavoro;
  • insoddisfazione legata a uno specifico aspetto della propria vita.

I sintomi della crisi esistenziale

Come si fa a riconoscere i sintomi di una crisi esistenziale in corso? Le manifestazioni emotive e fisiche tipicamente associate a questo disagio sono le seguenti:

  • disturbi del sonno;
  • tristezza, apatia e depressione;
  • paura per il futuro;
  • ansia;
  • attacchi di panico;
  • mancanza di motivazione e senso di inutilità;
  • senso di vuoto;
  • noia;
  • irritabilità e frustrazione;
  • crisi d'identità;
  • cambi d'umore frequenti e repentini;
  • autostima bassa;
  • insoddisfazione nei confronti delle decisioni prese nel passato e riguardo alla propria vita attuale;
  • sensazione di mancanza di controllo sulla propria vita.

Come superare una crisi esistenziale

Il primo passo per superare una crisi esistenziale è sicuramente quello di ragionare sulla causa che l'ha scatenata e, in un secondo momento, accettare l'idea che da una crisi nasce sempre una nuova opportunità.

Inizialmente occorre, quindi, concentrarsi sulle ragioni che hanno determinato l'insorgere di sentimenti negativi e confusione esistenziale, riflettere sul proprio passato e rintracciare il momento in cui le cose hanno cominciato ad andare male. Per portare avanti questo compito difficoltoso si può trovare un valido aiuto nella psicoterapia: grazie alla presenza di una figura esterna, infatti, sarà più semplice fare i conti con la propria vita e identificare i motivi che scatenano l'angoscia esistenziale.

ragazzo parla con psicoterapeuta

Poi, è importante tenere presente che questo disagio è ben lungi da essere una condizione rara, bensì è estremamente comune in persone di differente sesso, status sociale ed età. Ammettere a se stessi di essere in crisi è il primo passo per cambiare le cose e stare meglio, quindi affermare ad alta voce "sono in crisi" non è un indice di debolezza, bensì di forza. 

Superare un momento di questo tipo non è facile e molti cadono nella tentazione di annebbiare la sofferenza utilizzando droghe o alcol per eliminare il dolore, oppure si abbandonano a violente forme di auto recriminazione, incolpandosi per tutti gli errori commessi in passato.

È importante ricordare, però, che tutti commettono errori e che aver sbagliato direzione in passato non significa una condanna all'insoddisfazione. Lavorando su piccoli obiettivi e mettendo a fuoco la persona che si vuole diventare, è sempre possibile apportare dei cambiamenti significativi nella propria vita e superare con successo la noia e lo scoramento esistenziale. 

Il supporto di uno psicoterapeuta è, in questo caso, molto consigliato, in quanto non è sempre facile riuscire a migliorare la propria condizione da soli.

Inoltre, la presenza di una figura esterna è fondamentale per guardare alle cose con obiettività, senza nascondersi dietro a delle scuse, ma anche per non addossarsi una serie di colpe che, forse, hanno ragioni che non dipendono dalla volontà della singola persona.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Giusy Messina
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