Terrarium aperto e chiuso: ecco come creare il "giardino" in miniatura

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Marzo, 2025

Donna che sistema un terrario su un tavolo di legno pieno di piccole piante e della mano di un'altra persona che aiuta

Cos'è il terrarium e come crearne uno? In questo articolo vediamo quali sono i materiali necessari e i passaggi per la creazione di terrari chiusi e aperti, adatti a diversi tipi di piante; vediamo anche i consigli sulla cura, tra cui l'esposizione alla luce e l'irrigazione, per mantenere un terrario sano.

Cos'è un terrarium?

Il termine "terrarium" deriva dal latino "terra" (terra) e dal suffisso "-arium" (luogo o contenitore), proprio come "aquarium" per i pesci. 

Il terrario è un giardino in miniatura all'interno di un contenitore di vetro trasparente, che può essere chiuso o aperto.

I terrari chiusi sono ecosistemi vivi autosufficienti grazie al ciclo dell'acqua (traspirazione, evaporazione, condensazione) e alla fotosintesi. Possono essere utilizzati come soprammobili o centrotavola. 


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Grazie al processo della fotosintesi, all'interno del terrario, la pianta continua a produrre ossigeno e anidride carbonica: il vapore acqueo prodotto dalla respirazione della pianta si condensa sul vetro e ricade poi al suolo, tornando alle radici e ricreando così il ciclo vitale dell'acqua, così come avviene normalmente in natura.

I terrari aperti sono adatti a piante che vivono bene in ambienti secchi e ben ventilati, che richiedono meno umidità, come piante grasse, cactus e alcune piante aeree.

Quali piante scegliere per il Terrarium?

Per i terrari chiusi, scegliere piante che preferiscono l'umidità e temperature tra 15 e 20 gradi. È meglio optare per piante di piccole dimensioni, a crescita lenta e che non necessitano di molta luce né di troppa manutenzione. Infatti, una volta posizionate all'interno del contenitore, non è facile raggiungerle per togliere foglie o rami in eccesso.

Esempi: edera, muschio, felci, fittonia, piante carnivore, peperomia, pilea.

Per i terrari aperti, scegliere piante grasse, succulente o cactus.

Cosa serve per creare un terrario

Tra i materiali necessari ci sono un contenitore di vetro, la ghiaia per il drenaggio, il carbone attivo, il muschio, terriccio sterile e piante adatte. 

La stratificazione del terreno è un altro aspetto importante: uno strato di drenaggio (ghiaia), uno strato di carbone attivo (per la filtrazione) e uno strato di terriccio.

Il contenitore deve avere un'apertura abbastanza ampia per permettere di lavorare all'interno.

Terrari in vetro per piante

Il contenitore in vetro trasparente è la base del terrario e serve a creare un ambiente chiuso o semi-chiuso che simula un micro-ecosistema

Il vetro trasparente consente alla luce di raggiungere le piante, favorendo la fotosintesi, oltre a permettere di osservarne l'evoluzione. Può essere di varie forme e dimensioni, come barattoli, vasi o acquari, a seconda dello stile desiderato.

Ghiaia o sassolini per il drenaggio 

La ghiaia o i sassolini vengono posizionati sul fondo del contenitore e servono per creare uno strato di drenaggio. Questo strato serve per evitare che l'acqua ristagni nel terriccio, prevenendo così la formazione di marciume alle radici delle piante. 

È importante scegliere materiali non porosi che non rilascino sostanze dannose.

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Carbone attivo 

Il carbone attivo è un materiale facoltativo, ma consigliato soprattutto nei terrari chiusi. 

Si posiziona sopra lo strato di ghiaia e aiuta a filtrare l'acqua, assorbendo impurità e odori. La sua funzione è anche quella di prevenire la formazione di muffe e batteri nocivi.

Muschio (vivo o secco) 

Il muschio viene utilizzato come strato separatore tra il drenaggio e il terriccio. La sua funzione principale è impedire che il terriccio scivoli verso il basso mescolandosi con la ghiaia. 

Il muschio vivo può anche aggiungere un tocco estetico naturale al terrario; quello secco, invece, svolge una funzione più pratica.

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Terriccio sterile 

Il terriccio sterile è utile nel garantire un ambiente pulito e privo di parassiti o malattie che potrebbero danneggiare le piante. 

Deve essere scelto in base alle esigenze delle specie vegetali che si intende coltivare: ad esempio, un terriccio sabbioso per le piante grasse o uno più ricco per le piante tropicali.

Piante sotto vetro: quelle adatte al terrario 

Le piante sono il cuore del terrario e devono essere selezionate con cura in base al tipo di ambiente creato (chiuso o aperto). 

Per i terrari chiusi sono ideali piante tropicali che amano l'umidità, come felci e la fittonia; per quelli aperti, si preferiscono piante grasse o cactus che richiedono meno umidità. La scelta delle piante influenza anche l'aspetto estetico del terrario.

Elementi decorativi

Gli elementi decorativi, come rocce, conchiglie o statuine, sono facoltativi ma possono aggiungere quel tocco di personalità in più al terrario. 

Come creare un terrarium chiuso 

Ecco passo passo come creare un terrario chiuso:

  1. lavare e asciugare il contenitore;
  2. creare uno strato di drenaggio con ghiaia o sassolini;
  3. aggiungere uno strato di carbone attivo (se lo si utilizza);
  4. coprire con uno strato di muschio;
  5. aggiungere il terriccio adatto alle piante scelte;

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  1. preparare le piante rimuovendole dal vaso, pulendo le radici dal vecchio terriccio e accorciandole se necessario;
  2. creare delle piccole cavità nel terriccio e inserire le piante, partendo da quelle più grandi;
  3. aggiungere il muschio e le decorazioni;
  4. innaffiare con una pipetta o uno spruzzino;
  5. chiudere il contenitore.

Come creare un terrario aperto

Ora vediamo come creare un terrario aperto:

  1. scegliere un contenitore in vetro trasparente con un'apertura ampia, come ciotole, vasi o recipienti riciclati. Lavare e asciugare bene il contenitore per rimuovere polvere o residui che potrebbero compromettere la salute delle piante;
  2. versare uno strato di ghiaia o sassolini sul fondo del contenitore (circa 2 cm) per prevenire il ristagno d'acqua e il marciume delle radici;
  3. aggiungere uno strato sottile di carbone attivo sopra i sassolini per filtrare l'acqua e ridurre la formazione di muffe e odori;
  4. usare un terriccio ben drenante come quello specifico per cactus e succulente. Aggiungere uno strato sufficiente a coprire le radici delle piante;
  5. posizionare le piante nel terriccio iniziando da quelle più grandi. Lasciare spazio tra le piante per favorire la crescita e la circolazione dell'aria;
  6. completare il terrario con elementi decorativi come pietre, sabbia colorata o muschio secco per un tocco estetico;
  7. annaffiare con moderazione utilizzando una pipetta o uno spruzzino per evitare di saturare il terreno.

Come curare il terrario

Ecco gli accorgimenti da osservare per curare il terrario:

  • luce: posizionare il terrario in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce diretta del sole che può surriscaldare il terrario. Se la stanza è troppo buia, utilizzare una lampada a LED;
  • acqua: annaffiare con moderazione, nebulizzando le foglie con acqua non calcarea e controllando l'umidità del terriccio. Utilizzare acqua distillata o di bottiglia. I terrari chiusi richiedono annaffiature meno frequenti rispetto a quelli aperti;
  • umidità: controllare la condensa all'interno del terrario e aerare periodicamente i terrari chiusi per evitare l'eccessiva umidità. Se c'è troppa condensa, aprire il contenitore per far arieggiare;
  • temperatura: mantenere una temperatura tra 20 e 25 gradi di giorno e 15-20 gradi di notte. Evitare di posizionare il terrario vicino a fonti di calore;

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  • potatura: rimuovere le foglie ingiallite o danneggiate e potare le piante se crescono troppo;
  • concime: evitare di concimare i terrari chiusi perché sono autosufficienti, a meno che non si notino carenze nutritive. In tal caso, utilizzare un concime diluito;
  • pulizia: pulire periodicamente l'esterno del contenitore e, se necessario, l'interno con acqua o un detergente delicato; rimuovere le foglie morte o danneggiate per prevenire la formazione di muffe;
  • circolazione dell'aria: aprire periodicamente i terrari chiusi per favorire il ricambio d'aria.

FAQ: domande frequenti sui terrari

Ecco alcune domande ricorrenti riguardo alla gestione del terrarium:

Quali sono le principali differenze tra un terrario aperto e uno chiuso?

Un terrario aperto non ha coperchio, richiede irrigazione più frequente ed è adatto per piante secche; un terrario chiuso ha un coperchio, creando un ecosistema umido autosufficiente adatto per piante tropicali.

I terrari aperti hanno un aspetto più arioso e minimalista, possono tollerare ambienti più secchi rispetto a quelli chiusi ma richiedono più attenzioni rispetto a quelli chiusi.

Perché è importante usare terriccio sterile in un terrarium? 

L'uso di terriccio sterile riduce il rischio di formazione di parassiti, malattie e funghi nocivi all'interno del terrario. 

Qual è la posizione ideale per posizionare un terrario in casa? 

La posizione ideale è un luogo luminoso con luce indiretta, lontano dai raggi diretti del sole che potrebbero surriscaldare il terrario. Sono più adatte finestre esposte a nord, est o ovest.

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Cosa fare se si notano moscerini neri all'interno del terrario? 

I moscerini neri (sciaridi) indicano un'eccessiva umidità. In questo caso, si deve aprire il terrario per ridurre l'umidità e utilizzare un insetticida sistemico spray, chiudendo il coperchio per un paio di giorni.

Come si interviene se il muschio in un terrario ingiallisce?

Il muschio ingiallito indica che la posizione non è quella giusta. In questo caso si può estrarre il muschio, immergerlo in acqua distillata, strizzarlo e reinserirlo. Un'altra accortezza è spostare il terrario in una posizione più luminosa.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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