Come si coltiva il rosmarino in vaso? Quali accortezze richiede quest'erba aromatica così diffusa e apprezzata e qual è la posizione giusta dove collocare la pianta? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla cura del rosmarino in vaso.
Come coltivare il rosmarino in vaso
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta aromatica molto diffusa che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un portamento arbustivo e si utilizza comunemente sia in cucina, dove aggiunge sapore a numerose ricette, che in ambito erboristico, in virtù della sue proprietà antibatteriche, toniche e antinfiammatorie.
La coltivazione del rosmarino in vaso non è difficile, visto che questa pianta aromatica tipica della macchia mediterranea si caratterizza proprio per essere robusta e resistente. Se non si ha a disposizione un terreno dove piantarlo, tuttavia, si possono ottenere ottimi risultati anche coltivando il rosmarino in vaso, magari sul terrazzo o sul balcone di casa.
Il rosmarino è una pianta che si distingue per avere radici molto robuste, le quali sono abituate a crescere anche in condizioni climatiche non ottimali o su terreni particolarmente impervi. Per questo motivo non dovrebbe essere difficile far crescere la pianta all'interno di un vaso, a patto di scegliere con attenzione dove collocarlo.
Tale erba aromatica, infatti, predilige le posizioni soleggiate, infatti tollera bene la siccità ma molto meno i ristagni idrici. I raggi solari contribuiscono al benessere della pianta e fanno in modo che da essi si sprigioni quel profumo e quell'aroma che la contraddistinguono.
In natura esistono diverse tipologie di rosmarino, le quali differiscono tra loro anche per l'andamento (eretto, prostrato, semiprostrato) e per la forma. In genere i rosmarini prostrati si trovano nelle zone dal clima secco e ventoso, mentre se si sceglie di coltivare questa pianta in virtù delle sue proprietà aromatiche, si consiglia di optare per una varietà molto profumata, la quale risulterà ottima anche in cucina.
Coltivazione del rosmarino in vaso: acqua e terriccio
Coltivare rosmarino in vaso, anche sul balcone della propria abitazione, non è un'operazione difficile, a patto di scegliere il terriccio ideale per questo tipo di pianta e di innaffiarlo in modo non eccessivo. Durante l'autunno e l'inverno, basterà assicurarsi che il terreno rimanga sempre leggermente umido, mentre in estate si dovranno prevedere delle innaffiature aggiuntive.
Il terriccio per rosmarino ideale è leggero e drenato, idealmente con una parte di sabbia di fiume al suo interno e qualche piccolo sassolino che aiuta a evitare i ristagni idrici. Il vaso che lo conterrà dovrà essere abbastanza grande (almeno 20-25 cm di diametro) e ogni due anni la pianta andrà rinvasata in un contenitore più grande.
Per quanto riguarda la collocazione, il rosmarino predilige il pieno sole o la mezz'ombra e va posizionato in una zona del terrazzo che sia abbastanza riparata e protetta dal vento. In primavera la pianta andrebbe leggermente potata: i rami secchi, non più funzionali alla crescita dei fiori, vanno prontamente eliminati, mentre quelli che hanno dato vita alle escrescenze fiorite, vanno accorciati.
Come seminare il rosmarino in vaso
Solitamente la crescita del rosmarino in vaso avviene attraverso talea o mediante una piantina già pronta, tuttavia è anche possibile seminarlo direttamente all'interno del contenitore.
In questo caso il procedimento da seguire è il seguente:
- interrare una manciata di semi all'interno di un vaso, ad una profondità di circa un cm;
- innaffiare leggermente il terriccio;
- coprire il vaso con della pellicola trasparente, in modo che si mantenga il calore all'interno, e praticare alcuni piccoli fori per evitare che si formi la condensa all'interno;
- trascorsi due giorni, innaffiare nuovamente la terra e richiudere la pellicola;
- continuare a ripetere l'operazione finché, dopo all'incirca due settimane, non dovrebbero cominciare a germogliare i semi;
- ricordarsi di non innaffiare troppo, visto che la pianta teme i ristagni idrici.
Se, invece, si desidera far crescere il rosmarino tramite talea, bisognerà tagliare il rametto da una pianta già grande e rigogliosa (circa 10 cm), avendo cura di eliminarne le foglie inferiori. Poi, porre la talea all'interno di un vaso riempito con terra e innaffiare regolarmente finché le radici della nuova pianta non cominceranno a propagarsi.
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Come curare il rosmarino: 4 consigli da seguire
Come si cura il rosmarino in modo che cresca sano e forte? Ecco 4 consigli da seguire:
- arieggiare regolarmente il terreno smuovendo la sua superficie per permettere all'aria e alla luce di penetrare fra i primi centimetri. In questo modo si potranno anche eliminare quelle piccole foglioline che non appartengono alla pianta e che spesso crescono all'interno dei vasi;
- sebbene il rosmarino non necessiti di particolari esigenze nutritive, è preferibile aggiungere una piccola quantità di concime liquido specifico per piante aromatiche circa una volta l'anno;
- il rosmarino può essere piantato in vaso tramite talea, trapiantato a partire da una piantina già pronta oppure seminato. Il periodo migliore per quest'ultima operazione è sicuramente la primavera, quando le temperature si fanno più miti e aumentano le giornate di sole;
- se si sceglie di trapiantare il rosmarino in vaso partendo da una pianta comprata in vivaio, è preferibile attendere l'inizio della primavera, quando il clima non è ancora troppo caldo e il periodo delle gelate notturne è definitivamente passato.Vista l'elevata resistenza del rosmarino sia alle alte che alle basse temperature, non è necessario coprire la pianta durante la stagione invernale, tuttavia è consigliabile aggiungere uno strato di pacciamatura alla sua base.
Rosmarino in vaso: parassiti e malattie
Possedere una pianta di rosmarino sul balcone è sicuramente molto comodo, in particolare per chi è solito utilizzare i rametti di questo arbusto in cucina. Fortunatamente, rispetto ad altre varietà vegetali in rosmarino attira raramente i parassiti, mentre risulta molto gradito alle api e agli insetti impollinatori.
Ciò che, tuttavia, potrebbe esporlo allo sviluppo di una malattia è il marciume radicale, una condizione determinata dall'eccesso di acqua e dal ristagno idrico che caratterizza per le sue estremità inferiori, e che può rendere la pianta debole ed esposta all'azione di patologie e parassiti.