Piatti tipici toscani: scopriamo i più famosi e tradizionali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Ottobre, 2024

Pappardelle toscane

Vediamo cosa mangiare in Toscana, quali sono i piatti tipici toscani che non devono mancare in un tour della degustazione dei menu più tradizionali

Sono tra i più amati dai turisti italiani e stranieri che si recano in visita in una regione che offre tanto da vedere e da vivere tra attrazioni storico-artistiche, svaghi, natura, mare, montagna, e le specialità toscane.

I piatti tipici della Toscana: ingredienti della cucina toscana tradizionale

La cucina toscana offre una grande varietà di piatti, dalle zuppe rustiche ai tagli di carne pregiata, il tutto caratterizzato dall'utilizzo di ingredienti freschi, nonché dalle tradizioni agricole locali. 

Eccone alcuni:

Vino toscano

La Toscana è famosa per la produzione di alcuni dei vini più rinomati al mondo. Tra i più famosi troviamo il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco pregiato; questi vini accompagnano i piatti della Toscana, di carne, ma anche formaggi e salumi tipici regionali.

Pane toscano senza sale

Il pane toscano è noto per la sua caratteristica di essere privo di sale, perfetto per accompagnare i sapori decisi dei salumi e dei formaggi locali, come la finocchiona o il lardo di Colonnata. È anche la base di piatti come la panzanella e la pappa al pomodoro.

Pecorino toscano

Il pecorino toscano è un formaggio di pecora dal sapore leggermente piccante, disponibile in diverse varianti a seconda della stagionatura. Lo si gusta con miele, marmellate oppure come accompagnamento di noci e pere

Le versioni più stagionate sono perfette grattugiate su piatti di pasta, mentre le versioni fresche si sposano bene con i salumi.

Carne Chianina

La Chianina è una delle razze bovine più antiche e pregiate al mondo, originaria della Val di Chiana. 

È famosa per la sua carne tenera, utilizzata soprattutto per preparare la leggendaria bistecca alla fiorentina, un piatto di carne cotto sulla brace e servito al sangue.

Zafferano di San Gimignano

Questo pregiato zafferano è coltivato nella zona di San Gimignano e ha ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta (DOP): viene utilizzato in piatti come il risotto allo zafferano.

Castagne

Le castagne, coltivate soprattutto nelle aree montane della Toscana, sono alla base di molti piatti autunnali e invernali; vengono utilizzate per preparare il castagnaccio, un dolce semplice con farina di castagne, pinoli e rosmarino, ma anche in piatti salati come le zuppe di castagne.

Cinta Senese

La Cinta Senese è una razza suina autoctona della Toscana, famosa per la sua carne saporita. I prodotti derivati, come il prosciutto di Cinta Senese, sono molto apprezzati e utilizzati nella preparazione di piatti tipici o serviti in antipasto.

Antipasti del menu tipico toscano

Gli antipasti toscani sono un trionfo di sapori autentici. Dai crostini con fegatini e lardo di Colonnata alla ribollita, passando per le bruschette con pomodoro fresco, ogni piatto è un viaggio nel cuore della tradizione culinaria toscana.

Vediamone alcuni di seguito: 

Crostini neri toscani

Tra i cibi tipici della Toscana, i crostini neri, conosciuti anche come crostini di fegatini, sono un antipasto tradizionale dei menu toscani, in particolare della zona di Firenze. 

La preparazione prevede una salsa cremosa a base di fegatini di pollo, acciughe, capperi e altri ingredienti, da spalmare su fette di pane toscano abbrustolito e strofinato con uno spicchio d'aglio.

I crostini neri vengono serviti come aperitivo o come parte di un tagliere di affettati e altri antipasti toscani; la loro origine risale al Medioevo, quando il fegato era considerato un alimento povero ma nutriente, e questa preparazione permetteva di esaltarne il sapore.

Fettunta

Un antipasto rustico e semplice, ma di quelli tra i cibi toscani tipici, una preparazione caratteristica della zona di Firenze e del Chianti. La fettunta è una fetta di pane toscano, meglio se leggermente raffermo, che viene abbrustolita sulla griglia o sulla brace. 

Una volta tostata, la fetta di pane viene strofinata con uno spicchio d'aglio e poi condita con abbondante olio extravergine d'oliva toscano, sale e pepe. 

Le varianti prevedono l'aggiunta di pomodori freschi o erbe aromatiche come rosmarino o origano. 

Panzanella

La panzanella è un piatto tipicamente estivo a base di pane raffermo, pomodori, cipolla rossa, basilico, olio, aceto e sale, una ricetta povera che risale al XIV secolo, menzionata anche da Boccaccio e dal pittore Bronzino. 

Per prepararla il pane viene ammollato in acqua, strizzato e poi condito con gli altri ingredienti; può prevedere anche l'aggiunta di cetrioli e altre varianti. Va servita fredda.

Salumi toscani

La Toscana vanta una ricca tradizione di salumi, che rappresentano un'importante parte del patrimonio gastronomico regionale. 

Tra i più rinomati troviamo la finocchiona, la soprassata e il prosciutto crudo toscano, serviti come antipasto accompagnati dal tipico pane toscano senza sale, o utilizzati nelle varie ricette regionali.

La finocchiona è un salame tipico toscano, caratterizzato dall'uso dei semi di finocchio, originaria della zona di Siena, la finocchiona ha ottenuto il marchio IGP nel 2015. La sua preparazione prevede l'utilizzo di carne di maiale di razza pregiata, semi di finocchio, aglio, sale e pepe.

La soprassata toscana, nota anche come soppressata, è un salume dalle origini povere, realizzato con le parti meno nobili del maiale come guancia, testa, lingua e cotenna. Gli ingredienti vengono fatti bollire, tritati finemente e insaporiti con spezie, quindi pressati in un involucro di tela o budello. 


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Il risultato è un salume dal sapore intenso e dalla consistenza morbida, spesso servito a fette come antipasto o utilizzato in varie ricette regionali.

Il prosciutto crudo toscano DOP è un prodotto di eccellenza, ottenuto da cosce di suini selezionati e allevati secondo rigidi disciplinari. La sua lavorazione prevede una salatura a secco e una lunga stagionatura che può durare dai 12 ai 24 mesi. 

Ha un sapore dolce e delicato, arricchito da note aromatiche tipiche della flora toscana; la sua produzione è regolamentata dal Consorzio del Prosciutto Toscano, che ne garantisce la qualità e l'autenticità.

Piatti unici e contorni

Sono i piatti poveri toscani che rendono la gastronomia locale così apprezzata. 

Ecco alcuni esempi: 

Fagioli all'uccelletto

I fagioli all'uccelletto sono un piatto emblematico della cucina tradizionale toscana, particolarmente diffuso nell'area fiorentina. Il nome curioso di questa preparazione deriva dal metodo di cottura tradizionalmente usato per gli uccellini, che prevedeva l'uso di salvia e aglio; con il tempo, i fagioli hanno sostituito la carne, dando vita a un piatto vegetariano saporito e nutriente.

Per preparare i fagioli all'uccelletto si utilizzano i fagioli cannellini, preferibilmente di varietà toscana, pomodori pelati o passata di pomodoro, olio extravergine d'oliva toscano, aglio, salvia fresca, sale e pepe. 

La preparazione inizia con la cottura dei fagioli, che vengono lessati se secchi o semplicemente scaldati se si usano quelli in barattolo. Si prepara un soffritto con olio, aglio schiacciato e foglie di salvia, a cui si aggiungono i pomodori. 

Dopo una breve cottura del sugo, si uniscono i fagioli, lasciandoli insaporire a fuoco basso per circa 15-20 minuti e mescolando con delicatezza per mantenerli integri.

Il piatto è un classico della cucina tipica della Toscana che può essere servito come contorno, per esempio per accompagnare la bistecca alla fiorentina o altre carni alla griglia, ma anche come piatto unico, accompagnato da fette di pane toscano abbrustolito.

Lampredotto

Il lampredotto è un piatto tipico della cucina fiorentina, a base di una delle quattro sezioni dello stomaco dei bovini, l'abomaso. È considerato un piatto povero ma molto gustoso, caratterizzato da un sapore deciso e una consistenza morbida. 

Tradizionalmente il lampredotto viene servito come cibo di strada, tagliato a pezzetti e messo in un panino toscano salato, il "semelle", bagnato nel brodo di cottura. 

È possibile gustarlo anche come un normale bollito, condito con salsa verde, o in umido con verdure a foglia come gli spinaci, in una preparazione chiamata "zimino".

Ribollita

Una zuppa che prende il nome dal fatto che un tempo veniva cotta più volte (ribollita). Gli ingredienti principali sono cavolo nero, fagioli, altre verdure come carote, sedano, pomodori, e pane toscano raffermo, e cuociono a lungo fino a formare una zuppa molto densa e saporita.

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Primi piatti toscani tipici

I primi piatti toscani sono caratterizzati da una semplicità che li rende unici. Pochi ingredienti, ma di altissima qualità, vengono lavorati con maestria per creare piatti dal gusto intenso e avvolgente.

Vediamo una panoramica: 

Pappa al pomodoro

Chi vuole mangiare toscano non deve farsi scappare un’altra zuppa che fa largo uso del pane locale, senza sale, arricchita con pomodori maturi, aglio e olio extravergine d’oliva.

La pappa al pomodoro è una zuppa densa a base di pane raffermo, che viene fatto ammorbidire nel brodo di verdure, al quale poi si aggiungono i pomodori passati e si porta a cottura finché non si ottiene una zuppa densa e cremosa. 

Prima di servire, si completa con foglie di basilico fresco e un filo d'olio a crudo. 

Pici all'aglione

Un piatto tipico della Toscana, una specialità della Val d'Orcia, sono i pici all'aglione, la pasta fatta in casa simile a spaghetti spessi, condita con un sugo di aglione e pomodoro. 

I pici sono una pasta fresca tipica della Toscana, in particolare della zona di Siena. Sono simili a grossi e lunghi spaghetti, fatti a mano con acqua, farina e olio; si possono condire anche con ragù di cinghiale, ma la ricetta tipica è quella dei pici all'aglione. 

L'aglione è una varietà di aglio della Val di Chiana dai grossi spicchi e dal sapore più delicato; viene usato per fare un soffritto insieme a pomodoro fresco e vino bianco, creando un condimento molto apprezzato per questa pasta.

Tortelli maremmani al ragù di cinghiale

I tortelli maremmani sono un primo piatto tradizionale della Maremma toscana. Questi pasta ripiena fatta a mano è caratterizzata da una sfoglia sottile che racchiude un ripieno cremoso di ricotta e spinaci.

Secondi piatti di cucina tipica toscana

I secondi piatti sono un trionfo di sapori autentici, dove la carne, spesso proveniente da allevamenti locali, è la protagonista indiscussa. 

Dalla celebre bistecca alla Fiorentina, cotta alla brace e rigorosamente al sangue, al peposo, uno spezzatino di manzo cotto a lungo nel vino rosso e condito con abbondante pepe, ogni morso è un'esperienza unica.

Anche i legumi, come i cannellini o i borlotti, trovano spesso spazio nei secondi piatti, arricchiti da salumi e formaggi locali.

Scopiamone di seguito alcuni dei più celebri: 

Bistecca alla fiorentina

Un piatto tipico toscano, un vero classico, simbolo di Firenze, è la bistecca alla fiorentina, un taglio di carne di razza Chianina cotto sulla brace. Secondo la tradizione gastronomica locale, la cottura deve essere al sangue, per esaltarne il sapore. 

Si tratta di una spessa fetta di carne di vitellone, rigorosamente di razza Chianina, che include l'osso a forma di "T", il filetto e il controfiletto. La carne deve essere frollata per almeno 5-6 giorni e il taglio deve pesare tra gli 800 grammi e 1,2 kg. 

La cottura avviene sulla brace ardente per circa 5-7 minuti per lato, poi salata, pepata e condita con un filo d'olio extravergine d'oliva toscano. Viene servita spesso accompagnata da fagioli all'uccelletto o patate arrosto

Cinghiale in umido

Per gli amanti della carne, uno dei più famosi piatti tipici in Toscana è il cinghiale in umido. La carne viene cotta lentamente con vino rosso, spezie e verdure, dopo essere stata marinata per 12 ore con vino, aceto, cipolla, carota, sedano e aromi come ginepro, alloro e rosmarino. 

Viene poi rosolata con un soffritto di verdure e sfumata col vino rosso. Si aggiungono pomodori, olive, capperi e si lascia cuocere lentamente per circa 2 ore finché non risulta morbida e il sugo ben ristretto. 

Il risultato è un piatto dal sapore intenso e speziato, perfetto da gustare con la polenta o con fette di pane toscano abbrustolito.

Peposo alla Fornacina

Il peposo alla fornacina è un piatto tipico toscano originario di Impruneta, vicino a Firenze: la sua storia risale al Rinascimento, quando i fornaciai che producevano le tegole per la cupola del Duomo di Firenze lo preparavano direttamente nei forni delle fornaci.

Il peposo viene servito caldo, accompagnato da fette di pane toscano abbrustolito per fare la scarpetta. Il sapore è intenso e speziato, con la carne che diventa tenera dopo la lunga cottura. 

Gli ingredienti principali del peposo alla fornacina sono il muscolo di manzo tagliato a cubetti, il vino rosso Chianti, abbondante pepe nero in grani, aglio e sale; alcuni aggiungono anche un po' di concentrato di pomodoro, ma si tratta di un'aggiunta moderna non presente nella ricetta tradizionale.

La cottura del peposo è molto lenta: tradizionalmente, il piatto veniva cotto per tutta la notte; in casa, si cuoce a fuoco molto basso per almeno 3-4 ore. Durante la lunga cottura, il liquido si riduce gradualmente, trasformandosi in una salsa densa e saporita che avvolge la carne.

Cacciucco alla Livornese  

Il cacciucco è forse il piatto di pesce più famoso della cucina toscana, originario di Livorno. Si tratta di una zuppa a base di diverse varietà di pesce (solitamente 5-6 tipi), molluschi, crostacei, pomodoro, vino rosso, aglio e peperoncino. 

Il cacciucco ha origini antiche, legate alla tradizione dei pescatori che mettevano insieme tutto il pesce rimasto invenduto a fine giornata. 

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Veniva servito su fette di pane abbrustolito strofinato con aglio. Una leggenda narra che il cacciucco sia nato nel 1693 da un cuoco turco di nome Ahmet, che aprì una taverna a Livorno dove serviva una zuppa di pesce chiamata "balık çorbası". Il nome "cacciucco" deriverebbe dal termine turco "küçük" che significa "di piccole dimensioni", in riferimento ai pesci usati.

Acciughe alla Povera

Le acciughe alla povera sono una ricetta semplice ma gustosa, che rappresenta la tradizione del pesce povero nella cucina toscana. Le acciughe vengono marinate in aceto di vino bianco, olio extravergine d'oliva, sale, peperoncino e fettine sottili di cipolla.

Dolci della cucina regionale toscana

Tra i piatti tipici toscani, i dolci sono una parte importante della tradizione culinaria perché riflettono la semplicità e la genuinità degli ingredienti locali; la pasticceria toscana si basa su ricette contadine tramandate nel tempo. 

Ecco alcuni dei dolci più emblematici: 

Castagnaccio

Il castagnaccio è un dolce tradizionale toscano dalle origini antiche, considerato uno dei piatti poveri toscani della tradizione contadina, riscoperto e valorizzato negli ultimi decenni. 

Essendo molto semplice, si può preparare anche in casa con la farina di castagne, acqua, olio extravergine d'oliva e un pizzico di sale. A questi ingredienti base si aggiungono solitamente pinoli, uvetta, noci e rosmarino.

La preparazione del castagnaccio è semplice: si mescola la farina di castagne con acqua e un po' d'olio fino ad ottenere una pastella liscia. Successivamente, si aggiungono gli altri ingredienti e si cuoce in forno in una teglia bassa e unta d'olio. 

Il castagnaccio ha una consistenza densa e umida all'interno, con una crosticina croccante in superficie; il gusto è dolce naturalmente, senza aggiunta di zucchero, grazie alla farina di castagne. Il rosmarino conferisce un aroma particolare.

Esistono diverse varianti regionali del castagnaccio in Toscana e nelle regioni limitrofe: in Lunigiana si prepara una versione molto sottile chiamata "patona", mentre a Lucca si fa una torta più spessa detta "torta di neccio"; a Livorno esiste una variante densa chiamata "toppone", e a Firenze e dintorni è noto come "migliaccio" o "ghirighio".

Cantucci o cantuccini

I cantucci sono biscotti secchi alle mandorle tra i dolci toscani più conosciuti. Originari di Prato, sono croccanti e dorati in superficie, con una caratteristica forma obliqua data dal taglio in diagonale dopo la cottura. Vengono tradizionalmente inzuppati nel vin santo a fine pasto.

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Panforte

Il panforte è un dolce speziato, originario di Siena e tipico del Natale: è a base di frutta candita, mandorle, miele e spezie come cannella e pepe. La leggenda narra che fu inventato nel Medioevo da una monaca di nome Berta; ne esistono diverse varianti, tra cui il panpepato arricchito con cacao e pepe.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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