Quando si parla di riso, a prima vista, si pensa a un piatto banale e di semplice attuazione, ma in realtà la cottura del riso, in special modo quella del riso bollito, seppur non richieda una grande maestria da chef professionisti, necessita pur sempre di alcune piccole attenzioni nella scelta della varietà e delle molteplici modalità di cottura.
In questo articolo, vediamo come si cucina il riso e approfondiamo la conoscenza di questo cerale arrivato in Occidente da un’antica tradizione orientale, ma che da molto tempo fa parte ormai della nostra alimentazione.
Come si prepara il riso
Vediamo come fare il riso utilizzando i principali metodi di cottura, tra cui la bollitura, la cottura ad assorbimento o riso pilaf, la cottura del riso a vapore, la cottura in padella, e altri suggerimenti per preparare il risotto.
Come bollire il riso
Far bollire il riso è la cottura più abituale e conosciuta. La procedura riprende la tecnica per preparare la pasta.
Ecco come si fa il riso passo passo con la bollitura:
- Riempire una pentola capiente di acqua, aggiungere il sale e portare a bollore.
- Aggiungere il riso e far cuocere a fuoco moderato per il tempo indicato sulla confezione che può cambiare in base alla varietà acquistata.
- Scolare e servire ben caldo aggiungendo il condimento desiderato.
Cottura ad assorbimento o Riso Pilaf
Questo modo di cuocere il riso non prevede la scolatura in quanto tutta l’acqua viene assorbita durante la cottura. Per la perfetta riuscita di questo piatto è necessario utilizzare una quantità di acqua pari al doppio di quella del riso.
Per rendere facile la misurazione della quantità di riso, si può utilizzare un comodo strumento come il bicchiere:
- 1 bicchiere di riso = 2 bicchieri di acqua/liquido.
Cottura del riso a vapore
In questo caso il riso non entra a diretto contatto con l’acqua: viene cotto lentamente al vapore. Questo piatto viene spesso messo accanto alle verdure o ad altre pietanze come contorno.
Per questa cottura del riso sono indicati attrezzi come i cestelli (in acciaio o in bambù) da inserire nella pentola contenente una percentuale di acqua pari a 2-3 cm di altezza.
Come si cuoce il riso al microonde
Semplice e comodo, si tratta di un modo di cuocere il riso nelle situazioni in cui si ha fretta, quando stare ai fornelli diventa scomodo o troppo impegnativo.
I passaggi per la cottura del riso sono questi:
- Mettere il riso in un contenitore di vetro coperto da un foglio di pellicola o in uno specifico per microonde completo di coperchio
- Aggiungere acqua in abbondanza.
- Cuocere il tutto per 12/15 minuti e il riso lesso è pronto da scolare.
Cottura in padella
Cucinare il riso in padella richiede più attenzione e maggior presenza in quanto, dopo aver fatto soffriggere il riso per qualche minuto in aglio e olio precedentemente dorati, si procede con l’aggiunta di acqua o brodo, avendo cura di non far attaccare gli alimenti alla padella.
Questa procedura viene utilizzata spesso per la paella spagnola.
Come scolare il riso
Scolare il riso è un passaggio necessario nella preparazione dei primi piatti a base di questo alimento, ecco come farlo sia con uno scolapasta sia con uno strofinaccio.
Ecco come farlo con uno scolapasta:
- Una volta che il riso ha terminato la cottura, rimuovere la pentola dal fuoco.
- Prendere un colino o uno scolapasta e posizionarlo sopra il lavandino. Assicurarsi che le maglie siano abbastanza piccole da non lasciar passare i chicchi di riso attraverso i fori.
- Versare con attenzione il riso della pentola nel colino o nello scolapasta.
- Lasciare che l'acqua in eccesso scoli via. Scuotere delicatamente il colino per aiutare l'acqua a defluire.
- Una volta scolato, il riso è pronto per essere impiattato.
Ecco come farlo con uno strofinaccio:
questa è un'alternativa per scolare il riso senza scolapasta con le maglie piccole:
- Prendere un strofinaccio pulito e aprirlo a metà.
- Formare una sorta di sacchetto assicurandosi che sia abbastanza capiente per contenere il riso.
- Versare con cura il riso cotto all'interno dello strofinaccio.
- Chiudere la parte superiore dello strofinaccio formando un sacchetto e tenerlo sopra il lavandino.
- Lasciare che l'acqua in eccesso venga filtrato attraverso lo strofinaccio e defluisca nel lavandino.
- Una volta che l'acqua è stata tutta drenata, aprire lo strofinaccio. A questo punto, il riso sarà pronto per essere servito.
Cucinare il risotto in 3 passaggi
Imprescindibili i 3 passaggi: tostatura, cottura e mantecatura.
Dunque, ecco come procedere:
- tostare il riso per insaporirlo e renderlo più resistente alla rottura durante le alte temperature.
- procedere con la cottura aggiungendo il brodo un mestolo per volta fino al completo assorbimento.
- in ultimo, mantecare il risotto con burro, olio e formaggio grattugiato/filante.
Un ultimo suggerimento: va sempre sciacquato il riso prima della cottura?
Di solito, si ritiene necessario sciacquare il riso per le preparazioni di ricette che abbiano bisogno di avere i chicchi ben separati e lisci.
Per i risotti si ha una maggiore resa se il riso non viene sciacquato; in tal modo l’amido presente farà da collante per una consistenza cremosa che sosterrà la mantecatura.
Leggi anche:
- Dieta del riso: cos'è e come funziona
- Quante calorie ha il riso? Ecco benefici e proprietà
- E' vero che il riso fa ingrassare?
Le principali varietà di riso
Esistono moltissime varietà di riso ognuna delle quali ha caratteristiche diverse. Sapore, consistenza e utilizzo culinario sono le principali differenze.
Vediamone alcuni:
- riso Arborio: nato in Italia, ideale per risotti con una elevata capacità di assorbire molto i liquidi.
- Riso Basmati: originario dell’India, questa varietà di riso ha un profumo particolare e un sapore intenso e riconoscibile, ideale per accompagnare piatti orientali anche molto saporiti (molto usato nei piatti orientali, secondi piatti o piatti unici nei quali il cereale viene adottato anche come sostituto del pane).
- Riso Carnaroli: italiano con chicchi mediamente lunghi, perfetto per il risotto.
- Riso Vialone Nano: di grande valore, ottimo per risotti
- Riso a chicco lungo: ne fanno parte il Basmati, il riso Jasmin e il riso Basmati integrale. Ideale per piatti con l’esigenza di tenere i chicchi ben staccati tra loro. Consigliato per il pilaf.
- Riso rosso: sapore terroso e consistenza un po' appiccicosa, il suo colore è dovuto alla presenza di antocianine. Riso con elevato valore nutritivo.
- Riso Venere: è un riso integrale di colore nero, ricco di nutrienti e antiossidanti.
Come cucinare il riso integrale
Sempre più consueto è l'uso del riso integrale in alternativa a quello bianco, che diventa un'ottima alternativa per chi segue uno stile alimentare ricco di fibre. Inoltre, essendo meno trattato, mantiene intatte le sostanze nutritive e può contribuire a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
È bene sapere, tuttavia, che il riso integrale richiede una cottura più lunga rispetto a quello raffinato: mediamente di circa 30/40 minuti.