È vero che i fermenti lattici scaduti e, più in generale, tutti gli altri integratori scaduti, fanno male alla salute? E cosa fare con le altre tipologie di integratore che hanno oltrepassato la data di scadenza? Cosa occorre sapere prima di utilizzare questi prodotti?
Approfondiamo l'argomento cercando di fare chiarezza.
Gli integratori scaduti si possono assumere?
In commercio esiste un'ampia varietà di prodotti classificati come integratori alimentari: cosa succede, però, se si supera la scadenza degli integratori alimentari? Sono ancora sicuri o possono provocare dei rischi per la salute?
Gli integratori sono normalmente disponibili in un'ampia varietà di forme: in polvere, in compresse o liquidi, questi prodotti possono essere assunti per incrementare vitamine, sali minerali, proteine o anche per migliorare la qualità della flora intestinale, come accade nel caso dei fermenti lattici.
La totalità di questi prodotti ha una data di scadenza, in genere piuttosto lunga (anche due/tre anni), che dev'essere riportata per legge sulla confezione. Cosa succede, allora, se si assume un integratore scaduto da più o meno tempo?
Tutto dipende dalla dicitura riportata sulla confezione, che può includere o una data di scadenza vera e propria, o il cosiddetto "termine minimo di conservazione" (TMC).
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La data di scadenza viene seguita dalla dicitura "da consumarsi entro" insieme a una determinata data, e significa che la casa produttrice garantisce l'integrità del prodotto solo fino a quella data.
Oltrepassato questo riferimento temporale, vitamine scadute, sali minerali, fermenti lattici o altre tipologie di sostanza, non vengono più considerate integre al 100%.
Questo significa che tali sostanze potrebbero andare incontro a un deterioramento oppure non essere più efficaci, pertanto è preferibile non consumarli.
Per quanto riguarda, invece, l'assunzione di integratori alimentari scaduti caratterizzati dalla dicitura TMC (ovvero "termine minimo di conservazione") seguita da una data, la legge stabilisce che non vi sono reali rischi per la salute, tuttavia esso potrebbe perdere delle caratteristiche (sia in termini organolettici che di reale efficacia), e quindi se ne sconsiglia l'assunzione.
Gli integratori scaduti fanno male? Cosa succede se vengono assunti
La maggior parte degli integratori alimentari appartengono alla categoria dei prodotti "da consumare preferibilmente entro": ciò significa che aminoacidi scaduti, sali minerali, proteine e vitamine che hanno oltrepassato la data indicata dal produttore sula confezione non sono pericolosi per la salute.
Quello che verosimilmente può accadere è, però, che tali prodotti perdano di efficacia, risultando quindi pressoché inutili.
Non è possibile stabilire a priori se un integratore è o no ancora valido dopo la data di scadenza, anche perché molto dipende dalla sua modalità di conservazione.
Se gli integratori sono stati conservati a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore e dai raggi del sole, è probabile che non si siano degradati moltissimo, tuttavia per non rischiare è opportuno rifarsi alla data indicata sulla confezione.
Anche un semplice integratore a base di magnesio scaduto, se conservato in modo scorretto, potrebbe provocare dei rischi per la salute, sotto forma di problemi gastrointestinali o reazioni allergiche.
Bisogna tenere a mente che l'esposizione alla luce, all'aria e al calore può alterare significativamente la durata dei prodotti e far sì che essi abbiano perso la loro efficacia.
I fermenti lattici scaduti si possono prendere?
Sono in molti a chiedersi se i fermenti lattici scaduti fanno male oppure se, alla pari di altri prodotti (come i sali minerali scaduti o le proteine in polvere), possano essere assunti senza particolari problemi; una volta superata la data di scadenza indicata dalla confezione, può essere che essi non siano più così efficaci.
Se si vuole essere certi della loro integrità, è pertanto consigliabile non prenderli dopo il TMC, sebbene nella maggior parte dei casi e se assunti dopo un lasso di tempo breve, essi non dovrebbero provocare danni alla salute di grave entità.