Spesso si ha la tentazione di provare prodotti dimagranti di origine non verificata, ignorando il fatto che, per perdere peso, la cosa migliora da fare sia quella di rivolgersi ad un esperto della nutrizione che possa aiutarci nel nostro percorso nel modo più corretto, in base alle nostre esigenze fisiopatologiche.
Sicuramente, consumare cibi sani ed essere fisicamente attivi può aiutare nel mantenimento della forma fisica.
Ma cosa sono e come funzionano gli integratori alimentari di origine naturale che “sembra” possano influire sulla perdita di peso. Di cosa si tratta? Vediamo insieme qualche esempio.
Quali sono e come agiscono?
In farmacia o in erboristeria si possono trovare diversi integratori dimagranti. È importante chiarire che non è mai stata dimostrata una reale efficacia per la maggior parte di questi prodotti e, anzi, in alcuni casi potrebbero addirittura rivelarsi pericolosi, se usati in grande quantità e in concomitanza con altri farmaci.
Alcuni tipi di questi integratori, in base alla loro funzione possono:
- Facilitare la digestione delle proteine: gambo d’ananas e papaya, contengono enzimi digestivi vegetali. Raramente portano effetti collaterali, ma si possono verificare episodi di ipermenorrea.
- Stimolare la termogenesi: efedrina, pseudoefedrina, sinefrina, caffeina e teobromina, Guaranà, tè verde, nero e oolong, arancio amaro, mate e cola. Se consumate ad alte dosi, possono portare palpitazioni e tachicardia (oltre a ipertensione e diarrea).
- Stimolare la tiroide a produrre più ormoni: iodio, fucus e laminaria (due tipi di alghe). Anche in questo caso possono, però, causare tachicardia e insonnia.
- Favorire l’ossidazione di acidi grassi: carnitina. Se assunta prima di dormire, può dare problemi ad addormentarsi.
- Stimolare il senso di sazietà: chitosano, guar, crusca, psillio, agar, gomma karaya, glucomannano, faseolamina, carragenina, mucillagini, cellulosa, carragenina e semi di lino, rallentano la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Possono, però causare disturbi gastrointestinali.
Integratori e Alimentazione
Come abbiamo già visto, non esiste nessuna strategia vincente per ridurre il grasso addominale che non includa un impegno dal punto di vista alimentare.
Riportiamo, quindi, una lista di sostanze che possono aiutare a perdere peso (soprattutto a livello di pancia e fianchi):
- Pepe nero: riattiva il metabolismo, accelerando la termogenesi e il consumo di calorie a riposo.
- Guaranà: impedisce la lipogenesi (quando il corpo accumula grasso nel corpo), questa sostanza è utile per chi tende ad accumulare grasso addominale molto velocemente.
- Arancio amaro: contiene la sinefrina, una sostanza naturale che stimola il metabolismo e la termogenesi; si usa per contrastare eccesso di peso, cellulite e patologie cardiovascolari.
- Tirosina: una carenza di questo nutriente può portare il soggetto a soffrire di uno stato di lieve ipotiroidismo (tra i cui sintomi vi è l’eccesso di peso). Inoltre, grazie alle sue proprietà sazianti, riduce in modo naturale l’appetito, grazie alle sue proprietà sazianti.
Come si può stimolare il metabolismo con l’alimentazione?
È sempre molto importante seguire uno stile di vita sano e attivo, osservando alcuni accorgimenti a tavola:
- Le uova contengono proteine e grassi benefici, che contribuiscono a migliorare il metabolismo.
- Le spezie, in particolare la cannella e lo zenzero, favoriscono l'assimilazione dello zucchero, aiutando il corpo a metabolizzarlo fino a venti volte più velocemente.
- Il pesce azzurro aiuta a bruciare i grassi.
- Gli oli ottenuti dalle noci e dalla frutta creano un perfetto equilibrio tra gli acidi grassi omega-6 e omega-3 nel corpo.
- I legumi aiutano ad accumulare energia nei muscoli e, durante l’attività fisica, si bruciano i grassi più facilmente.
- L'olio di cocco, al posto del tradizionale olio da cucina, aiuta a bruciare i grassi più velocemente.