Gli integratori di vitamine, altrimenti noti come integratori o supplementi vitaminici, sono prodotti che rientrano nell’ampia categoria dei cosiddetti “supplementi nutrizionali”.
In commercio esistono molti prodotti di questo tipo: alcuni di essi sono miscele di più vitamine e sono denominati “multivitaminici”, altri sono prodotti che contengono un solo elemento, come nel caso di un integratore di vitamina B. Se prendiamo quest’ultimo esempio, però, si deve precisare che la maggior parte delle volte è presente una combinazione di più vitamine del gruppo B come per esempio la B6, la B9 (acido folico) e la B12.
Integratori vitaminici: l’assunzione non deve essere indiscriminata
La diffusione degli integratori vitaminici è notevole ed è sicuramente interessante capire quando la loro assunzione è indicata.
Si deve infatti precisare che, pur non essendo farmaci, non è consigliato un loro utilizzo indiscriminato; una loro assunzione inappropriata, infatti, non è sempre esente da effetti collaterali. Uno studio pubblicato nel giugno 2022 su JAMA (Vitamin, Mineral, and Multivitamin Supplementation to Prevent Cardiovascular Disease and Cancer), ad esempio, ha evidenziato fra le altre cose che un’assunzione massiccia di vitamina D per lunghi periodi di tempo, aumenta, seppur lievemente, il rischio di sviluppare calcolosi renale.
Quando può essere indicato assumere integratori vitaminici?
Nei soggetti sani che conducono un buon stile di vita, un regime dietetico equilibrato e vario è di norma sufficiente ad assicurare il corretto apporto di micronutrienti, vale a dire vitamine e sali minerali.
Ciò premesso, non sono infrequenti quelle situazioni in cui si registrano carenze o aumentati fabbisogni di una specifica vitamina o di più vitamine. Analizziamo di seguito le più comuni.
Diete vegana e vegetariana
I soggetti che seguono un regime alimentare vegetariano non assumono né carne né pesce, mentre quelli che seguono la dieta vegana evitano anche qualsiasi altro prodotto alimentare di derivazione animale (come per esempio le uova, il latte o il miele).
Queste scelte dietetiche potrebbero esporre a una carenza di vitamina B12; quest’ultima non è del tutto assente nei cibi di origine vegetale, ma la sua comunque scarsa presenza è in una forma poco assimilabile. In questi casi, quindi, può essere indicata una supplementazione vitaminica. Non sarà invece necessaria un’integrazione di vitamina C.
Pianificazione della gravidanza
Alle donne che stanno pianificando una gravidanza è generalmente suggerita l’integrazione di vitamina B9, più comunemente nota come acido folico o vitamina M. Il motivo del suggerimento sta nel fatto che gli studi evidenziano che tale sostanza previene alcune malformazioni congenite a carico del tubo neurale, come per esempio la spina bifida.
Allenamenti sportivi costanti e intensi
In tutti coloro che praticano un’attività sportiva costante (ma lo stesso vale nel caso di qualsiasi attività fisica intensa, anche lavorativa) si registra in genere un aumentato fabbisogno di vitamine, in particolare di vitamina C, di vitamine del gruppo B e di vitamina E. Di norma si registra anche una maggiore necessità di sali minerali.
Tornando alle vitamine, la C è importante per il sistema immunitario e inoltre favorisce l’assorbimento del ferro; la vitamina E favorisce la riparazione muscolare, mentre le vitamine del gruppo B hanno un ruolo importante nel metabolismo energetico.
Per chi pratica sport di endurance, vengono spesso suggeriti non soltanto integratori vitaminici, ma anche l’integrazione di aminoacidi ramificati poiché favoriscono il recupero.
Condizioni patologiche che inducono il malassorbimento
Vi sono alcune condizioni patologiche come il morbo di Crohn, la celiachia, la disbiosi intestinale ecc. che determinano uno scarso se non addirittura scarsissimo assorbimento di sali e minerali derivanti dalla normale alimentazione.
In questi casi, il medico potrebbe suggerire opportune integrazioni di vitamine e sali minerali.