Chi soffre di diabete è costantemente alla ricerca di metodi per tenere sotto controllo la glicemia: in aggiunta alla cura prescritta dallo specialista in diabetologia, può essere utile sapere che esiste più di un integratore per abbassare la glicemia.
Infatti, oltre ai diabetici, per cui sono necessarie terapie mirate indicate dal diabetologo, può essere utile imparare come abbassare la glicemia senza l’uso di farmaci, ma in modo naturale, soprattutto per chi non è diabetico.
Glicemia, iperglicemia e diabete: le differenze
La glicemia è semplicemente un indicatore che misura la quantità di zuccheri (glucosio) presenti nel sangue. Si tratta di un termine spesso associato al diabete (patologia caratterizzata dall’iperglicemia, ovvero una quantità elevata di zucchero a livello ematico).
La malattia diabetica può avere due cause:
- nel diabete di tipo 1 si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza, anche se non sono rari i casi di insorgenza nell’età adulta. Questa patologia, definita autoimmune, ed è determinata da un’insufficiente o assente produzione di insulina (l’ormone che si occupa di trasformare gli zuccheri in energia);
- nel diabete di tipo 2 l’insulina non viene utilizzata in modo corretto (in genere questa forma di diabete è chiamata, comunemente, anche ‘diabete senile’ poiché compare in soggetti con età superiore ai 40 anni.
Quando la malattia è conclamata (che sia diabete di tipo 1 o 2) non vi sono rimedi alternativi alla cura farmacologica.
Ma nei casi di glicemia alta non imputabili al diabete, è possibile far ricorso a rimedi naturali, come gli integratori per la glicemia alta, che aiutano a mantenere i livelli della glicemia entro i range della normalità, andando ad agire sui fattori che ne provocano l’innalzamento.
12 sostanze e integratori per glicemia alta
In un individuo sano la glicemia oscilla tra i 60 e i 130 mg/ dl nel corso della giornata; a digiuno, i livelli possono essere tra i 70 e i 110 mg/ dl.
La glicemia si considera alta quando si registrano a digiuno picchi pari a 100-125 mg/ dl e si può sospettare la presenza di diabete quando si superano i 126 mg/ dl.
Se si soffre di glicemia alta ma si è escluso il diabete, è necessario intervenire per cercare di abbassare la glicemia, anche senza farmaci.
Uno dei primi interventi da fare è quella di ricorrere a sostanze o integratori specifici in grado di controllare i valori della glicemia.
Tra questi vi sono:
- aglio e cipolla: questi due ortaggi, spesso disprezzati a causa dell’alitosi che provocano (effetto collaterale del loro consumo), grazie alla presenza di composti solforici riescono ad abbassare livelli di glucosio e di lipidi nel sangue. L’allicina in essi contenuta, in particolare, ostacola la scomposizione dell’insulina da parte degli enzimi del fegato, promuovendo la purificazione del sangue dal glucosio in eccesso e contrastando il depositarsi di grasso nel fegato;
- berberina: questo composto bioattivo viene ottenuto da piante come la berberis, ma è presente anche in diverse altre piante, come: uva, crespino e idraste. La berberina è tra i più efficaci integratori contro la glicemia alta, in grado di ridurre gli zuccheri nel sangue anche del 26%. Essa agisce modulando i recettori insulinici del tessuto muscolare, potenziandone le capacità, in modo da interagire con l’insulina. Inoltre, sembra che allo stesso tempo la berberina sia in grado di ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi nei diabetici di tipo II e, presumibilmente, aumentare di poco il colesterolo HDL (“buono”);
- cannella: questa spezia è in grado di diminuire i valori di glucosio, peso e pressione. In merito a questo, sono stati effettuati numerosi studi per dimostrare le proprietà ipoglicemizzanti e ipotensive della cannella;
- eucalipto: caratterizzato dalla presenza di polifenoli antiossidanti come i tannini, l’eucalipto riesce a bloccare la digestione dei glucidi;
- galega officinalis: questa pianta officinale contiene galegina, un alcaloide ipoglicemizzante che riesce ad aumentare le funzionalità dell’insulina, ottimizzare la captazione muscolare del glucosio, migliorare la produzione pancreatica di glucagone e incrementare il meccanismo epatico di glicogenolisi;
- ginseng americano: estratto dalla radice Panax quinquefolius, il ginseng americano rallenta l’assimilazione di carboidrati, promuovendo la produzione di insulina da parte del pancreas e la captazione tissutale del glucosio;
- gymnema: le foglie della pianta rampicante gymnema, provenienti da alcune zone di India e Africa, permettono all’intestino di assimilare dosi limitate di glucosio, stimolando le cellule beta del pancreas a rilasciare insulina. In particolare, l’estratto di gymnema è un vero e proprio toccasana per contrastare il diabete di tipo 2;
- mirtillo nero: ricco di principi attivi, il mirtillo nero riesce ad abbassare i livelli ematici di glucosio;
- mirto: il mirto è l'inibitore per eccellenza dell’alfa-glucosidasi, un enzima digestivo intestinale;
- momordica: questa pianta contribuisce alla produzione di insulina e migliora il metabolismo degli zuccheri. La momordica ha, quindi, un’azione ipoglicemizzante, in grado di ridurre il rischio di diabete;
- opunzia: si tratta di una pianta appartenente alla famiglia dei cactus, molto comune, ma dalle spiccate proprietà. I suoi polisaccaridi, soprattutto i mannani, trattengono gli zuccheri e ne bloccano l’assorbimento a livello intestinale;
- sambuco: il sambuco ha un’azione insulino-stimolante e ipoglicemizzante, per via dei terpenoidi e dei fitosteroli (beta-sitosterolo) in esso presenti.
Come abbassare la glicemia in modo naturale
Oltre agli integratori naturali, lo stile di vita può influenzare il livello di glicemia nel sangue. In particolare, vi sono due elementi di disturbo, lo stress a una parte e la mancanza di attività fisica (o quasi) dall’altra.
Senza dubbio la vita che la società impone è spesso frenetica e accompagnata, di frequente, da problemi familiari o lavorativi.
Gli imprevisti continui, i cambi di programma e le situazioni di incertezza sono in grado di destabilizzare la mente e l'organismo.
Se a questo quadro si aggiunge la mancanza di attività fisica, sulla salute si producono diversi effetti negativi.
La vita sedentaria, infatti, non è solo causa di obesità, cellulite, mancanza di tonicità e di elasticità, ma provoca molti altri danni, tra cui l’aumento del tasso glicemico.
Fare attività fisica contribuisce ad abbassare i valori della glicemia e, al tempo stesso, diminuisce lo stress ed il nervosismo quotidiano.
La buona notizia è che, anche se non si ha molto tempo da dedicare allo sport, sono sufficienti 30 minuti di camminata veloce al giorno per ridurre l’infiammazione dell’organismo e mantenersi attivi, contribuendo ad abbassare la glicemia.
Quest'attività fisica moderata sembra che sia in grado di ridurre anche il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, fino al 40%.
Un altro aspetto che assieme all’attività fisica abbatte il rischio di insorgenza del diabete fino al 60% è l’alimentazione.
Chi desidera abbassare la glicemia deve tenere conto, ovviamente, di ciò che si mangia.
Alimenti per abbassare la glicemia
L’alimentazione è uno degli step fondamentali per abbassare la glicemia; è infatti possibile adottare, nella propria dieta, alcuni cibi che sono preziosi per tenere sotto controllo i livelli di glucosio.
Esistono degli alimenti da considerare ottimi alleati per controllare i livelli di glucosio:
- verdure povere di amido (spinaci, broccoli, fagiolini);
- pesce e carni magre (salmone, petto di pollo);
- fragole;
- farina di avena.
Invece, per abbassare i livelli di glicemia andrebbero evitati (o assunti con parsimonia):
- cibi ricchi di grassi saturi (latte, panna, formaggi grassi, wurstel, hamburger, carne grassa, salumi e affettati);
- cibi che abbondano di grassi idrogenati (margarina e prodotti da forno);
- cibi ricchi di sodio (che possono contribuire ad innalzare i livelli di glucosio nel sangue);
- cibi ipercalorici e con un alto indice glicemico (dolci, pizza, cereali raffinati e bolliti, spuntini, bevande zuccherate, crosta del pane).
In aggiunta, sempre riguardo all’alimentazione, si possono poi adottare le seguenti strategie per contrastare l’iperglicemia:
- diminuire i carboidrati (pasta, pane, cereali, pizza, patate, legumi e frutta dolce);
- scegliere cibi a basso indice glicemico (cereali con fibre, legumi interi e frutta poco zuccherata);
- preferire verdure poco caloriche (finocchi, radicchio, zucchine e lattuga);
- condire con olio extra vergine di oliva (i cui grassi rallentano l’assorbimento e la digestione degli zuccheri, consentendo di ridurre il rischio di picchi glicemici);
- prediligere cibi ricchi di proteine (uova, fiocchi di latte, ricotta magra, merluzzo, petto di pollo);
- consumare alimenti ricchi di omega 2 (semi di lino, olio di soia, uva, kiwi, sgombro, sardine e aringhe).
Dunque, se si vogliono tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue, è importante imparare anche ad alimentarsi correttamente, seguendo i semplici ed efficaci consigli fin qui esposti.