Cos'è la dieta macrobiotica e in cosa consiste? Quali sono gli alimenti e i metodi di cottura più indicati per chi vuole seguire un'alimentazione di questo tipo? Vediamolo insieme.
Cos'è la dieta macrobiotica
La parola "macrobiotica" deriva dall'unione dei termini greci macros (grande) e bios (vita) ed è stata utilizzata per la prima volta dal medico tedesco Cristoph Wilhelm Hufeland nel XVIII secolo. In realtà la dieta macrobiotica è una pratica alimentare nata in Oriente, che poi, grazie a Hufeland e ad altri studiosi, si diffuse anche in Europa e in America in virtù dei suoi presunti benefici fisici. In epoca moderna, la macrobiotica conobbe una grande diffusione grazie agli studi di Georges Ohsawa, il quale si occupò di studiare la ripartizione degli alimenti in base al principio taoista dello Yin e dello Yang.
La nutrizione macrobiotica è una scelta di vita, prima che alimentare, e prevede un consumo attento e consapevole di determinati cibi i quali, combinati fra loro secondo regole precise, consentirebbero all'individuo di mantenersi in buona salute. I fautori di questa dieta mirano al raggiungimento dell'equilibrio energetico tra forza Yin e forza Yang, equilibrio che si otterrebbe anche compiendo specifiche scelte alimentari. La macrobiotica, infatti, annovera dei cibi cosiddetti Yin, ovvero acidi, dei cibi Yang, ovvero alcalini, e alcuni definiti "neutri"; proprio una corretta associazione fra le varie tipologie di alimenti consentirebbe di trarre innumerevoli vantaggi dalla dieta e permetterebbe di avere un sistema immunitario più forte e resistente.
Secondo la macrobiotica, è fondamentale conoscere tutti i vari elementi che definiscono il cibo al fine di bilanciare al meglio la propria alimentazione. Per questo motivo è importante valutarne le caratteristiche fisiche (forma, colore e densità), quelle geografiche (provenienza e stagionalità) e quelle chimiche e biochimiche (ovvero la composizione molecolare).
L'alimentazione macrobiotica segue principi estremamente precisi e predilige cibi naturali e non processati, con un abbondante uso di verdura, cereali integrali, semi oleosi e frutta. Al contrario, lo zucchero (in particolare quello raffinato di colore bianco), le bevande eccitanti (tè, caffè,...), quelle zuccherate e l'alcol dovrebbero essere aboliti in favore di dolcificanti di origine naturale, acqua e tisane.
Le caratteristiche della dieta macrobiotica
La macrobiotica è una pratica alimentare che prevede il consumo di determinati cibi cotti seguendo specifiche tecniche di cotture. Fra le caratteristiche principali di questo modo di mangiare rientrano:
- l'abbondante uso di zuppe o di preparazioni a base di brodo
- il ricorso a cibi naturali e non processati
- l'eliminazione del caffè e dello zucchero
- un'alimentazione principalmente a base di carboidrati integrali e di proteine di origine vegetale
- l'eliminazione quasi totale dei condimenti a base di grassi
- scarso utilizzo di latte, latticini e di spezie
Le diete macrobiotiche si prestano ad essere seguite in base a diversi livelli: dal più rigido, che prevede un'alimentazione basata essenzialmente sui carboidrati con pochissime concessioni alla quota proteica, fino ad un'interpretazione più sostenibile che consente, invece, anche l'utilizzo di pesce bianco, di una vasta varietà di ortaggi e di spezie. La carne, invece, è quasi del tutto assente (soprattutto quella rossa), così come alcuni metodi di cottura (la frittura, ad esempio) e i dolci di derivazione industriale.
Secondo i sostenitori di questo tipo di alimentazione, ogni alimento integrale sarebbe una combinazione unica di vitamine, oligoelementi e acidi grassi insaturi che andrebbe scelto privilegiando quelli di derivazione biologica: l'utilizzo di sostanze chimiche, infatti, produrrebbe effetti nocivi per l'organismo e potrebbe alterare una corretta assimilazione del cibo.
Quali sono i cibi macrobiotici?
Per chi intende mangiare macrobiotico vi sono alcuni cibi che è assolutamente necessario consumare. Fra questi rientrano:
- i cereali integrali. Ne fanno parte il riso, l'avena, il grano, l'orzo, il farro, il mais, la segale, il miglio e il grano saraceno
- le alghe, utilizzate sia come insaporitore naturale dei cibi, sia per il loro valore nutritivo
- le verdure
- i legumi. Fagioli, ceci, lenticchie e piselli sono i più consumati
- i prodotti derivati dalla soia come il tofu e il tempeh
- i semi oleosi, come i semi di sesami, quelli di girasole, di lino e di zucca
- la frutta secca
- la frutta fresca, soprattutto se di stagione
- per condire le ricette macrobiotiche si utilizza in genere il succo di limone, l'aglio, il succo di mela, lo zenzero, la salsa di soia, il sale marino integrale, la senape, l'aceto di mele e alcuni speciali tipi di condimento di derivazione orientale come il miso, la salsa tamari, lo shoyu, l'umeboshi e il gomasio
- infusi a base di erbe
Tutti questi alimenti vanno consumati crudi o cotti al vapore. Fritture e cotture prolungate si devono, invece, evitare.
Quali sono, invece, i cibi che, secondo la macrobiotica andrebbero evitati o consumati molto raramente?
- zucchero raffinato
- bevande zuccherate
- alimenti industriali
- caffè
- cibi di origine animale
- alcuni tipi di ortaggio come i pomodori, le melanzane, le patate, gli asparagi, i finocchi e le zucchine
- salumi
- uova
- latticini
- dolcificanti
In linea generale, si dovrebbe tendere all'equilibrio fra alimenti Yang, ovvero quelli che hanno un sapore più salato e un più alto grado di alcalinità, e quelli Yin sapore dolce o piccante e dal più alto grado di acidità.
Cibo macrobiotico: la differenza tra alimenti Yin e Yang
L'alimentazione macrobiotica distingue fra cibi Yin e Yang, i quali dovrebbero sempre essere in equlibrio fra loro. Ecco un elenco che comprende gli alimenti di maggior consumo.
Cibi Yin
- cibo in scatola
- alcolici
- dolci
- tè e caffè
- spezie
- panna
- frutti tropicali
- agrumi
- altri tipi di frutta come mele, pesche, frutti di bosco
- latte e derivati
- alcuni tipi di verdure come patate, asparagi, carciofi
- tofu
- verdure a foglia verde
- cavolo, cipolle e zucca
- radici (carote, zenzero, rape, rapanelli,..)
- alghe
- legumi
Cibi Yang
- molluschi e frutti di mare
- pesce bianco
- pollame
- formaggi stagionati ricchi di sale
- pesce grasso (salmone, anguilla,...)
- caviale
- carne rossa
- uova
- salsa di soia, miso e sale
Benefici e controindicazioni della dieta macrobiotica
La dieta macrobiotica presenta interessanti vantaggi, primo fra tutti il ridotto consumo di alimenti di origine animale, di zuccheri raffinati e di alcol. Ciò determina una significativa riduzione delle tossine presenti nell'organismo, l'abbassamento dei livelli di colesterolo, della glicemia e dell'ipertensione. Per questo motivo in alcune situazioni, e sotto controllo medico, viene attuata la cosiddetta cura macrobiotica, ovvero un periodo (di solito limitato nel tempo) durante il quale una persona si impegna a seguire un'alimentazione di questo tipo al fine di disintossicare l'organismo e di ridurre alcuni processi infiammatori. La terapia macrobiotica, tuttavia, non può essere improvvisata e va seguita sotto la supervisione di un medico o nutrizionista specializzato.
Di contro, soprattutto per alcune categorie di persone, può rivelarsi un'alimentazione eccessivamente restrittiva, in particolare se seguita ad un livello drastico. Bambini e adolescenti in via di sviluppo, ad esempio, necessitano di poter contare su un'importante quota proteica e sui grassi, considerati essenziali per una crescita armoniosa e sana. Diversi medici hanno evidenziato come un'alimentazione macrobiotica eccessivamente rigida possa dare luogo a diverse carenze nutritive, fra cui quella di proteine, di calcio, di vitamina C e di ferro.
Il parere dell’esperto
Il Dott. Mastropietro aggiunge che: “La dieta macrobiotica è una dieta povera di grassi, ricca di fibre e ricca di carboidrati, principalmente vegetariana. È associata a un sistema di stile di vita e a una filosofia di vita spirituale. A differenza di molte diete, la composizione non è fissa e può essere modificata a seconda dello stato di salute di una persona. Molti aspetti delle raccomandazioni dietetiche attualmente popolari, come mangiare cibi coltivati localmente, di stagione, freschi e biologici, sono retaggi dello stile di vita e della dieta macrobiotica.
Alcuni studi, evidenziano livelli di lipidi sierici e pressione arteriosa più bassi nelle persone che seguono una dieta macrobiotica rispetto alla popolazione generale suggerendo che si tratti di un'efficace strategia preventiva per le malattie cardiovascolari. Altri, suggeriscono che la macrobiotica sarebbe un valido approccio alla prevenzione del cancro. D'altra parte, è stato oggetto di polemiche, soprattutto per quanto riguarda il suo utilizzo in pazienti affetti da tumori maligni. Tuttavia, fino ad oggi, i pochi studi tentati sono stati inadeguati per dimostrare l'efficacia e sono necessarie ulteriori ricerche. Le preoccupazioni includono il potenziale ritardo nel trattamento convenzionale per il cancro, i rischi associati a carenze nutrizionali e le limitazioni sociali legate alle complessità della stretta aderenza a questa dieta.”