Conoscete la Dieta Mima Digiuno?
Parlando di diete, è tra quelle più note: il motivo? Da sempre il digiuno è parte di molte alimentazioni controllate: è ovvio, senza introdurre cibo, si spinge l’organismo a consumare calorie dalle proprie riserve energetiche.
Tuttavia, il digiuno stesso, quando messo in opera per un tempo relativamente breve, può risultare nocivo, poiché crea dei disequilibri o carenze alimentari; nonostante ciò, il digiuno può essere una scelta opportuna di tanto in tanto (sempre sotto consiglio e sotto controllo del medico).
Ma allora questa “mima digiuno” in cosa consiste? In un vero e proprio digiuno o in un digiuno simulato?
Vediamo di fare chiarezza.
Cos'è la dieta mima digiuno?
Alla base della Dieta Mima Digiuno sta il principio del simulare il digiuno traendone solo i benefici, quindi senza le conseguenze negative (né le privazioni) che lo contraddistinguono.
Questo programma dietetico consente il dimagrimento promuovendo al tempo stesso la salute (o, almeno, questo è l’intento dichiarato dal suo ideatore e da chi la sceglie).
L’obiettivo della dieta è quello di perdere peso, eliminare scorie e prevenire malattie e invecchiamento.
Spesso, però, le diete hanno sempre anche dei rovesci della medaglia e dei rischi ad esse legate, in particolare per certi soggetti.
Questo programma alimentare (detto anche DMD dalle sue iniziali) è interamente vegetale ed ipocalorico, ha una durata di 5 giorni, e prevede un apporto calorico di circa 1150 kcal, durante il primo giorno, e di circa 800 kcal negli altri quattro giorni.
Chi ne ha ideato le linee guida, promette anche una riduzione di:
- colesterolo;
- trigliceridi;
- glicemia;
- pressione sanguigna;
- infiammazione generale dell’organismo.
Tale dieta opera attraverso un preciso bilanciamento tra macronutrienti (proteine, grassi, zuccheri, fibre) e micronutrienti (vitamine e minerali).
In questo modo è possibile abbassare l’apporto calorico in modo abbastanza sostanziale, facendo credere all’organismo che si stia digiunando.
Ciò dà il via a un processo di rinnovamento cellulare, che elimina cellule vecchie, tossine e scorie.
Questo avviene quando l’organismo digiuna (o crede di essere in tale situazione), poiché entra in uno stato di chetosi (con produzione dei corpi chetonici).
In questo caso, come carburante per produrre l’energia che serve alle funzioni vitali, viene utilizzato il grasso, e non il glucosio generalmente impiegato in questo processo.
Di conseguenza, viene favorita la perdita di peso.
Quali sono i benefici di questa dieta?
La dieta mima digiuno ha diversi benefici, eccoli:
- dimagrimento: gli studi indicano che la Dieta Mima Digiuno consente di perdere, in media, 2 kg di grasso in 5 giorni e circa 3 cm di circonferenza in vita, mentre viene preservata la massa corporea magra;
- rigenerazione: questa dieta contribuisce a rinnovare le cellule, implementando il processo di rigenerazione, con rinnovamento cellulare, rigenerazione delle cellule staminali e stimolazione dei meccanismi anti-aging;
- benessere: con questo regime alimentare anche l’organismo si sente meglio. Infatti, la Dieta Mima Digiuno contribuisce a controllare i livelli di glicemia, colesterolo e pressione arteriosa, diminuendo lo stato di infiammazione in tutto il corpo. Ne consegue una maggiore sensazione di benessere diffusa in tutto l’organismo;
- nutrimento: a differenza di altre diete, è difficile incorrere in carenze nutrizionali, poiché questa alimentazione fornisce al corpo la giusta combinazione di micro e macro-nutrienti, pensati per mantenerlo in forma anche mentre percorre l’iter di ringiovanimento.
In generale, durante i 5 giorni della dieta sono raccomandate le seguenti regole:
- astenersi da attività fisiche con alto dispendio energetico (o altre attività faticose che possono richiedere all’organismo molte calorie). In linea di massima, sarebbe meglio evitare del tutto l’attività motoria e seguire il programma di dimagrimento in condizioni generali di riposo, limitandosi alle fisiologiche attività quotidiane;
- non frequentare ambienti con temperature elevate o troppo basse come: bagno turco, sauna, vasca idromassaggio, soste al sole o al freddo, ecc;
- interrompere la Dieta Mima Digiuno nel caso in cui il soggetto presenti reazioni allergiche con manifestazioni tra cui: eruzioni cutanee, alterazioni della voce, gonfiore o febbre.
Le controversie legate alla dieta mima digiuno
Questa dieta ha suscitato - in passato - e suscita tuttora alcuni dubbi.
In generale, in caso di obesità o di sovrappeso, il consiglio di ogni medico per perdere i kg di troppo è quello di promuovere l’attività fisica e ridurre in modo graduale l’apporto calorico (qualora questo sia eccessivo rispetto al proprio fabbisogno giornaliero).
Ogni dieta, compresa la Mima Digiuno, può infatti portare con sé alcuni effetti collaterali.
Vediamoli:
- sensazione di fatica e spossatezza;
- mal di testa, in particolare nella zona oculare;
- nausea e/o da vomito;
Si tratta di conseguenze abbastanza tipiche della Dieta Mima Digiuno, che in quanto tali non devono preoccupare troppo, poiché transitorie.
Per cercare di ridurle al minimo è fondamentale ricordarsi di:
- bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, distribuiti uniformemente durante il corso della giornata, al fine di assicurarsi la giusta idratazione;
- rimanere il più possibile a riposo ed evitare le attività che richiedano impegno fisico o mentale (l’ideale sarebbe effettuare la dieta in periodi di vacanza o ferie);
- evitare gli sbalzi di temperatura.
Esistono, poi, delle situazioni in cui la Dieta Mima Digiuno è assolutamente sconsigliata.
Questo regime alimentare, seppur breve, è pensato per individui adulti e in salute, con un’età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 68.
Al di fuori di queste soglie di età minima e massima, il parere medico, oltre che raccomandato, è più che doveroso (anche se il consiglio resta sempre quello di evitare il fai da te e di consultarsi con un nutrizionista o analoga figura, in qualsiasi caso).
Esaminare la storia clinica e familiare del paziente è importante per valutare l’opportunità di intraprendere un qualsiasi regime dietetico, compresa la Dieta Mima Digiuno.
In ogni caso, la dieta è sconsigliata a soggetti che:
- stiano seguendo delle terapie farmacologiche;
- stiano soffrendo di patologie accertate (tra cui: diabete di tipo 1 o 2, tumori, malattie cardiache, malattie renali e malattie epatiche);
- abbiano avuto episodi di svenimento;
La Dieta Mima Digiuno non presenta, invece, particolari controindicazioni per i pazienti celiaci, dal momento che non contiene glutine.
Inoltre, essendo priva di lattosio, può essere seguita anche da chi è intollerante a questo zucchero.
Diversi studi hanno appurato che la Dieta Mima Digiuno dà i suoi massimi benefici quando applicata da un minimo di una volta l’anno ad un massimo di una volta al mese (l’ideale sarebbe qualche volta l’anno, una ogni 3-4 mesi).
Questo consente al corpo di alternare un’alimentazione ridotta con una più completa, in cui micro e macro nutrienti siano presenti anche in quantità importanti.
In sintesi: la Dieta Mima Digiuno dovrebbe costituire l’eccezione e non la regola della propria alimentazione e si dovrebbe attingere a questo protocollo alimentare solo saltuariamente.
Il consiglio, prima di decidere di intraprenderla, resta comunque quello di consultarsi con il proprio medico o nutrizionista per verificare che nella propria storia clinica non vi siano controindicazioni di sorta (oltre a quelle già sopra elencate).
Ricordate: solo lo specialista che conosce a fondo il vostro stato di salute può consigliarvi il miglior programma di dimagrimento che non interferisca in alcun modo con il vostro benessere!