Il latte è un alimento sensibile alle condizioni di conservazione e alla scadenza: la sua deperibilità richiede attenzione, soprattutto perché esistono varie tipologie di latte, da quello fresco a breve conservazione a quello UHT a lunga conservazione, ciascuno con proprie scadenze e modalità di conservazione.
Non è automaticamente dannoso, ma dipende da come è stato conservato e da quanto tempo è trascorsa la data di scadenza.
Vediamo di seguito un approfondimento in merito.
I tipi di latte e la loro scadenza
Non tutte le tipologie di latte hanno la stessa durata di conservazione.
Ecco le differenze tra le principali varianti.
Latte fresco e di alta qualità
Il latte fresco pastorizzato e quello di alta qualità devono essere consumati entro 6 giorni dalla confezione, con una tolleranza di massimo 1 giorno.
Latte pastorizzato a temperatura elevata
Il latte pastorizzato a temperatura elevata subisce un trattamento termico più intenso rispetto al latte fresco pastorizzato. Questo processo di pastorizzazione consente una durata di conservazione più lunga, fino a 2 settimane.
Latte fresco microfiltrato
Il latte fresco microfiltrato è sottoposto a un processo di filtrazione che rimuove gran parte dei microrganismi presenti. Grazie a questa tecnica, questo tipo di latte può essere conservato fino a 10 giorni, con un margine di 1 giorno in più.
Latte a lunga conservazione (UHT e sterilizzato)
Per quanto riguarda i prodotti a lunga conservazione, esistono due principali tipologie di latte:
- latte UHT: (Ultra High Temperature) sottoposto a un trattamento termico ad altissima temperatura per pochi secondi. Questo processo di sterilizzazione consente una durata di conservazione massima di 90 giorni;
- latte sterilizzato: il latte sterilizzato subisce un processo di sterilizzazione ancora più intenso rispetto al latte UHT. Questo trattamento permette una durata di conservazione fino a 6 mesi.
Le conseguenze del consumo di latte oltre la data di scadenza
Bere latte scaduto può esporre al rischio di intossicazione alimentare dovuta alla proliferazione batterica.
Tra i sintomi che ne possono derivare:
- nausea;
- vomito;
- diarrea;
- dolori addominali;
- febbre.
La gravità dell'intossicazione dipende da alcuni fattori come il tipo di prodotto, la quantità di latte consumata, il tipo di batteri presenti, le condizioni di salute della persona.
Nella fattispecie i rischi di intossicazione sono più elevati nel caso dei latticini freschi e meno di quelli UHT, a patto che questi ultimi siano stati conservati correttamente e non aperti.
Latte andato a male: ecco i segnali da osservare
Come capire se il latte è ancora buono? L'esame organolettico rappresenta il primo strumento per valutare la qualità del latte attraverso alcuni indicatori:
- presenta un colore bianco omogeneo;
- ha una consistenza fluida e uniforme, senza grumi o separazioni;
- ha un odore neutro, senza note acide o anomale;
- se assaggiato, risulta dolciastro e gradevole, privo di retrogusti.
Segni di deterioramento del latte dopo la scadenza
Per capire se il latte sia andato a male, si possono considerare e riconoscere alcuni indicatori di alterazione:
Modifiche della consistenza:
- presenza di grumi;
- separazione evidente dei componenti;
- consistenza gelatinosa.
Alterazioni sensoriali:
- odore acre o pungente;
- sapore acido pronunciato;
- colore tendente al giallognolo.
FAQ – Domande frequenti sul latte scaduto
Le persone si pongono spesso degli interrogativi sul latte scaduto, soprattutto perché si tratta di un alimento di consumo quotidiano.
Ecco alcune delle domande più comuni:
Scadenza del latte: come interpretare le diciture sulle confezioni
Sulle confezioni di latte si possono trovare due tipi di indicazioni:
- "da consumare entro il...": scadenza tassativa che garantisce la freschezza e sicurezza del latte;
- "da consumare preferibilmente entro il...": tipica del latte UHT, suggerisce una data dopo la quale la qualità organolettica potrebbe calare, ma senza comportare effetti collaterali per la salute.
Il latte scaduto da un giorno si può bere?
Capita di accorgersene e di chiedersi se il latte scaduto da un solo giorno si possa bere. Ebbene, sì, in linea di massima si può bere purché sia stato conservato correttamente in frigorifero e non presenti segni di deterioramento come odore acido, sapore strano o grumi.
È comunque sempre consigliabile annusarlo e osservarne la consistenza, oppure assaggiandolo direttamente prima di consumarlo.
Il latte scaduto da un mese si può bere?
Dopo così tanto tempo è molto probabile che il latte sia deteriorato. Bere latte scaduto da un mese può causare intossicazione alimentare con sintomi come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
Il latte UHT scaduto dopo quanto non si può più bere?
Il latte UHT a lunga conservazione può essere consumato fino a 3-4 settimane dopo la data di scadenza riportata sulla confezione, se è rimasto chiuso e conservato correttamente a temperatura ambiente. Una volta aperto, va conservato in frigo e consumato entro 3-4 giorni.
Il latte fresco scaduto dopo quanto non si può bere?
Il latte fresco pastorizzato può essere consumato fino a 1-2 giorni dopo la data di scadenza, se è rimasto chiuso e conservato in frigorifero. Una volta aperto, va consumato entro 1 giorno per evitare il rischio di proliferazione batterica.
Qual è la scadenza del latte lunga conservazione?
Il latte a lunga conservazione UHT ha una scadenza di 3 mesi a temperatura ambiente, mentre il latte sterilizzato può durare fino a 6 mesi fuori dal frigorifero.
Dopo l'apertura della confezione, entrambe le tipologie vanno conservate in frigo e consumate entro pochi giorni. Il latte aperto è più soggetto alla contaminazione batterica, a prescindere dalla data di scadenza, quindi è meglio consumarlo al più presto dopo l'apertura.
Bisogna tenere a mente che queste sono informazioni generali e non sostituiscono il parere di un medico o di un professionista della salute; in caso di dubbi, consultare sempre un esperto.
Ecco come utilizzare il latte scaduto
Se il latte scaduto non è completamente avariato, può essere utilizzato in casa e per la cura del giardino.
Passando un panno imbevuto di latte scaduto su borse, scarpe e divani in pelle, li si può pulire, lucidare e ammorbidire, rendendo meno visibili graffi e segni di usura.
Immergendo posate e oggetti d'argento in una bacinella con latte scaduto, aceto e succo di limone, invece, si può eliminare l'ossidazione per farli tornare lucidi.
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Il latte scaduto può essere usato anche per pre-trattare e rimuovere macchie ostinate da tessuti e vestiti, tamponando con una spugna.
Diluito con acqua, può diventare un concime naturale ricco di vitamine e minerali per l'orto o per le piante in vaso.