Zucchero: verità e bugie sull’oro bianco

Marco Cicirello | Blogger

Ultimo aggiornamento – 24 Novembre, 2014

Quante volte vi è capitato di leggere o sentire notizie di ogni tipo sullo zucchero? Sarebbe cancerogeno, trattato con sostanze chimiche, dannoso per l’organismo; oppure quello grezzo, rispetto a quello bianco, sarebbe pieno di sostanze benefiche. Ma qual è la verità su quei pochi grammi di granelli che mettiamo nella nostra tazzina di caffè tutti i giorni? Cercheremo di scoprirlo capendo, innanzitutto, da dove vengono tutte le notizie che troviamo sul web.

Lo zucchero quotidiano

Partiamo da una considerazione molto semplice: assumere troppi zuccheri non fa bene; ma questo lo sapevate già. Ci piace ripetervelo, però, non solo perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che la quantità di zucchero non deve superare il 10% del fabbisogno quotidiano di energia, ma soprattutto perché le prime notizie sullo zucchero riguardano proprio l’alimentazione di tutti i giorni.

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In mezzo a tante questioni, varrebbe la pena porsi una domanda: sappiamo davvero cosa mettiamo nel caffè tutti i giorni? Nei reparti del supermercato trovate zuccheri di vario tipo: in polvere o zollette, bianco raffinato, di canna, grezzo. La mattina al bar magari siete indecisi su quale bustina scegliere, tra quella bianca e quella marrone. Questo perché spesso avete sentito dire che lo zucchero bianco fa male e lo zucchero di canna, invece, è ottimo per la salute. Dovete sapere che non è proprio così, perché siete di fronte alla stessa sostanza. E’ vero che lo zucchero viene estratto o dalla canna o dalla barbabietola, ma non è vero che la prima dia uno zucchero più nutriente della seconda.

Il procedimento con cui si estrae lo zucchero è simile per entrambe: il succo estratto dai due vegetali viene riscaldato, filtrato e sottoposto a dei processi di raffinazione che porta a zuccheri sempre più chiari. Sia la barbabietola che la canna possono produrre zucchero grezzo e bianco; la differenza sta nel momento in cui viene interrotto il processo di “pulizia” del prodotto. Ad una certa fase sono ancora presenti melassa e alcuni minerali che rendono lo zucchero scuro; se la raffinazione raggiunge il livello più alto, si ottiene quello bianco. Molto spesso, quindi, quello che chiamate zucchero di canna solo perché è marrone e più grosso, è semplice zucchero di barbabietola che non è stato del tutto raffinato. Viceversa, lo zucchero bianco che credete estratto dalla barbabietola, potrebbe invece derivare dalla canna. In ogni caso, le differenze nutrizionali sono insignificanti: è vero che lo zucchero grezzo, essendo stato meno raffinato, conserva minerali e altre sostanze nutritive che lo zucchero bianco non ha, ma queste sostanze sono in una quantità troppo bassa per poter davvero apportare dei significativi benefici alla nostra salute.

Zucchero, diabete, obesità e morbo di Alzheimer: quali i rischi?

Secondo un recente studio, condotto da alcuni ricercatori della Georgetown University di Washington DC, esiste uno stretto legame tra l’alto livello di zuccheri nel sangue, il diabete, e il morbo di Alzheimer.

Una dieta ricca di zuccheri e carboidrati, dunque, non è salutare per l’organismo; i risultati dei test hanno dimostrato che molti soggetti non realizzano subito la loro “intolleranza al glucosio”, nota anche come pre-diabete. Questi pazienti continuano negli anni ad avere una alimentazione poco sana, che potrebbe anche portare alla comparsa di malattie neuro-degenerative. Nello specifico, i dati raccolti hanno rivelato che cinque dei 128 partecipanti alla ricerca mostravano un livello alterato di glicemia a digiuno, mentre altri tre partecipanti mostravano la presenza di diabete mellito di tipo 2.

Risultato? La metà dei partecipanti allo studio ha manifestato una intolleranza al glucosio, divenendo soggetti a rischio diabete e, di conseguenza, a potenziale rischio di Alzheimer. Il nesso tra queste due patologie sta nel fatto che lo zucchero non protegge affatto dall’ossidazione delle cellule neurologiche e, nello stesso tempo, causa una inadeguata circolazione cerebrale indotta dal diabete.

Un altro rischio per chi assume molti zuccheri è quello dell’obesità e delle malattie cardiocircolatorie. Si conta, infatti, che in Italia un soggetto su dieci sia in sovrappeso. Il fenomeno è in crescita e riguarda un numero sempre maggiore di bambini. L’eccesso di zuccheri, oltre a provocare un aumento di peso e i conseguenti problemi di salute, aumenta anche i rischi di disturbi al cuore. Uno studio, condotto dal Center for Disease Control and Prevention di Atlanta, ha scoperto che il pericolo di infarto aumenta di tre volte nei soggetti che assumono dosi eccessive di zucchero. Pare, inoltre, che basti anche solo una bevanda zuccherata al giorno per aumentare il rischio.

Zucchero killer?

Se fate un giro sul web, non faticherete a trovare siti in cui lo zucchero viene descritto come causa di numerosi problemi di salute:

  • le sostanze utilizzate per purificarlo sarebbero tossiche;
  • i riflessi giallognoli sarebbero segno della sua tossicità, ma potrebbero essere solo tracce di melassa, innocue;
  • verrebbero usati coloranti, ma non sempre è vero.

È bene essere consapevoli dei rischi legati a un eccessivo consumo di zucchero, senza perdere di vista il buon senso e, magari, chiedendo consiglio al proprio medico di famiglia.

Cosa fare, quindi, con lo zucchero? L’OMS consiglia una quantità ideale per la salute. Un’assunzione smoderata di zucchero porterebbe sicuramente a dei problemi. Allo stesso tempo, però, non bisogna cedere al terrorismo di chi non è un vero scienziato e fa dello zucchero un killer.

Ognuno deve bilanciare lo zucchero che assume con la tipologia di dieta che segue, con le sue esigenze fisiche, con il suo peso, l’età e con l’attività fisica svolta durante la settimana. Ecco, su una cosa non c’è dubbio: se di pomeriggio volete fare uno spuntino, meglio una mela che quelle merendine piene di zuccheri e conservanti.

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Scritto da Marco Cicirello | Blogger

La scrittura è la mia personale visione del mondo. Penso che tutto ciò che riguarda gli uomini riguardi anche me e, grazie a Pazienti, posso parlare ogni giorno della cosa più importante della vita: la salute, sia quella fisica che quella mentale.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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