Non ci sono dubbi a riguardo. Bere tanta acqua fa bene all’organismo per prevenire condizioni molto comuni, come la spossatezza, la disidratazione, la debolezza muscolare e le difficoltà digestive. Non solo. L’acqua regola la pressione sanguigna e persino la fame. Ma sapevi che è anche possibile assumere troppa acqua? Proprio così.
L’intossicazione da acqua, conosciuta anche con il nome di iponatriemia, è una condizione che può rivelarsi fatale se non curata in tempo. Vediamo insieme quali sono i sintomi dell’intossicazione da acqua – e come evitarla.
I sintomi più comuni dell’iponatriemia
L’intossicazione da acqua può causare:
- Mal di testa, confusione e disorientamento
- Nausea e vomito
- Stato mentale di confusione e sintomi di psicosi
- Debolezza muscolare, crampi, spossatezza e spasmi muscolari
- Difficoltà nella respirazione
- Minzione frequente
- Cambiamenti nella pressione sanguigna e battito cardiaco irregolare
- Eccessiva sonnolenza, convulsioni, arresto respiratorio e coma
Tale intossicazione provoca uno squilibrio delle normali funzioni cerebrali, che può manifestarsi con i tratti di una malattia psicotica nei suoi stadi iniziali e, di conseguenza, di difficile diagnosi. L’iponatriemia colpisce non solo gli adulti, ma anche i bambini, specialmente i neonati.
Ma che cos’è l’intossicazione da acqua?
Si va incontro ad iponatriemia quando nell’organismo si ha una concentrazione di sodio troppo bassa, dovuta all’ingestione di una quantità eccessiva di acqua, che va a causare uno scompenso elettrolitico. Il termine iponatriemia deriva dal greco e, letteralmente, significa che vi è “sale insufficiente nel sangue”. Quando si assume poca acqua si verifica, invece, l’ipernatriemia: ciò significa che il nostro organismo non ha abbastanza liquidi, rischiando la disidratazione.
Ovviamente l’intossicazione da acqua può essere prevenuta: ma quali sono le condizioni in cui si può verificare questo fenomeno? Degli studi in materia hanno evidenziato che l’intossicazione da acqua si registra soprattutto nei pazienti ospedalizzati, così come in chi soffre di disturbi mentali. Più in particolare:
- Polidipsia, cioè l’assunzione compulsiva di liquidi
- Combinazione di assunzione eccessiva di liquidi e secrezione eccessiva di vasopressina (conosciuta anche col nome di ormone antidiuretico)
- Intossicazione accidentale causata da insufficienza o disfunzione renale
Quando e quanta acqua bere?
Bisognerebbe bere una quantità di liquidi non superiore a quella che possono gestire i nostri reni, che in condizioni normali eliminano circa 1 litro di acqua all’ora. I sintomi dell’intossicazione possono dunque comparire quando si bevono 3 o 4 litri d’acqua in un periodo di tempo molto ravvicinato.
Come ben sappiamo, il fabbisogno giornaliero d’acqua varia dalle condizioni fisiche dell’individuo e dal clima. In generale, bisognerebbe assumere circa 2 litri di acqua al giorno per le donne e 3 litri per gli uomini. Ovviamente, le donne incinte, gli anziani e i neonati hanno un fabbisogno differente dalle quantità indicate sopra. In ogni caso, è bene ascoltare sempre il proprio corpo e bere quando se ne sente la necessità.
Insomma, anche bere troppa acqua è nocivo per la salute. L’intossicazione da acqua è una condizione reale, che può portare conseguenze gravi, se non curata tempestivamente. Non sottovalutatela!