Una pillola per prevenire l’Hiv

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 13 Luglio, 2015

I tassi di infezione da HIV sono in aumento. Ma può un nuovo tipo di trattamento farmacologico evitare di contrarre la malattia?

Per decenni, gli operatori sanitari si sono concentrati nel raccomandare di usare sempre il preservativo come strumento principale contro la diffusione del virus HIV e di altre infezioni a trasmissione sessuale.

Ma certi comportamenti a rischio sono in aumento. I rischi sono resi ancora maggiori da droghe illegali come l’MDMA e “speed” che alterano ancora di più la razionalità e portano a comportamenti rischiosi.

Le droghe e il sesso: un mix pericoloso

Droghe come il mefedrone, i cristalli di metanfetamina o il GHB possono aumentare la libido e ridurre drasticamente l’inibizione e la voglia di dormire. È impossibile sapere quanti uomini si sono infettati con l’HIV durante l’utilizzo di droghe, ma il sesso senza preservativo è normale per molti uomini che frequentano alcuni tipi di ambienti. In uno studio pubblicato dalla London School di Igiene e Medicina tropicale, un terzo degli uomini intervistati ha descritto episodi di rapporti sessuali non protetti e involontari mentre erano sotto l’effetto di droghe.

Allo stesso tempo, i tassi di infezione da HIV sono in aumento.

Mobeen Kiran è uno di loro. “Una volta che provate una droga potente come i cristalli di meth, il sesso si continuerà a desiderare. il sesso normale proprio non regge il confronto. I suoi confini si spostano“. Kiran ha iniziato a utilizzare le droghe dopo la rottura con il suo fidanzato di lunga durata. “A volte ero attento, ma quando non ho usato il preservativo è stato un rischio. Quando mi è stata diagnosticata l’HIV sentivo che non c’era motivo di trattenermi. Ho iniziato a iniettarmi di cristalli di meth e non avevo assolutamente confini“.

Le storie come quella di Kiran, purtroppo sono molte e perdere il controllo innesca delle reazioni a catena difficili da fermare

Ma cosa fare per evitare che i contagi aumentino?

Un nuovo tipo di trattamento farmacologicoPre-esposizione (PrEP) – potrebbe offrire protezione contro l’infezione da HIV. Alle persone viene somministrata una combinazione di anticorpi anti HIV, tenofovir ed emtricitabina prima che abbiano rapporti sessuali non protetti. Il farmaco viene preso come una singola pillola e arresta la replicazione del virus, arrestando l’infezione. I risultati sono stati promettenti in studi con gruppi che sono ad alto rischio di contrarre il virus.

Il dr Sheena McCormack dell’University College di Londra sta conducendo lo studio. “Ho dovuto identificare uomini gay che avevano fatto sesso anale senza preservativo nei tre mesi precedenti lo studio in modo tale che questo fosse probabile anche nel prossimo futuro“.

Poco più del 40% degli uomini dello studio aveva usato droghe nei tre mesi prima, dice McCormack e i risultati ottenuti sono stati molto positivi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che il PrEP potrebbe drasticamente tagliare i tassi di infezione da HIV, ma alcuni critici suggeriscono che il farmaco potrebbe incoraggiare il sesso senza preservativo. Prendendo il PrEP però non si ha la protezione contro le infezioni come la gonorrea, la sifilide o l’epatite“.

PrEP deve essere usato in combinazione con i preservativi, sottolinea McCormack.

I costi del farmaco?

Il costo è sicuramente alto. Si stima una spesa di circa £ 4.300 per persona all’anno. Ci potrebbero essere delle critiche in cui ci si chiede se tali somme debbano essere spese per le persone che volontariamente si espongono al rischio.

Nel momento in cui il Servizio Sanitario Nazionale è sotto pressione per il bilancio e di fronte a costanti decisioni difficili sui farmaci salvavita, si potrebbe giustificare la spesa di milioni su PrEP quando una buon alternativa, semplicemente utilizzando il preservativo, esiste?

Ma una distribuzione diffusa di PrEP potrebbe effettivamente salvare ingenti somme per il NHS, sostiene McCormack . “Una terapia a vita per qualcuno che è sieropositivo può costare circa 11.000 sterline all’anno. Dovremmo anche considerare che Truvada deve solo essere preso nei periodi di rischio. Possiamo dire il PrEP è economicamente vantaggioso“.

Le testimonianze

Zia è uno dei 544 uomini che hanno preso parte alla prova del PrEP. “Ho usato ‘Ghb’ in passato e uso il mefedrone. Stavo andando alla clinica STI abbastanza spesso e non sempre uso il preservativo. Il personale mi ha parlato del PrEP“.

Cosa è accaduto dopo averlo preso? “Il mio uso del preservativo è sceso negli ultimi due mesi. Forse perché ho iniziato il PrEP. Io uso il preservativo forse il 50% delle volte. Certo, avrei potuto ancora prendere la sifilide o l’epatite, ma la maggior parte delle condizioni sono curabili. Invece di essere bigotti e dire ‘basta usare i preservativi’, dovremmo vedere Truvada come una scelta aggiuntiva nella lotta al virus HIV“.

Dave Stuart, direttore del Chemsex Support alla clinica 56 Dean St, la principale clinica di salute sessuale in Europa, sostiene, “Questo non è solo l’edonismo. Si tratta di intimità. I ​​gay spesso crescono tenendo un segreto. Crescono essendo iper vigili e non condividono chi sono veramente“. Alla clinica arrivano un centinaio di nuovi casi di utilizzo di droghe ogni mese, dice Stuart. “Diventano maggiorenni in una scena gay sessualizzata dove si usano app per trovare il sesso, l’uso di droghe è la normalità e si pratica sesso poco sicuro. Cercano di comprendere l’intimità, ma senza nessun quadro di riferimento. Molti degli uomini che vengono a chiedere aiuto per il loro uso di droghe non capiscono perché stanno facendo quello che stanno facendo“.

Dopo anni di uso droghe, Kiran ha cercato aiuto. “Stavo diventando veramente malato e perdevo un sacco di tempo al lavoro. Un amico mi ha parlato di un gruppo di sostegno ed è cambiato tutto. L’ultima volta che ho usato droghe è stato oltre 14 mesi fa. Ho dovuto imparare le cause scatenanti e come gestire i miei sentimenti“.

Kiran non pensa che il PrEP lo abbia aiutato. “Io non pensavo ad altro che a quello che stavo facendo. Io non credo che mi sarei impegnato a prendere una pillola durante i periodi di sesso a rischio. Quando sei fatto, è come sfidare se stessi a rompere i confini e provare sempre dei rischi. Questo è quello che queste droghe ci fanno. Si tratta di un problema di droga. Non è solo un problema di sesso“.

 

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Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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